Ottone Penzig: differenze tra le versioni
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| Riga 29: Nella sua permanenza in [[Liguria]] ed a [[Genova]] produsse una notevola ricerca botanica e raccolta di campioni della Flora ligure; purtroppo i reperti ed una parte della documentazione furono poi persi in seguito al bombardamento dell'Istituto genovese nella [[seconda guerra mondiale]]. Venne in contatto con sir Thomas Hanbury, un ricco gentiluomo inglese, appassionato botanico dilettante, che aveva fondato alla Mortola, vicino a [[Ventimiglia]], un suo giardino di acclimatazione nei cosiddetti [[Giardini botanici Hanbury]], (attualmente in gestione alla [[Università degli Studi di Genova]]). La conoscenza  divenne stretta fattiva collaborazione e poi viva amicizia, tanto che Hanbury finanziò all'interno del vecchio Orto Botanico di Genova sostanziosi ampliamenti e la costruzione della struttura (fabbricati) del nuovo Istituto di  Botanica (1892), che poi donò all’Università. Riga 39: La sua ricerca riguardante il ripopolamento botanico dei suoli, si estese da quel fenomeno specifico e sulla sue evoluzione, al contorno culturale ed umano delle popolazioni della regione indonesiana, con cui venne in contatto e che puntigliosamente annotò. Ritornato in Italia aderì, e fu uno dei fondatori, alla [[Società teosofica]] italiana, a cui conferì personalità con la sua indiscussa autorevolezza, ne fu Segretario Generale dal 1905 al 1918, ottenendone infine riconoscimento giuridico presso il governo italiano.  La sua vita accademica proseguì serenamente in Genova, ma fu funestata con l'approssimarsi della [[Prima guerra mondiale]] dai nazionalismi fanatici italiani, ed essendo di origine tedesca, (anche se naturalizzato e fedele cittadino italiano da più trent'anni), fu costretto, dopo aggressioni e minacce, ad abbandonare l'insegnamento ed a ritirarsi a [[Losine]], presso Breno, in Valle Camonica, dove la moglie aveva vaste proprietà. | |||