Calboli (Predappio): differenze tra le versioni

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Se ne ha una prima attestazione nel [[909]] come ''castrum Calboli'', che fu [[feudo]] in possesso della famiglia [[Calboli]], alla quale fu riconfermato da [[1278]] dall'imperatore [[Ottone III]].
 
Nello stesso anno, come riportato dallo storico [[Leone Cobelli|Cobelli]], il giorno [[6 aprile]], i capitani del popolo ed il podestà di [[Forlì]] si recarono da [[Guido da Montefeltro]] per esprimere la volontà di assaltare il castello di Calboli. I feudatari chiesero aiuto a [[Bologna]], ma nonostante l'aiuto delle truppe [[Guelfi|guelfe]] arrivate da Bologna e di molti fuoriusciti forlivesi, l'esercito [[Ghibellini|ghibellino]] guidato da [[Guido da Montefeltro]] ebbe la meglio ed il [[1° giugno]] [[1278]] distrusse il castello dopo un assedio durato quasi due mesi.
Il castello venne ricostruito e, nel [[1295]], fu nuovamente preso dai ghibellini guidati da [[Maghinardo Pagani]] e Galasso di Secchiani.
 
Il castello, rimasto in mano ghibellina, fu invano assediato nel [[1338]] dai guelfi romagnoli, guidati da [[Ostasio da Polenta]]. [[Fulcherio Calboli]] riuscì a rientrarne in possesso, malgrado, l'anno seguente, il ghibellino [[Francesco Ordelaffi]] ne tentasse la riconquista.
Nel [[1371]], quando il castello era in mano a Francesco Calboli, i ghibellini romagnoli lo espugnarono e distrussero definitivamente. [[Anglico de Grimoard]], nella [[Descriptio provinciæ Romandiolæ]], lo descrive: ''Castrum Calboli est destructum''.
Dopo la sua distruzione fu edificata una chiesa che sorge in prossimità dei resti.