Processo cloro-soda: differenze tra le versioni

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Il '''Processo cloro-soda''' è strettamente correlato all'[[elettrolisi]] del comune sale da cucina, il [[cloruro di sodio]]. A seconda del metodo con cui viene esplicato il processo si ottengono diversi prodotti, oltre che l'[[idrogeno]] gassoso. Se i prodotti vengono isolati separatamente si ottengono [[cloro]] molecolare e [[idrossido di sodio]] (soda caustica); se fuoriescono dal processo miscelati, a seconda della temperatura si ottengono [[ipoclorito di sodio]] o [[clorato di sodio]]: a temperature elevate il processo dà clorato di sodio, a temperature più basse si ottiene ipoclorito di sodio. La produzione cloro-soda su scala industriale ebbe inizio nel 1892.<br />
 
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== In laboratorio ==
L'elettrolisi del cloruro di sodio può essere effettuata in laboratorio utilizzando due [[becher]], uno contenente la soluzione e l'altro contenente acqua pura, collegati mediante un [[ponte salino]] che può essere ottenuto piegando un tubo (non metallico), e le cui estremità devono essere chiuse da lembi di tessuto o fazzoletti. Si posiziona un elettrodo nella soluzione che produrrà idrossido di sodio e idrogeno, e l'altro elettrodo (che può essere una bacchetta di [[carbonio]], o la mina di una matita) nella soluzione che produrrà cloro. Infine si collegano gli elettrodi ad una differenza di potenziale di 12 volt.
 
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[[Categoria:Processi chimici industriali]]