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È una delle più note squadre [[Italia|italiane]]. Inoltre è tra le più gloriose e titolate compagini di tutto il mondo: insieme al [[Real Madrid]], all'[[Independiente]] ed al [[Boca Juniors]] è la squadra ad aver vinto più titoli internazionali (15). Vanta inoltre 17 scudetti, 5 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Latine, 3 Medaglie del Re, 1 Mundialito per club e 1 Mitropa Cup.
ANARCHIA UNICA VIA !!!!!!!!
== Storia ==
===I pionieri===
Venne fondata nella fiaschetteria toscana di via Berchet(secondo altre fonti all'Hotel du Nord), a Milano, il [[18 dicembre]] [[1899]] da [[Herbert Kilpin]], inglese con la passione per il ''football'' importata direttamente dall'[[Inghilterra]]. Insieme alla passione, Kilpin portò con sé una serie di ''mute'' (i completi di gioco) della squadra di cui era, oltremanica, acceso sostenitore. Da allora il Milan vestirà la classica maglia a strisce di colore rosso-nero.
 
ANARCHIA UNICA VIA !!!!!!!!
Nel [[gennaio]] [[1900]] la squadra,sotto la direzione del primo presidente Alfred Edwards vince la [[Medaglia del Re]]contro la Juventus per 2-0 (trofeo messo in palio dal re [[Umberto I di Savoia]]), il suo primo trofeo, successo che sarà bissato anche l'anno successivo.
 
[[Image:Milan first champion.jpg|thumb|left|200px|Il Milan del primo scudetto nel 1901]]
 
I rossoneri salgono presto alla ribalta delle cronache calcistiche italiane conquistando il primo titolo nazionale nel [[1901]], interrompendo la serie di vittorie consecutive del [[Genoa CFC|Genoa]], sconfitto in finale per 3-0. La squadra guidata dal leggendario capitano [[Kilpin]] sarà sconfitta nella finale dell’anno dopo, ad opera dei genoani, e nel [[1906]] riuscirà a bissare il titolo. In quell’occasione ci fu uno dei primi “casi” del calcio italiano: dopo il girone finale Milan e [[Juventus Football Club|Juventus]] (campione d’Italia in carica) erano a pari punti, per cui fu necessaria una gara di finale. Si giocò a [[Torino]] sul campo dei bianconeri, in virtù della loro migliore differenza reti, ma il confronto terminò in parità(0-0) dopo i tempi supplementari. A quei tempi non si tiravano i calci di rigore, si procedeva alla ripetizione della partita: la Federazione scelse il neutro dell’U.S. Milanese a [[Milano]], ma i bianconeri in segno di protesta rinunciarono a giocare. Il Milan poté tuttavia sancire la legittimità del suo successo ripetendo l’exploit l’anno dopo ([[1907]]).
 
Nel [[1908]], a seguito dei dissidi interni riguardo alla necessità o meno di tesserare giocatori stranieri, un'ala per certi versi "''progressista''" della dirigenza si separa dalla società fondandone,il 9-3-1908,una nuova denominata [[Internazionale Football Club]].
 
Nel [[1916]] vinse la Coppa Federale che in quell’anno andava a sostituire in qualche modo il campionato, sospeso a causa della [[Prima Guerra Mondiale]]; non si tratta tuttavia di un trofeo ufficialmente riconosciuto dalla [[FIGC]] come titolo italiano.
Nel [[1919]] muta la denominazione originale di ''Milan Football and Cricket Club'' in ''Milan Football Club''
 
=== Gli anni bui ===
Dopo i primi tre titoli seguì un lungo periodo “buio”,sotto la presidenza Pirelli che fece costruire lo Stadio S.Siro, in cui i rossoneri rimasero sempre in massima serie (prima in Prima Divisione, poi in [[Serie A (calcio)|Serie A]] dalla sua istituzione nel 1929-30), pur mantenendosi in zone di metà classifica e non andando mai oltre il terzo posto. Nel [[1938]] le autorità fasciste imposero l’italianizzazione del nome in ''Associazione Calcio Milano'', abbandonato subito dopo la [[Seconda Guerra Mondiale]] per tornare alla vecchia denominazione, pur mantenendo la dizione A.C: nasce nel [[1946]] l’''Associazione Calcio Milan''.
 
===I favolosi anni '50===
Nell'immediato dopoguerra è sempre fra le migliori tre squadre italiane, tranne che per il quarto posto del 1946-47, sfiorando più volte il titolo che arriverà finalmente nel [[1951]], dopo 44 anni di attesa. Si tratta del Milan dei tre svedesi del [[Gre-No-Li]], di [[Lorenzo Buffon|Buffon]] e di [[Carlo Annovazzi|Annovazzi]]. Gli [[Anni 1950|anni ’50]] sono anni d'oro per i rossoneri, che s’impongono vincendo due volte la prestigiosa Coppa Latina nel 1951 e nel 1956, vincendo altri 3 campionati (1954-55, 1956-57 e 1958-59) grazie ai gol di [[Gunnar Nordahl]], 5 volte capocannoniere, la guida tattica di [[Nils Liedholm]], prima a metà campo e poi come libero, la difesa arcigna guidata da [[Cesare Maldini]]. Da sottolineare che nell’arco di un decennio, dal 1947-48 al 1956-57, il Milan ha sempre terminato il campionato fra i primi 3. Risale a questo periodo il memorabile 7-1 inflitto alla [[Juventus]] sul suo campo, successo datato [[5 febbraio]] [[1950]].
 
===L'era Rocco===
Dopo lo scudetto del 1958-59 sotto la guida di [[Gipo Viani]], il Milan torna a vincere nel 1961-62 con [[Nereo Rocco]] in panchina e un giovane [[Gianni Rivera]] in campo, grazie ai gol di [[Josè Altafini]] che porteranno in Italia per la prima volta l’anno successivo la [[Coppa dei Campioni (calcio)|Coppa dei Campioni]], conquistata nel mitico stadio di [[Wembley]] battendo il [[Benfica]] per 2 a 1.
Nonostante il predominio in campionato e in Europa dell’[[Internazionale Football Club|Inter]] di [[Helenio Herrera]], il Milan di Rocco si dimostra una delle migliori squadre del tempo, costituendo un esempio cristallino del gioco all’italiana. Nel 1967-68 torna a conquistare lo [[scudetto]], il primo a 16 squadre del dopoguerra, con [[Pierino Prati]] capocannoniere, oltre alla [[Coppa delle Coppe (calcio)|Coppa delle Coppe]], conquistata a spese dell'[[Amburgo]] grazie ad una doppietta di [[Kurt Hamrin]]. L’anno successivo arriverà la seconda Coppa dei Campioni (a [[Madrid]] 4-1 in finale all'[[Ajax]]). Nella stagione 1969-70 il Milan conquista la sua prima [[Coppa Intercontinentale|Intercontinentale]], dopo quella persa nel [[1963]] col [[Santos]] di [[Pelè]] alla "bella", sconfiggendo in una drammatica doppia finale gli argentini dell'[[Estudiantes La Plata|Estudiantes]] (3-0; 1-2).
 
===Lo scudetto della stella e la Serie B===
Negli [[Anni 1970|anni ’70]] raccoglie ancora numerosi trofei, come 3 Coppe Italia, la seconda Coppa delle Coppe, mentre in campionato insegue a lungo lo “scudetto della stella”, perdendo nel 1972-73 un campionato che sembrava già vinto con una umiliante sconfitta a [[Verona]].
Il tanto atteso decimo scudetto arriva nel 1978-79, l’ultima stagione da calciatore per Gianni Rivera che potrà ritirarsi con la stella e il tricolore sulla maglia. Tuttavia, nella stagione 1979-80, a seguito di uno scandalo per il calcio-scommesse, venne retrocesso in Serie B. Queste le sentenze della giustizia sportiva (C.A.F.): Club retrocesso in B (insieme alla
[[Società Sportiva Lazio|Lazio]]); il presidente, [[Felice Colombo]], fu inibito a vita; squalifiche ai calciatori [[Enrico Albertosi]], [[Giorgio Morini]] e [[Stefano Chiodi]], rispettivamente di 4 anni, 1 anno e 6 mesi. Nel 1981, una volta risalito nella massima serie, sotto la presidenza Morazzoni,che poi cedette la squadra a Giussy Farina(in precedenza presidente del Vicenza), il Milan retrocesse in Serie B nuovamente a seguito, questa volta, di una stagione fallimentare, anche se all’ultima giornata la vittoria sul Cesena sembrava aver momentaneamente risparmiato la nuova onta. Questa seconda retrocessione in B, unica sul campo in tutta la storia del Milan, maturò in modo episodico e beffardo. In [[Cagliari Calcio|Cagliari]]-[[A.C.F._Fiorentina|Fiorentina]] fu annullato un gol regolare ai viola, fatto che generò molte recriminazioni fiorentine, dato che i viola si stavano giocando lo scudetto (vinto poi dalla [[Juventus]] con un solo punto di vantaggio sulla Fiorentina) e consentì ai sardi di salvarsi. In Napoli-Genoa, a cinque minuti dal termine, il portiere del Napoli, Luciano Castellini, commise un errore che regalò al Genoa il calcio d'angolo da cui nacque il gol del 2-2, sancendo, di fatto, la retrocessione del Milan. Da notare che, se ci fossero stati i 3 punti per la vittoria (introdotti 12 anni dopo), Milan e Genoa avrebbero concluso a pari punti, con conseguente retrocessione in B del Genoa, per la peggiore classifica avulsa.Anni dopo sotto la presidenza Farina rischiò di andare sull' orlo di un fallimento.
 
===L'inizio dell'era Berlusconi e i successi di Sacchi===
La rinascita del club rossonero, che deve superare anche difficoltà finanziarie, arriva nel marzo [[1986]] con l’acquisto della squadra da parte dell'imprenditore italiano [[Silvio Berlusconi]], che affida l'incarico di allenatore al promettente tecnico [[Arrigo Sacchi]]. L’allenatore romagnolo impone un nuovo tipo di gioco impostato su una [[difesa a zona]], una perfetta tattica di fuorigioco, un centrocampo solido e un attacco che ha in [[Ruud Gullit]], [[Pietro Paolo Virdis]] e [[Marco van Basten]] (quest'ultimo tuttavia salterà quasi tutta la prima stagione) le sue stelle. Le fortune di quel Milan saranno legate infatti soprattutto ai tre [[Olanda|olandesi]] (il terzo è [[Frankie Rijkaard]]), ma anche alla difesa guidata dal capitano [[Franco Baresi]].
 
Al primo anno di Milan Sacchi conquista il campionato del [[1987]]-[[1988]] con un’incredibile rimonta sul [[Napoli Soccer|Napoli]] di [[Diego Armando Maradona|Maradona]], campione d'Italia in carica. La svolta è in aprile, con lo scontro diretto del [[Stadio "San Paolo" di Napoli|San Paolo]] che premia i rossoneri.
 
La stagione successiva, [[1988]]-[[1989]], vede il Milan protagonista in [[Coppa dei Campioni]], anche se le difficoltà non mancano. Nel ritorno del secondo turno contro la [[Stella Rossa Belgrado]] (l'andata a Milano era finita 1-1) la nebbia scende implacabile nel secondo tempo e l'arbitro [[Germania Ovest|tedesco]] Pauly salva il Milan, sospendendo a norma di regolamento la partita (dopo che, a visibilità già quasi nulla, gli slavi erano passati in vantaggio e Pietro Paolo Virdis era stato espulso). Bisogna notare, però, che il Milan poi reagisce alla grande, eliminando nell'ordine la Stella Rossa ai rigori nel recupero (dopo un gol rossonero non visto dalla terna nonostante la palla fosse entrata di almeno mezzo metro), il [[Werder Brema]] (anche qui gol rossonero non visto, anche se molto meno evidente di quello con la Stella Rossa) e il [[Real Madrid]], sbaragliato con uno storico 5-0 a San Siro grazie ai gol di Ancelotti, Rijkaard, Gullit, Van Basten e Donadoni. Molti considerano quella la più bella partita mai giocata dal Milan. In finale il ''Diavolo'' conquista la sua terza Coppa dei Campioni a spese della [[Steaua Bucarest]], battuta per 4-0 al [[Camp Nou]] di [[Barcellona]]. Quell'anno c'è anche spazio per la prima [[Supercoppa Italiana]]. In campionato giunge terzo alle spalle di Inter e Napoli.
 
Nell'annata seguente il Milan è ancora campione d'Europa dopo aver sconfitto il [[SL Benfica|Benfica]] per 1-0 (gol di [[Frankie Rijkaard|Rijkaard]]) e vincitore della [[Supercoppa Europea]], grazie alla vittoria nel doppio confronto con il [[FC Barcellona|Barcellona]] (1-1 e 1-0), e della [[Coppa Intercontinentale]], superando i [[Colombia|colombiani]] del [[Atlético Nacional de Medellín|Nacional Medellín]] per 1-0 dopo i [[tempi supplementari]]. In campionato giunge secondo a due punti dal Napoli. Alla trentatreesima giornata i rossoneri, che hanno gli stessi punti dei partenopei, vanno k.o. fuori casa in favore del [[Hellas Verona|Verona]], come nel [[1973]] (scudetto consegnato alla [[Juventus]]). La seconda "fatal Verona" della storia milanista si concretizza all'89° minuto, quando il gol dei gialloblu decreta il sorpasso dei campani, che espugnano il campo del [[Bologna Football Club|Bologna]] e si laureano campioni d'Italia prendendosi la rivincita rispetto a due anni prima. La partita del [[Stadio "Marcantonio Bentegodi" di Verona|Bentegodi]] solleverà molte polemiche e sarà ricordata per le quattro espulsioni di Rijkaard, Van Basten e Costacurta e Sacchi. Tre giorni dopo, il Milan perderà, in casa, anche la Coppa Italia (0-1 contro la [[Juventus]]), dopo lo 0-0 della finale di andata.
 
Nel [[1990]]-[[1991]] arriva la terza Intercontinentale (3-0 ai [[Paraguay|paraguaiani]] dell'[[Olimpia Asunción]]) e la seconda Supercoppa Europea, questa volta a spese della [[Sampdoria]] (1-1 e 2-0). In campionato il Milan si piazza secondo insieme all'Inter, a cinque punti dalla Sampdoria campione d'Italia. Tuttavia il club rossonero si rende protagonista di uno spiacevole episodio a [[Marsiglia]]: a pochi minuti dalla fine, mentre il Milan sta perdendo, si spengono i riflettori dello stadio. L'amministratore delegato [[Adriano Galliani]] fa uscire i giocatori dal campo in segno di protesta: la squadra è poi squalificata per un anno dalle coppe europee.
 
===Gli ''Invincibili'' di Capello===
L'anno successivo la squadra è guidata da [[Fabio Capello]], che sorprendentemente conquisterà lo scudetto con un campionato da record: 56 punti e nessuna sconfitta (un record quest'ultimo che verrà migliorato nel campionato successivo ottenendo un'incredibile striscia storica di 56 partite senza sconfitte). Van Basten è capocannoniere, ma, durante la stagione successiva, proprio quando è nuovamente lanciato verso la conquista di tale titolo, risente di un gravissimo infortunio alla cartilagine della caviglia, che ne interromperà anzitempo la pur eccezionale carriera.
 
Nel [[1992]]-[[1993]] l’[[Olympique Marsiglia]] strappa al Milan la Coppa dei Campioni, sconfiggendolo per 1-0 in finale e vanificando la striscia di imbattibilità stagionale in Champions stabilita dal Milan prima di quella partita. I rossoneri conquistano comunque lo scudetto per il secondo anno consecutivo.
 
[[Image:Milan sixteenth champion.jpg|thumb|200px|[[Franco Baresi]] festeggia il 15° scudetto nel 1996]]
 
Finita l'era degli olandesi, i nuovi campioni della stagione [[1993]]-[[1994]] si chiamano [[Dejan Savicevic|Savicevic]], [[Zvonimir Boban|Boban]], [[Jean Pierre Papin|Papin]] e [[Marcel Desailly|Desailly]]. Il Milan riscatta la sconfitta contro l'[[Olympique Marsiglia]] conquistando la sua quinta Champions League nella finale di [[Atene]] ([[18 maggio]] [[1994]]). L'avversario è il [[FC Barcelona|Barcellona]], il cui allenatore, [[Johann Cruyff]], alla vigilia si era detto sicuro della vittoria. Malgrado l'ostentata sicurezza dell'olandese i rossoneri infliggono ai [[Catalogna|catalani]] una severa lezione di calcio, un 4-0 senza appelli e che resta ancora oggi il maggiore scarto mai registrato in una finale di Coppa dei Campioni-Champions League. Unitamente al successo continentale, il Milan sale sulla vetta nazionale per la quattordicesima volta nella sua storia, ottenendo il terzo scudetto consecutivo. Il risultato è straordinario se si pensa che il Milan del [[1993]]-[[1994]] e l'Inter del [[1964]]-[[1965]] sono le uniche squadre italiane ad aver vinto lo scudetto e la Coppa dei Campioni-Champions League nella stessa stagione.
 
L'era Capello continua con prestazioni che portano il Milan ad essere considerato la più forte squadra del mondo del periodo. Nel [[1994]]-[[1995]] la squadra si piazza quarta in campionato e raggiunge la finale di Champions League per la quinta volta in sette anni (terza consecutiva), dove però si arrende all'[[AFC Ajax|Ajax]] per 1-0 (gol del futuro milanista [[Patrick Kluivert]]). Nel [[1995]] arriva comunque la [[Supercoppa Europea]], vinta contro l'[[Arsenal]].
 
La stagione [[1995]]-[[1996]], l'ultima del ciclo di Capello, si chiude con l'ennesimo trofeo, lo scudetto, il quarto in cinque anni. Il campionato è dominato, tant'è che alla fine saranno 8 i punti di vantaggio dalla [[Juventus]]. In [[Coppa UEFA]] l'avventura del Milan finisce ai quarti dopo l'eliminazione per mano del [[FC Girondins de Bordeaux|Bordeaux]] di [[Zinedine Zidane]]. A fine stagione l'allenatore goriziano lascia, mettendo fine ad una serie interminabile di successi.
 
=== Il biennio di crisi ===
Tra il [[1996]] e il [[1998]], dopo esser stato al vertice del calcio nazionale ed europeo per un intero decennio, il Milan conosce due anni molto difficili, conclusisi con pessimi piazzamenti in campionato (11° e 10° posto nelle stagioni [[1996]]-[[1997]] e [[1997]]-[[1998]]) e una brusca eliminazione dalla [[UEFA Champions League|Champions League]] nella stagione [[1996]]-[[1997]], quando il ''Diavolo'' è estromesso nella fase a gruppi. Alla base del fallimento ci sono acquisti e scelte tecniche sbagliate, ma anche la dura realtà di una ciclo che ormai è volto al termine.
 
Nell'estate [[1996]] il Milan perde a [[Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano|San Siro]] contro la [[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]] nella partita valevole per l'assegnazione della [[Supercoppa Italiana]]: è il primo segnale di allarme. A dicembre, a seguito degli scarsi risultati della squadra, l'allenatore [[Uruguay|uruguaiano]] [[Oscar Washington Tabarez|Oscar Tabarez]] viene esonerato e sostituito da [[Arrigo Sacchi]], di nuovo al timone della squadra rossonera dopo i successi di alcuni anni prima. Sempre nello stesso mese è definita la cessione di [[Edgar Davids]] (acquisto estivo) alla [[Juventus]], di cui il giocatore diventerà un elemento imprescindibile. L'avvento del nuovo allenatore non inverte la tendenza negativa, proseguita con la clamorosa sconfitta interna contro la [[Juventus]] per 6-1 ([[6 aprile]] [[1997]]).
 
Anche nel [[1997]]-[[1998]] il club di via Turati si affida ad un ex allenatore, [[Fabio Capello|Capello]], che nella stagione precedente aveva vinto la [[Campionato di calcio spagnolo|Liga]] con il [[Real Madrid]] e che è chiamato a risollevare una squadra a pezzi. Il Milan, però, continua a stentare e perde anche la finale di [[Coppa Italia]] contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]: dopo la vittoria per 1-0 a San Siro, i rossoneri sono sconfitti per 3-1 all'[[Stadio Olimpico di Roma|Olimpico]], con il futuro milanista [[Alessandro Nesta]] a siglare il terzo gol.
 
Queste annate rivelano, come detto, la fine di un ciclo e sanciscono un cambiamento epocale, spingendo la dirigenza a progettare una rifondazione pressoché totale della squadra.
 
=== La rinascita con Zaccheroni ===
Nell'estate del [[1998]] la società affida la panchina ad [[Alberto Zaccheroni]], emergente tecnico reduce dalla positiva esperienza all'[[Udinese Calcio|Udinese]], che ha incantato con il suo gioco offensivo e con lo spregiudicato modulo 3-4-3. ''Zac'' pone le basi per un nuovo ciclo vincente con lo scudetto del [[1998]]-[[1999]], con cui viene festeggiato il centenario della squadra: su tutti è [[Zvonimir Boban]] a guidare la squadra ad una emozionante rimonta sulla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], avanti 7 punti a 7 gare dal termine del campionato. Il sorpasso si materializza alla penultima giornata ([[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]]-Lazio 1-1, Milan-[[Empoli Football CLub|Empoli]] 4-0), mentre all'ultima il vantaggio è mantenuto grazie alla vittoria in trasferta per 2-1 contro il [[Perugia Calcio|Perugia]].
 
=== Stagioni interlocutorie ===
L'anno successivo in via Turati arriva il giovane attaccante ucraino [[Shevchenko]], giocatore decisivo per le sorti della squadra fino al [[2006]] e che, nel dicembre [[2004]], conquisterà anche il [[Pallone d'oro]], sempre con la maglia rossonera. Il Milan esce dalla Champions League nel girone eliminatorio e finisce il campionato al terzo posto, a undici punti dalla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] campione. Shevchenko, con 24 gol, vince la classifica marcatori al suo primo anno in [[Italia]], impresa prima riuscita solo a [[Michel Platini]].
 
La stagione [[2000]]-[[2001]] si rivela insoddisfacente. La squadra non convince e nel marzo del [[2001]] viene estromessa dalla Champions League. L'eliminazione costa la panchina ad Alberto Zaccheroni, che viene sostituito da [[Cesare Maldini]], vecchia gloria rossonera e padre di [[Paolo Maldini|Paolo]]. Alla fine il Milan si classifica al 6° posto, qualificandosi per la [[Coppa UEFA]], ma l'immagine più bella della stagione è senza dubbio lo storico trionfo nel derby in trasferta contro l'[[Internazionale Football Club|Inter]], sconfitta per 6-0 l'[[11 maggio]] [[2001]].
 
=== Il ciclo vincente di Ancelotti ===
Nell'estate [[2001]] [[Fatih Terim]], [[allenatore]] [[Turchia|turco]] già della [[Fiorentina]], diventa il nuovo tecnico del Milan. A novembre, però, è esonerato e sostituito da [[Carlo Ancelotti]]. L'allenatore emiliano guida la squadra alla semifinale di [[Coppa UEFA]], dove il Milan è eliminato dal [[Borussia Dortmund]] (seconda semifinale di sempre nella competizione) e al 4° posto in campionato, risultato che dà l'accesso ai preliminari di Champions League.
 
La stagione [[2002]]-[[2003]] è quella della risurrezione. Il Milan torna a vincere la [[Champions League]] dopo nove anni (sesta affermazione europea), sconfiggendo ai calci di rigore la Juventus, rivale storica. Tre giorni più tardi, a suggello di una stagione indimenticabile, arriva la vittoria della [[Coppa Italia]], la quinta per i rossoneri, la prima sotto la gestione [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]]. In campionato, dopo un ottimo girone d'andata (campione d'inverno), la squadra rallenta il passo e giunge terza. Il [[29 agosto]] [[2003]] conquista la sua quarta [[Supercoppa Europea]] (terzo trofeo stagionale) battendo il [[FC Porto|Porto]] per 1-0 a [[Montecarlo]].
 
[[Immagine:Stadio_San_Siro.jpg|thumb|right|200px|Coreografia della Curva Sud per il 17° scudetto]]
 
Il [[2003]]-[[2004]] vede il ritorno del Milan al predominio nazionale. La squadra si laurea campione d'Italia per la diciassettesima volta, distanziando notevolmente la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] e surclassando nettamente tutte le dirette concorrenti. L'incontro decisivo si tiene a [[Milano]] il [[2 maggio]] [[2004]]: Milan-Roma termina 1-0 grazie a un gol di [[Andriy Shevchenko|Shevchenko]], servito da [[Kakà]]. Sarà proprio questo giovane [[Brasile|brasiliano]] arrivato in sordina a rivelarsi l'uomo-chiave, l'asso nella manica della squadra. L'unica amarezza dell'annata è la sconfitta ai rigori patita nella finale della [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]] ad opera del [[Boca Juniors]].
 
Nel [[2004]]-[[2005]], dopo una stagione giocata all'altezza della precedente, il Milan si imbatte in un finale a dir poco traumatizzante: l'[[8 maggio]] [[2005]] viene sconfitto dalla Juventus a [[Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano|San Siro]] nello scontro diretto per lo scudetto; il [[25 maggio]] perde anche nella finale di Champions League. A [[Istanbul]] i rossoneri si portano sul 3-0 (grazie ad una rete di [[Paolo Maldini]] e alla doppietta di [[Hernan Crespo]]) sul [[Liverpool FC|Liverpool]], ma sono raggiunti incredibilmente sul 3-3 nel secondo tempo, in soli 6 minuti. La gara procede ai supplementari e quindi ai rigori, dove la squadra [[Inghilterra|inglese]] vince la coppa. La delusione per i milanisti è tremenda, paragonabile a quella che gli interisti subirono il [[5 maggio]] [[2002]] (quando persero lo scudetto per un soffio a vantaggio della Juventus) e a quella degli stessi tifosi juventini, che avevano perso la Champions League ai rigori proprio contro il Milan nel [[2003]]. Per la seconda volta, dopo la sconfitta del 1995 contro l'[[AFC Ajax|Ajax]], il Milan ha perso la finale della Champions League vestendo la seconda maglia bianca, tradizionale portafortuna.
 
Nella [[Serie A]] [[2005]]-[[2006]], malgrado il dominio della [[Juventus]], il Milan è venuto fuori alla distanza: nel girone di ritorno ha ridotto da 14 a 3 i punti di svantaggio sui bianconeri, chiudendo il campionato a 88 punti, 3 in meno della capolista Juventus.
Nel [[maggio]] [[2006]] anche il Milan (oltre a [[Juventus]], [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], e [[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]] e altre squadre) è indagato nello scandalo di intercettazioni telefoniche che fanno presumere illeciti sportivi. Tre le gare sotto tiro: la sconfitta con il [[Associazione Calcio Siena|Siena]] per 2-1, viziata dall'annullamento di un gol regolare a [[Andriy Shevchenko|Shevchenko]], la vittoria pe 1-0 con il [[ChievoVerona|Chievo]], in cui furono annullate due reti regolari (una al Milan e una gli ospiti) e il pareggio interno per 1-1 con il [[Brescia Calcio|Brescia]]. Il dirigente coinvolto è Leonardo Meani, collaboratore addetto al rapporto con gli arbitri, che secondo l'inchiesta avrebbe chiesto guardalinee compiacenti. La posizione del club rossonero, però, è quasi certamente meno pesante rispetto a quella delle altre squadre.
 
L'[[8 marzo]] [[2006]] il Milan ha sconfitto il [[Bayern Monaco]] per 4-1 nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League, eliminandolo dopo l'1-1 dell'[[Allianz Arena]]. Il club rossonero, così, è diventata l'unica squadra europea ad aver partecipato ai quarti di finale della competizione in tutte le edizioni dal [[2002]]-[[2003]] al [[2005]]-[[2006]]. Il club, quindi, si conferma come una delle potenze calcistiche continentali ed è considerato da molti la migliore squadra europea del periodo prima citato. Ai quarti di finale dell'ultima edizione della Champions League il Milan ha poi estromesso il [[Olympique Lyonnais|Lione]], pareggiando per 0-0 in [[Francia]] e battendo i transalpini per 3-1 a [[Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano|San Siro]]: decisive le reti nei minuti finali di [[Filippo Inzaghi]] e [[Andriy Shevchenko]]. Grazie a quel gol Shevchenko è diventato il miglior marcatore di tutti i tempi della Champions League. Il sogno rossonero di vendicare la sconfitta contro il [[Liverpool F.C.|Liverpool]], però, si è spento in semifinale contro il [[FC Barcellona|Barcellona]]. Nella partita di andata a San Siro hanno vinto i blaugrana per 1-0 (gol di [[Ludovic Giuly|Giuly]]), nel ritorno al [[Camp Nou]] la partita è finita 0-0. Nella circostanza, però, peserebbe un gol annullato dall'arbitro [[Markus Merk|Merk]] a Shevchenko, rete che i più hanno giudicato regolare. Si tratta della seconda eliminazione del Milan in semifinale di Coppa dei Campioni-Champions League, dopo quella del [[1956]] subita a vantaggio del [[Real Madrid]].
 
Malgrado l'eliminazione il Milan occupa il primo posto della [[Coefficiente UEFA|graduatoria continentale]] dell'[[UEFA]], stilata sulla base dei risultati ottenuti nelle coppe europee nell'ultimo quinquennio (in particolare 3 semifinali in 4 anni di Champions).
 
A [[maggio]] [[2006]], archiviata la stagione 2005-2006, il Milan cede [[Manuel Rui Costa]] (che rescinde consensualmente il contratto per trasferirsi al [[SL Benfica|Benfica]]) e [[Andriy Shevchenko]] al [[Chelsea F.C.|Chelsea]], partenza, quest'ultima che ha generato grande disappunto tra i tifosi e la stessa dirigenza.
 
== Cronistoria ==
<div style="font-size:93%">
{|
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*1899 Fondazione del ''Milan Cricket and Football Club''
*1900 Eliminato prima della finale
*1901 '''Campione d'Italia'''
*1902 Finalista perdente
*1903 Eliminato prima della finale
*1904 Eliminato prima della finale
*1905 Cambia denominazione in ''Milan Football Club'' - Eliminato nel Girone Lombardo
*1906 '''Campione d'Italia'''
*1907 '''Campione d'Italia'''
*1908 non prende parte al campionato
*1909 2° nel Girone Lombardo
*1910 7° nel Girone Unico
*1911 2° nel Girone Ligure-Lombardo-Piemontese
*1912 2° nel Girone Ligure-Lombardo-Piemontese
*1913 1° nel Girone Ligure-Lombardo - 4° nel Girone finale dell'Italia settentrionale
*1914 3° nel Girone Lombardo-Piemontese
*1915 1° nel Gruppo D dell'Italia settentrionale - 1° nel Girone B delle semifinali interregionali - 4° nel Girone finale
*1916 Vince la '''Coppa Federale'''
*1920 1° nel Girone B Lombardo - 3° nel Girone A delle semifinali interregionali
*1921 1° nel Girone B Lombardo - 4° nel Girone finale Lombardo
*1922 10° nel Girone A della Lega Nord (Campionato C.C.I.)
*1923 4° nel Girone B della Lega Nord
*1924 7° nel Girone B della Lega Nord
*1925 8° nel Girone B della Lega Nord
*1926 7° nel Girone B della Lega Nord
*1927 2° nel Girone B del Campionato Nazionale - 6° e ultimo nel Girone finale
|width="50"|&nbsp;
|valign="top"|
*1928 4° nel Girone A del Campionato Nazionale - 6° nel Girone finale
*1929 2° nel Girone finale del Campionato nazionale. Ammesso alla nuova Serie A
*1930 11° in Serie A
*1931 12° in Serie A
*1932 4° in Serie A
*1933 11° in Serie A
*1934 9° in Serie A
*1935 10° in Serie A
*1936 8° in Serie A
*1937 4° in Serie A
*1938 3° in Serie A
*1939 Cambia denominazione in ''Associazione Calcio Milano'' - 9° in Serie A
*1940 8° in Serie A
*1941 3° in Serie A
*1942 9° in Serie A
*1943 6° in Serie A
*1946 4° nel Campionato Alta Italia - 3° nel Girone finale - Cambia denominazione in ''Associazione Calcio Milan''
*1947 4° in Serie A
*1948 2° in Serie A
*1949 3° in Serie A
*1950 2° in Serie A
*1951 '''Campione d'Italia''' - Vince la '''Coppa Latina'''
*1952 2° in Serie A
*1953 3° in Serie A
*1954 3° in Serie A
*1955 '''Campione d'Italia'''
*1956 2° in Serie A - Vince la '''Coppa Latina'''
*1957 '''Campione d'Italia'''
*1958 9° in Serie A
*1959 '''Campione d'Italia'''
*1960 3° in Serie A
*1961 2° in Serie A
*1962 '''Campione d'Italia'''
*1963 3° in Serie A - Vince la '''Coppa dei Campioni'''
*1964 3° in Serie A
*1965 2° in Serie A
*1966 7° in Serie A
*1967 8° in Serie A - Vince la '''Coppa Italia'''
*1968 '''Campione d'Italia''' - Vince la '''Coppa delle Coppe'''
*1969 2° in Serie A - Vince la '''Coppa dei Campioni'''
*1970 4° in Serie A - Vince la '''Coppa Intercontinentale'''
*1971 2° in Serie A
|width="50"|&nbsp;
|valign="top"|
*1972 2° in Serie A - Vince la '''Coppa Italia'''
*1973 2° in Serie A - Vince la '''Coppa Italia''' e la '''Coppa delle Coppe'''
*1974 7° in Serie A
*1975 5° in Serie A
*1976 3° in Serie A
*1977 10° in Serie A - Vince la '''Coppa Italia'''
*1978 4° in Serie A
*1979 '''Campione d'Italia'''
*1980 3° in Serie A, retrocesso in Serie B per illecito
*1981 1° in Serie B, promosso in Serie A
*1982 14° in Serie A, retrocesso in Serie B
*1983 1° in Serie B, promosso in Serie A
*1984 6° in Serie A
*1985 5° in Serie A
*1986 7° in Serie A
*1987 5° in Serie A
*1988 '''Campione d'Italia'''
*1989 3° in Serie A - Vince la '''Coppa dei Campioni''' e la '''Supercoppa Italiana'''
*1990 2° in Serie A - Vince la '''Coppa dei Campioni''', la '''Supercoppa Europea''' e la '''Coppa Intercontinentale'''
*1991 2° in Serie A - Vince la '''Supercoppa Europea''' e la '''Coppa Intercontinentale'''
*1992 '''Campione d'Italia'''
*1993 '''Campione d'Italia''' - Vince la '''Supercoppa Italiana'''
*1994 '''Campione d'Italia''' - Vince la '''Coppa dei Campioni''' e la '''Supercoppa Italiana'''
*1995 4° in Serie A - Vince la '''Supercoppa Europea''' e la '''Supercoppa Italiana'''
*1996 '''Campione d'Italia'''
*1997 11° in Serie A
*1998 10° in Serie A
*1999 '''Campione d'Italia'''
*2000 3° in Serie A
*2001 6° in Serie A
*2002 4° in Serie A
*2003 3° in Serie A - Vince la '''Coppa dei Campioni''', la '''Coppa Italia''' e la '''Supercoppa Europea'''
*2004 '''Campione d'Italia''' - Vince la '''Supercoppa Italiana'''
*2005 2° in Serie A
*2006 2° in Serie A (in sospeso a causa di sospetto illecito da parte della Juventus campione d'Italia)
|}
</div>
 
==Piazzamenti recenti==
{| ! width="80%" cellpadding="0" cellspacing="0" style="border:1px solid #000;"
|+ '''MILAN: Piazzamenti ottenuti in Serie A dal 1992 al 2005'''
|
{| ! width="100%" cellpadding="0" cellspacing="0"
| '''Stagione''' || '''Pos''' || '''G''' || '''V''' || '''N''' || '''P''' || '''GF''' || '''GS''' || '''Pt'''
|- ! style="background:#BBD;"
| '''1991-92''' || 1° || 34 || 22 || 12 || 0 || 74 || 21 || 56*
|-
| '''1992-93''' || 1° || 34 || 18 || 14 || 2 || 65 || 32 || 50*
|-
| '''1993-94''' || 1° || 34 || 19 || 12 || 3 || 36 || 15 || 50*
|- ! style="background:#CCF;"
| '''1994-95''' || 4° || 34 || 17 || 9 || 8 || 53 || 32 || 60
|-
| '''1995-96''' || 1° || 34 || 21 || 10 || 3 || 60 || 24 || 73
|- ! style="background:#BBD;"
| '''1996-97''' || 11° || 34 || 11 || 10 || 13 || 43 || 45 || 43
|-
| '''1997-98''' || 10° || 34 || 11 || 11 || 12 || 37 || 43 || 44
|- ! style="background:#CCF;"
| '''1998-99''' || 1° || 34 || 20 || 10 || 4 || 59 || 34 || 70
|-
| '''1999-00''' || 3° || 34 || 16 || 13 || 5 || 65 || 40 || 61
|- ! style="background:#BBD;"
| '''2000-01''' || 6° || 34 || 12 || 13 || 9 || 56 || 46 || 49
|-
| '''2001-02''' || 4° || 34 || 14 || 13 || 7 || 47 || 33 || 55
|- ! style="background:#CCF;"
| '''2002-03''' || 3° || 34 || 18 || 7 || 9 || 55 || 30 || 61
|-
| '''2003-04''' || 1° || 34 || 25 || 7 || 2 || 65 || 24 || 82
|- ! style="background:#BBD;"
| '''2004-05''' || 2° || 38 || 23 || 10 || 5 || 63 || 28 || 79
|-
| '''2005-06''' || 2° || 38 || 28 || 4 || 6 || 85 || 31 || 88
|}
|}
 
<small>Pos = Posizione di classifica; G = Partite giocate; V = Partite vinte; N = Partite pareggiate; P = Partite perse; GF = Gol fatti; GS = Gol subiti; Pt = Punti</small>
 
''*''La vittoria valeva 2 punti
 
==Rosa [[2005]]/[[2006]]==
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#000000"| <span style="color:white;">Portieri</span>
|-
|1 ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Dida]]
|-
|12 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Valerio Fiori]]
|-
|16|| [[Immagine:Flag of Australia.svg|20px|Australiana]] [[Zejiko Kalac]] ([[Immagine:Flag of Croatia.svg|10px|Croata]])
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#FF0000" | <span style="color:white;">Difensori</span>
|-
|2 ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Cafu]]
|-
|3 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Paolo Maldini]] (Capitano)
|-
|4 ||[[Immagine:Flag of Georgia.svg|20px|Georgiana]] [[Kakha Kaladze]]
|-
|5 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Alessandro Costacurta]]
|-
|13 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Alessandro Nesta]]
|-
|17 ||[[Immagine:Flag of Croatia.svg|20px|Croata]] [[Dario Simic]]
|-
|31 ||[[Immagine:Flag of the Netherlands.svg|20px|Olandese]] [[Jaap Stam]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#000000" | <span style="color:white;">Centrocampisti</span>
|-
|8 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Gennaro Gattuso]]
|-
|10||[[Immagine:Flag of Portugal.svg|20px|Portoghese]] [[Manuel Rui Costa]]
|-
|14 ||[[Immagine:Flag of Switzerland.svg|20px|Svizzera]] [[Johann Vogel]]
|-
|18 ||[[Immagine:Flag of the Czech Republic.svg|20px|Ceca]] [[Marek Jankulovski]]
|-
|20 ||[[Immagine:Flag of the Netherlands.svg|20px|Olandese]] [[Clarence Seedorf]]
|-
|21 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Andrea Pirlo]]
|-
|22 ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Kakà]]
|-
|23 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Massimo Ambrosini]]
|-
|27 ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Serginho]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#FF0000" | <span style="color:white;">Attaccanti</span>
|-
|7 ||[[Immagine:Flag of Ukraine.svg|20px|Ucraina]] [[Andriy Shevchenko]]
|-
|9 ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Filippo Inzaghi]]
|-
|11||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Alberto Gilardino]]
|-
|37||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Marcio Amoroso]]
|-
|}
 
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#DDDDDD" | Allenatore
|-
|[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiano]] [[Carlo Ancelotti]]
|-
|}
<br clear=all>
 
==Rosa [[2006]]/[[2007]]==
''NB: Rosa in continuo aggiornamento e numeri di maglia non ancora assegnati.''
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#000000"| <span style="color:white;">Portieri</span>
|-
| ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Dida]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Ferdinando Coppola]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Valerio Fiori]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Australia.svg|20px|Australiana]] [[Zejiko Kalac]] ([[Immagine:Flag of Croatia.svg|10px|Croata]])
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#FF0000" | <span style="color:white;">Difensori</span>
|-
| ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Cafu]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Paolo Maldini]] (Capitano)
|-
| ||[[Immagine:Flag of Georgia.svg|20px|Georgiana]] [[Kakha Kaladze]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Alessandro Costacurta]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiano]] [[Giuseppe Favalli]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Alessandro Nesta]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Croatia.svg|20px|Croata]] [[Dario Simic]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#000000" | <span style="color:white;">Centrocampisti</span>
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Gennaro Gattuso]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Switzerland.svg|20px|Svizzera]] [[Johann Vogel]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of the Czech Republic.svg|20px|Ceca]] [[Marek Jankulovski]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of the Netherlands.svg|20px|Olandese]] [[Clarence Seedorf]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Andrea Pirlo]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Kakà]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Massimo Ambrosini]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Serginho]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Pasquale Foggia]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#FF0000" | <span style="color:white;">Attaccanti</span>
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Filippo Inzaghi]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Alberto Gilardino]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Brazil.svg|20px|Brasiliana]] [[Marcio Amoroso]]
|-
| ||[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiana]] [[Matteo Ardemagni]]
|}
 
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#DDDDDD" | Allenatore
|-
|[[Immagine:Flag of Italy.svg|20px|Italiano]] [[Carlo Ancelotti]]
|-
|}
<br clear=all>
 
== Palmares ==
*'''[[Campionato italiano di calcio|Campionati italiani]]: 17'''
**[[1901]] - [[1906]] - [[1907]] - [[1950]]/[[1951|51]] - [[1954]]/[[1955|55]] - [[1956]]/[[1957|57]] - [[1958]]/[[1959|59]] - [[1961]]/[[1962|62]] - [[1967]]/[[1968|68]] - [[1978]]/[[1979|79]] - [[1987]]/[[1988|88]] - [[1991]]/[[1992|92]] - [[1992]]/[[1993|93]] - [[1993]]/[[1994|94]] - [[1995]]/[[1996|96]] - [[1998]]/[[1999|99]] - [[2003]]/[[2004|04]]
*'''[[Serie B|Campionati italiani di serie B]]: 2'''
**[[1980]]/[[1981|81]] - [[1982]]/[[1983|83]]
*'''[[Coppa Italia di calcio|Coppe Italia]]: 5'''
**[[1966]]/[[1967|67]] - [[1971]]/[[1972|72]] - [[1972]]/[[1973|73]] - [[1976]]/[[1977|77]] - [[2002]]/[[2003|03]]
*'''[[Supercoppa Italiana (calcio)|Supercoppe Italiane]]: 5'''
**[[1988]] - [[1992]] - [[1993]] - [[1994]] - [[2004]]
*'''[[Coppa dei Campioni|Coppe dei Campioni]]-[[UEFA Champions League|Champions League]]: 6'''
**[[1962]]/[[1963|63]] - [[1968]]/[[1969|69]] - [[1988]]/[[1989|89]] - [[1989]]/[[1990|90]] - [[1993]]/[[1994|94]] - [[2002]]/[[2003|03]]
*'''[[Coppa delle Coppe (calcio)|Coppe delle Coppe]]: 2'''
**[[1967]]/[[1968|68]] - [[1972]]/[[1973|73]]
*'''[[Supercoppa europea di calcio|Supercoppe Europee]]: 4'''
**[[1989]] - [[1990]] - [[1995]] - [[2003]]
*'''[[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppe Intercontinentali]]: 3''':
**[[1969]] - [[1989]] - [[1990]]
*'''[[Coppa Latina|Coppe Latine]]: 2'''
**[[1951]] - [[1956]]
*'''Medaglie del Re: 2'''
**[[1900]] - [[1901]]
*'''[[Mundialito Clubs]]: 1'''
**[[1987]]
*'''[[Mitropa Cup]]: 1'''
**[[1982]]
 
==Goleador==