DNS spoofing: differenze tra le versioni
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I messaggi DNS viaggiano sulla rete utilizzando il protocollo UDP. La sicurezza è affidata al protocollo DNS il quale ha dei punti deboli. L’attacco sfrutta alcuni campi delle DNS query:
*l’ID (evidenziato in grigio nella figura) è un campo di 16 bit che individua la transazione. Viene generato dall’host che ha originato una DNS query; le risposte devono avere il medesimo id altrimenti l’host non le accetterà.
*Il campo QUESTION (sempre in grigio) contiene il nome di dominio richiesto e il tipo di record che devono essere inviati come risposta.
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