Attilio Nani: differenze tra le versioni

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Figlio di Abramo e Margherita Legrenzi, dal padre artigiano apprese il mestiere di [[cesellatura|cesellatore]] e [[doratura|doratore]].
Continuando il lavoro paterno cominciò a comporre motivi decorativi su [[piatto|piatti]] e [[vaso|vasi]] presentati alle mostre di arte decorativa Biennali di [[Monza]] del [[1923]] e nel [[1925]], e poi alle Triennali di [[Milano]] del [[1930]], del[[1933|'33]] e del[[1936|'36]]. Ai concorsi di [[sbalzo (arte)|sbalzo]] e cesello di [[Brera]] ottenne due premi durante il periodo dal [[1930]] al [[1940]].
Oltre all'attività dello sbalzo, dai piatti ai vasi, dai ritratti a tutto tondo, [[figuretta|figurette]], [[bassorilievo|bassorilievi]], composizioni, [[maschera|maschere]] e opere d'[[arte sacra]] come [[stensorio|ostentori]], [[calice|calici]] e [[croce|croci]], si dedicò alla scultura eseguendo parecchie opere sia in [[terracotta]] che in [[bronzo]] e [[cera]].
Partecipò alla seconda e terza Quadriennale [[roma]]na del [[1935]] e del [[1939|'39]], alla ventesima [[Biennale di Venezia]] del [[1951]].