Assedio di Metz: differenze tra le versioni

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Il Bazaine era certamente informato di questa situazione e forte, ancora, di una armata imponente. Eppure si arrese, inopinatamente, il [[23 ottobre]] [[1870]], consegnando praticamente l'intero est della Francia ai prussiani. Gli effetti della resa apparirono subito dirompenti: Federico Carlo di Prussia e la sua II armata furono liberi di affrettarsi verso la [[valle della Loira]], con lo scopo di agganciare l'ultima armata francese, la qual cosa, in effetti, accadde nei dintorni di [[Orléans]] pochi giorni dopo. Nell'opinione degli storici militari francesi, se l'armata del Reno avesse resistito una o due settimane in più, l'Armata della Loira avrebbe potuto battere le deboli forze schierate dai prussiani a sud di Parigi e liberare la capitale dal suo assedio.
 
La caduta di Metz causò uno shock terribile in tutta la Francia. Quasi subito il Bazaine vienevenne accusato di tradimento, in un proclama emesso dal ministro della guerra [[Leon Gambetta]]. Per tradimento egli venne, comunque, condannato, al suo ritorno dalla prigionia nel [[1873]]. A posteriori, gli storici francesi tendono oggi a sostenere che la resa si spieghi con un rifiuto a sostenere l'azione di un governo che corrispondeva assai poco con le sue idee politiche. Bazaine, insomma, avrebbe immaginato di non tradire la Francia, tradendo la Repubblica.
 
== Note ==