Guglielmo I di Württemberg: differenze tra le versioni
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{{Württemberg (1806-1918)}}
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}} Era figlio del re [[Federico I del Württemberg]] ([[1754]] – [[1816]]) e della principessa [[Augusta di Brunswick-Wolfenbüttel|Augusta Carolina di Brunswick-Wolfenbüttel]] ([[1764]] – [[1788]]).
== Biografia ==
=== Gli inizi ===
Nel [[1800]] prestò servizio come volontario nell’esercito austriaco e dal [[1806]] al [[1812]] visse a Stoccarda come principe ereditario. Dopo la morte del padre ([[30 ottobre]] 1816) divenne re. Alla sua ascesa al trono promulgò subito un’amnistia, ridusse le tasse e nel [[1819]] diede al regno una Costituzione. In effetti la situazione economica del regno al momento della sua incoronazione era molto critica. Insieme alla moglie Caterina Pavlovna, Guglielmo sviluppò già nel primo anno di regno una politica di sostegno alle necessità economiche dei ceti più deboli.
=== Il ''re dell’agraria'' ===
Due pessime annate agricole (1816 e 1817) determinarono una forte inflazione. Guglielmo aveva un interesse personale nell’economia agricola e si guadagnò il soprannome di ''re dell’Agraria''. Appassionato di allevamento di cavalli promosse massicciamente l’attività agricola e l’allevamento di bestiame ed acquistò per il proprio privato patrimonio grossi appezzamenti e fattorie che fece attrezzare come fattorie-modello. Durante il suo regno furono apportati numerosi miglioramenti all’attività agricola, all’allevamento di animali e alle coltivazioni di vegetali.<br />Il [[20 novembre]] [[1818]] Guglielmo I fondò l’Istituto di formazione e ricerca agraria ad [[Hohenheim]], che divenne più tardi l’Università degli Studi di Hohenheim. Nello stesso anno istituì per il [[28 settembre]] la Festa annuale dell’agricoltura da celebrarsi a [[Kannstadt]], che ancor oggi viene festeggiata con il nome di Festa popolare di Cannstatt.
Egli fece acquistare all’estero puledri e pecore per farle allevare nel Württemberg. Divennero famosi i suoi stalloni arabi, che costituirono la base di partenza dell’ allevamento equino di [[Marbach]]. Il re incamminò anche significativi miglioramenti nella cultura della vite e nei procedimenti di vinificazione: fondò la Società per il miglioramento del vino ([[1825]]), una Associazione della viticoltura ([[1828]]) e dal [[1854]] il Consorzio dei viticoltori.<br />Egli dispose inoltre la realizzazione di un giardino con impianti per la coltivazione di piante ornamentali e con fabbricati ad uso abitativo in stile moresco che divenne poi l’attuale Giardino botanico-zoologico ''Wilhelma''.
=== La tolleranza religiosa ===
Il [[27 agosto]] [[1819]] emise un decreto secondo il quale i [[Pietismo|Pietisti]] erano autorizzati a stabilirsi a [[Korntal]]. Egli consentì loro il libero esercizio del culto e concesse loro numerosi privilegi quali sgravi fiscali, esenzione dal servizio militare, possibilità di rifiutare il giuramento in tribunale, etc. In tal modo riuscì ad arginarne l’emigrazione in [[Russia]] e negli [[USA|Stati Uniti d’America]]. In contropartita si impegnò a riconoscere come re la nuova Comunità di Fratellanza Evangelica di Korntal ed a questa obbedire come fedele. Come unica linea teologica basilare egli era vincolato alla confessione di Augusta: le convenzioni valevano in fondo ancora sempre.<ref>La Comunità della Fratellanza Evangelica però non è più nel corpo della Confessione di Augusta.</ref>
=== I matrimoni ===
Nel 1808 Guglielmo sposò la principessa [[Carolina Augusta di Baviera]]. Si trattò però di una sorta di “matrimonio di difesa preventiva”: il principe non nutriva infatti alcun sentimento nei confronti di Carolina ma temeva di dover essere costretto, per ragion di stato, a sposare una parente di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], come era stato l’anno precedente per sua sorella Caterina Federica Sofia Dorotea ([[1783]] – [[1835]]), andata sposa a [[Girolamo Bonaparte]], fratello di Napoleone<ref>Di Girolamo comunque pare che Caterina fosse effettivamente innamorata.</ref>.In effetti proprio a questo parevano destinati parenti in età maritale ed a Guglielmo sarebbe stata destinata [[Stefania di Beauharnais]]<ref>Stefania non era né parente di Napoleone, né di sua moglie [[Giuseppina di Beauharnais]] in quanto nipote di quest'ultima acquisita con il suo primo matrimonio. All’osservazione di Gugliemo che la prevista sposa non sarebbe stata per questo motivo di adeguato livello, Napoleone replicò che l’avrebbe adottata come figlia. Al che Guglielmo, di fronte alla corte riunita, avrebbe risposto: {{Quote|Io non voglio una moglie dalla vostra servitù|Guglielmo I di Württemberg|Je ne veux pas une femme de votre pagerie|lingua = fr}} Questa risposta conteneva un gioco di parole piuttosto pesante nei confronti dell’Imperatore. Il termine ''pagerie'' in francese non esiste ma può essere considerato un neologismo tratto dalla parola ''page'' (paggio), per cui si può tradurre con “paggeria”, neologismo italiano da paggio e sinonimo quindi di servitù. Il gioco nasce dal fatto che la zia della sposa, e moglie di Napoleone, si chiamava, da nubile, Giuseppina de Tascher ''de la Pagerie''.</ref>Nell'agosto [[1814]], dopo la caduta di Napoleone, il matrimonio fu annullato da un tribunale matrimoniale del Württemberg. Entrambi i contraenti infatti avevano anticipatamente dichiarato che il matrimonio, a causa della reciproca antipatia, non sarebbe stato consumato.<ref>Anche il successivo matrimonio di Carlotta con l’imperatore [[Francesco II del Sacro Romano Impero|Francesco II]] fu annullato dal Papa.</ref>Il [[24 gennaio]] [[1816]] Guglielmo sposò la cugina granduchessa [[Ekaterina Pavlovna Romanova]], vedova di [[Giorgio di Holstein-Oldenburg|Giorgio di Oldenburg]] e figlia dello zar [[Paolo I di Russia|Paolo I]].<ref>La madre di Caterina, Sofia Dorotea Augusta (1759 – 1828), era sorella del primo re del Württemberg, Federico. Caterina aveva sposato [[Giorgio di Holstein-Oldenburg|Giorgio di Oldenburg]] il [[3 agosto]] [[1809]] ma tre anni dopo ne era rimasta vedova poiché Giorgio morì colpito da un'epidemia di tifo.</ref>Ella tuttavia morì il [[9 gennaio]] [[1819]], all’età di trent'anni, dopo avergli dato due figlie:
* [[Maria Federica di Württemberg
* [[Sofia Federica di Württemberg
In terze nozze sposò la cugina principessa [[Paolina di Württemberg]] (1800 – 1873)<ref>Paolina era figlia di [[Ludovico Federico Alessandro di Württemberg|Ludovico Federico Alessandro di Württemberg-Teck]] (1756 – 1817), fratello minore del primo re del Württemberg Federico, e di Enrichetta di Nassau-Weilburg (1781 – 1864)</ref>, dalla quale ebbe tre figli:
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Guglielmo I morì nel castello Resenstein a Canstatt e la sua tomba si trova nel Mausoleo di [[Rotenberg]], che egli fece costruire per la seconda moglie Caterina Pawlowna.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
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== Onorificenze ==
=== Onorificenze del Württemberg ===
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}}
=== Onorificenze straniere ===
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{{Portale|biografie}}
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[[de:Wilhelm I. (Württemberg)]]
[[en:William I of Württemberg]]
[[es:Guillermo I de
[[fr:Guillaume Ier de Wurtemberg]]
[[hu:I. Vilmos württembergi király]]
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