Fortapàsc: differenze tra le versioni
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==Trama==
Il film tratto da un cortometraggio realizzato nel 1999 "Mehari" di Gianfranco De Rosa che poi in Fortapasc è il produttore esecutivo. Fortapasc narra della storia di [[Giancarlo Siani]], un giovane giornalista napoletano che lavora nella redazione locale del [[Il Mattino]] a [[Torre Annunziata]]; Siani scrive di "[[cronaca nera]]". Occupandosi di "cronaca nera" e di omicidi di [[camorra]], il giornalista incomincia a indagare sulle alleanze dei camorristi torresi con i reggenti di altri clan della Campania e scopre vaste aree di [[corruzione]] e [[connivenze]] tra politici e criminalità organizzata.
Nonostante le minacce più o meno velate della classe politica locale, Siani continua nella sua inchiesta, in special modo dopo la "strage del circolo dei pescatori".
I suoi articoli però infastidiscono particolarmente i boss camorristi della zona, mettendone in crisi le alleanze. Così, dopo esser stato trasferito a [[Napoli]], in un summit di camorra viene decisa la condanna a morte di Siani, che viene ucciso sotto casa della sua fidanzata, il [[23 settembre]] del [[1985]]. L'omicidio avviene nel quartiere residenziale del [[Vomero]], quando Siani ha solo 26 anni. Il motivo dell'esecuzione, al di là della sua attività d'inchiesta giornalistica sul fronte del commistione tra criminalità organizzata e politica locale, con interesse specifico sugli appalti pubblici per la ricostruzione delle aree colpite dal [[terremoto]] del [[1980]] nei dintorni del [[Vesuvio]].
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