==== Romanzo ====
==== Teatro ===
La territorialità della lingua, nel contesto della confederazione elvetica, fa sì che l'italiano sia usato - come lingua di comunicazione e cultura - soltanto nella cosiddetta Svizzera Italiana: il Cantone Ticino e tre valli del cantone Grigioni (che pratica altre due lingue: romancio e tedesco). Anche il teatro italofono, dunque, è limitato a queste regioni (salvo rare eccezioni di gruppi amatoriali che lavorano in italiano a [[Ginevra]], [[Friburgo]] o [[Zurigo]]). Nella regione italiana della Svizzera vi sono tracce teatrali almeno a partire dal Seicento (convento dei [[Gesuiti]] di [[Bellinzona]], Convento dei [[Somaschi]] a [[Lugano]]), con realizzazioni anche di un certo rilievo (traduzioni inedite dal francese, in special modo di [[Molière]] e [[Corneille]], ad opera dell'abate [[Gian PieroPietro Riva]]). Nell'Ottocento l'attività teatrale è specialmente incentrata sull'importazioni di spettacoli dall'Italia (e più raramente dal resto della Confederazione Elvetica): sorgono i teatri di [[Lugano]], [[Bellinzona]] (un raffinato edificio architettonicamente affine alla Scala di Milano), [[Locarno]] e [[Chiasso]]. La produzione autoctona tarda però a manifestarsi, se non nelle forme del teatro amatoriale e dialettale (senza testi scritti fino alla fine dell'Ottocento) e nelle manifestazioni folkloriche (come le "Sacre Rappresentazioni" - dette "[[Processioni storiche]]" - di Mendrisio, nel basso Ticino, tradizione tuttora esistente. Nel 1932 nasce la prima compagnia teatrale professionistica, ad[[Nome del link]] opera di un'attrice ticinese nata a Londra, [[Maria Bazzi]] (rapido fallimento dell'iniziativa). Nel 1932, inoltre, nasce la [[Radio Svizzera Italiana]] (detta anche Radio Monteceneri) che formerà una prima generazione di attori e registi: si ricorda in particolare il lavoro, presso questo ente di [[Guido Calgari]], [[Romano Calò]], [[Giuseppe Galeati]]. Subentrano in seguito, come registi, [[Vittorio Ottino]] e [[Carlo Castelli]]. Grazie alla radio, gli attori iniziano anche a calcare i palcoscenici in modo professionista e nascono le compagnie indipendenti: Teatro Prisma (diretto dall'italiano Franco Passatore, 1956-59), Teatro La Cittadella (1961-66) e Teatro La Maschera (1984-93), compagnie dirette da [[Alberto Canetta]] (1924-87), uno dei più importanti uomini di teatro del dopoguerra, nella Svizzera di Lingua Italiana. Nel 1981 nasce il "Teatro della Svizzera Italiana", che promuove vaste tournée sul territorio cantonale e la cui esperienza si esaurisce nel 1987. Nel 1987 nasce inoltre il [[TASI]] (Teatri Associati della Svizzera Italiana) che raggruppa le nuove compagnie indipendenti, nate nel corso degli anni 70-80. Un ruolo notevole, in questo contesto, è svolto dalla Scuola e dal Teatro [[Dimitri]], istallato a [[Verscio]], da cui escono molti degli artisti attivi a partire dagli anni '90. Nell'attuale scena, estremamente composita dal profilo sia organizzativo che stilistico (teatro di parola, teatro di marionette, teatro-danza, teatro-multimediale) si possono ricordare: il Teatro Pan, il Teatro Sunil (il cui regista [[Daniele Finzi Pasca]] lavora con il Cirque du Soleil in grandi realizzazioni internazionali), Luganoteatro, [[Markus Zohner]], il Teatro delle Radici, il Teatrodanza [[Margit Huber]], ecc.
=== Musica ===
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