Good Bye, Lenin!: differenze tra le versioni

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|titoloitaliano = Good Bye Lenin!
|titolooriginale = Good Bye Lenin!
|immagine =[[ImmagineFile:Good_bye_lenin.png|300px]]
|didascalia = Una scena del film.
|nomepaese = [[Germania]]
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|nomesceneggiatore = [[Wolfgang Becker]], [[Bernd Lichtenberg]]
|nomeattori =
* [[Daniel Brühl]]: Alex Kerner
* [[Katrin Sass|Katrin Saß]]: Christiane Kerner
* [[Chulpan Khamatova]]: Lara
* [[Maria Simon]]: Ariane Kerner
* [[Florian Lukas]]: Denis
* [[Alexander Beyer]]: Rainer
* [[Burghart Klaussner]]: Robert Kerner
|nomefotografo = [[Martin Kukula]]
|nomemontaggio = [[Peter R. Adam]]
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|nomescenografo = [[Lothar Holler]]
|nomepremi =
* [[Premi César 2004]]: [[Premio César per il miglior film dell'Unione europea|miglior film dell'Unione europea]]
* 3 [[European Film Awards 2003]]: [[European Film Awards per il miglior film|miglior film]], [[European Film Awards per il miglior attore|miglior attore]] ([[Daniel Brühl]]), [[European Film Awards per la miglior sceneggiatura|miglior sceneggiatura]]
}}
 
{{quote|– Che strano, non è cambiato niente.<br />– Perchè, doveva cambiare qualcosa?|Dialogo tra Christiane e suo figlio Alex.}}
 
'''''Good Bye Lenin!''''' è un [[film]] del [[2003]] diretto da [[Wolfgang Becker]]. {{cn|Costato € 4.800.000, solo in [[Germania]] ne ha incassati più di € 37.000.000, diventando uno dei maggiori successi del [[cinema tedesco]] di sempre}}.
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Saputa la verità, Alex corre a rintracciare il padre, anche perché la madre ha avuto un nuovo infarto e le resta poco da vivere: il suo ultimo desiderio è quello di rivedere il marito. Mentre Alex è fuori in cerca del padre (che nel frattempo si è ricostruito una nuova famiglia), la sua ragazza Lara sembra approfittare per raccontare alla madre la verità, ma lei continua a credere - o forse a fingere di credere - al gioco del figlio anche quando, poco prima di morire, lui ritrova il padre (che può così rivedere l'ex-moglie un'ultima volta), e prepara con Denis una decorosa uscita di scena della [[Repubblica Democratica Tedesca|DDR]]: mettendo fine alla loro "creatura", i due ribaltano la storia consegnando la vittoria ad un socialismo cui pure le popolazioni dell'occidente ardentemente cercherebbero di approdare... conseguenza di questo fatto sarebbe l'abbattimento del muro e la fine della divisione tedesca. La madre di Alex sopravvive così per tre giorni alla sua amata DDR, spegnendosi serena dopo la festa della riunificazione del proprio Paese, il [[3 ottobre]] [[1990]].
 
== Errori ed anacronismi ==
* Un piccolo errore è presente quando viene mostrato il lavoro di Ariane al [[Burger King]]: sebbene la storia sia ambientata a cavallo tra il [[1989]] ed il [[1990]], il logo di Burger King mostrato è la versione adottata nel [[1994]].
* Altro [[anacronismo]] è presente nella scena in cui Denis mostra ad Alex il suo [[cortometraggio]] amatoriale: indossa infatti una maglietta con il motivo caratteristico del film ''[[Matrix]]''. L'errore - che considerando la prolungata esposizione della maglietta sarebbe fin troppo palese - viene tuttavia giustificato da una delle scene eliminate del film: in essa, Denis afferma di aver avuto la stessa idea per un film che avrebbero avuto e realizzato i [[Fratelli Wachowski|fratelli Wachowsky]] quasi un decennio dopo (la maglietta sarebbe quindi presumibilmente stata realizzata da lui stesso).
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* Un altro piccolo errore legato al mondo del calcio si ha quando Alex e Denis tornano alla sede della loro azienda a conclusione del loro turno di lavoro (presumibilmente verso le 20:00), proprio nell'attimo in cui l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] sbaglia l'ultimo e decisivo rigore nella semifinale contro la Germania Ovest: la gara iniziò alle 20:00 e si concluse appunto ai rigori, pertanto Alex e Denis non potevano giungere alla sede della loro azienda a gara conclusa, semmai a gara iniziata.
 
== Riferimenti ad altri film ==
* Molti sono gli omaggi presenti nel film a vari capolavori di [[Stanley Kubrick]]: il [[cortometraggio]] matrimoniale di Denis e il momento in cui Alex urla sul tetto imitando una scimmia riprendono palesemente ''[[2001 Odissea nello spazio]]'', mentre la scena in cui Alex e Denis riordinano la stanza della madre riprende per tipo di riprese e colonna sonora la scena in cui Alex (curiosamente omonimo di Alexander Kerner), protagonista di ''[[Arancia Meccanica]]'', fa sesso con le due ragazze nella sua stanza.
* Altro palese riferimento alla filmografia passata si ha nella scena cult del film, ovvero quella dove la madre di Alex esce per la prima volta in strada dopo la [[Muro di Berlino|caduta del muro]] e rimane esterrefatta nel vedere la grande statua di [[Lenin]] che viene trasportata via da un elicottero. Il riferimento è alla scena d'apertura de ''[[La dolce vita]]'' di [[Federico Fellini]], dove un elicottero trasporta una statua di un [[Cristo]] a braccia aperte, sorvolando un quartiere in costruzione di [[Roma]].
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* L'edizione italiana del film è stata curata dalla di [[laBibi.it]], e i dialoghi e la direzione del doppiaggio sono di [[Gianni Galassi]].
* La produzione ha dovuto far ricorso alla [[grafica computerizzata]] per "ritoccare" molto della [[Berlino]] attuale e farla così somigliare alla vecchia [[Berlino Est]] che faceva parte della [[Repubblica Democratica Tedesca]]. Molti manifesti pubblicitari e insegne sono stati cancellati virtualmente, e i colori sono stati digitalmente smorzati per ricreare l'atmosfera del tempo.
* Il quotidiano [[la Repubblica]] ha dato notizia di due fatti che ricordano molto da vicino quelli narrati nel film, che viene ovviamente citato:
** Nel [[giugno]] del [[2007]] un cittadino polacco rimasto in [[coma]] per 19 anni si è risvegliato, non rendendosi ovviamente conto che in [[Polonia]] vi era stata la transizione dal [[comunismo]] al [[capitalismo]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/persone/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma.html|titolo=Polonia, esce dal coma dopo 19 anni e trova, a sorpresa, la democrazia|editore=la Repubblica|data=2-6-2007|accesso=}}</ref>.
** In una scena del film, Lara ed Alex trovano una casa abbandonata dove sono ancora presenti diversi oggetti risalenti al regime passato (ormai introvabili nei negozi dopo la [[Muro di Berlino|caduta del muro]]), che di tanto in tanto consegnano alla madre di Alex per farle credere di vivere ancora in un paese socialista. Nel [[gennaio]] del [[2009]], a [[Lipsia]], venne scoperta davvero una casa che era stata abbandonata dai proprietari prima della caduta del muro di Berlino, e che era rimasta per vent'anni esattamente così com'era ai tempi della [[DDR]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr.html|titolo=Qui Crottendorfer Strasse, Lipsia, la casa dove il tempo si è fermato|editore=la Repubblica|data=27-1-2009|accesso=}}</ref>.
 
== Note ==
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[[de:Good Bye, Lenin!]]
[[el:Good Bye Lenin!]]
[[en:Good Bye, Lenin!]]
[[eo:Adiaŭ Lenino!]]
[[es:Good bye, Lenin!]]