Imatinib: differenze tra le versioni
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L<nowiki>'</nowiki>'''Imatinib mesilato''' è un [[farmaco]] prodotto dalla [[Novartis]], usato per il trattamento di certi tipi di [[tumore|cancro]]. Imatinib è stato commercializzato dall'industria farmaceutica ''Novartis'' con il nome "Gleevec" negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e '''Glivec®''' in [[Europa]]. Viene chiamato anche ''CGP57148B'' oppure ''STI571'' soprattutto nelle vecchie pubblicazioni. Imatinib è usato nel trattamento di [[leucemia mieloide cronica]] (LMC), [[leucemia linfoblastica acuta]] (LLA) Ph+, di tumori stromali gastrointestinali (GISTs) e di pochi altri tumori maligni in cui uno dei tre enzimi bloccati da imatinib (ABL, KIT, PDGFR) è
Questo esempio dimostra come la conoscenza delle lesioni genetiche che danno origine ai diversi tumori sia un indispensabile prerequisito per lo sviluppo di terapie efficaci. [[File:Pillole_Gleevec_CSTI571.jpg|thumb|left|300px|<center>Pillole Glivec CSTI571 per uso orale]]
Imatinib fa parte di una nuova classe di agenti chemioterapici, i quali agiscono inibendo [[enzima|enzimi]] ad attività [[tirosina|tirosin]]-chinasica,
La progettazione di farmaci con questo meccanismo d'azione potrebbe rappresentare un vero passo avanti nella conoscenza essenziale del cancro e potrebbe
▲Imatinib fa parte di una nuova classe di agenti chemioterapici, i quali agiscono inibendo [[enzima|enzimi]] ad attività [[tirosina|tirosin]]-chinasica piuttosto che inibendo la rapida divisione delle [[cellula|cellule]].
▲La progettazione di farmaci con questo meccanismo d'azione potrebbe rappresentare un vero passo avanti nella conoscenza essenziale del cancro e potrebbe rivoluzionare le modalità con cui attualmente esso viene curato. Si pensa che agli ideatori del farmaco verrà assegnato il [[premio Nobel]]. A questo proposito e' importante ricordare che uno dei tre laboratori che per primi studiarono imatinib è italiano ed è quello di [[Carlo Gambacorti-Passerini]].
== Biologia molecolare ==
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Imatinib è un derivato della [[2-fenilamminopiridina]] e agisce inibendo un gran numero di enzimi ad attività tirosin-chinasica. La molecola si lega al dominio tirosin-chinasico dell'enzima provocando una diminuzione dell'attività chinasica. Nel corpo sono presenti molti enzimi ad attività tirosin-chinasica, di questa categoria fa parte anche il recettore per l'[[insulina]]. Imatinib è specifico per il dominio tirosin-chinasico di ''abl'' (il [[protoncogene]] di Abelson), ''c-kit'' e ''PDGF-R'' (il recettore per il fattore di crescita [[piastrina|piastrinico]]). Nella leucemia mieloide cronica, il cromosoma ''Philadelphia'' esprime una proteina di fusione di ''abl'' con ''bcr'', che viene chiamata ''abl-bcr''. La [[proteina]] di fusione è una tirosin-chinasi sempre attiva. Imatinib riduce l'attività di questa proteina.
Da un punto di vista molecolare, si è molto discusso se Imatinib fosse un analogo dell'[[adenosintrifosfato|ATP]] oppure no. Imatinib entra nella tasca della proteina in 2 modi; o attraverso un meccanismo "chiave-serratura", che si basa sulla complementarietà della tasca della proteina rispetto al farmaco, o attraverso la formazione di ponti idrogeno tra atomi del farmaco e residui della proteina che circondano la tasca; questi ponti idrogeno sono importanti per stabilizzare il farmaco nella tasca. Infatti, la perdita di un ponte idrogeno fa perdere un logaritmo dell'effetto del farmaco.
Quindi Imatinib non è un vero competitore dell’ATP, ma è un inibitore che agisce in modo allosterico, ovvero lega una conformazione dell’enzima nella quale l’enzima non è in grado di funzionare.▼
Quando è stato possibile ottenere la struttura di bcr-abl complessata con Imatinib, si è visto che il farmaco lega la conformazione inattiva di bcr-abl, cioè lega una conformazione dell'enzima chiusa, cioè incapace di legare l'ATP. Legandosi alla conformazione inattiva, sottrae questa conformazione dall'equilibrio tra conformazione attiva e inattiva, per cui la proteina si sposta gradualmente verso la conformazione inattiva e non lega più l'ATP.
Quindi bcr-Abl non lega più l'ATP non tanto perché c’è il farmaco nella tasca di legame della proteina con l'ATP, ma perché il farmaco sposta l'equilibrio verso la conformazione inattiva, che è data dallo spostamento di un'ansa, definita ''activation loop'', che dalla posizione aperta nella conformazione attiva, passa ad un aspetto più chiuso della conformazione inattiva, che ha una struttura tale da non essere in grado di legare l'ATP.
▲Quindi Imatinib non è un vero competitore
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