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Il '''Liber Viridis''' (libro verde) è stato il terzo libro statutario della [[Repubblica di Ragusa]], comprendente atti legislativi del periodo 1358-1460.
=Liber statutorum Civitatis Ragusii=
Il '''Liber statutorum civitatis Ragusii''' (Libro degli statuti della città di Ragusa) è stato il primo e il più noto libro statutario della [[Repubblica di Ragusa]], destinato a rimanere in vigore dal 1272 fino alla fine dell'indipendenza della [[repubblica marinara]] [[Dalmazia|dalmata]] (1808).
 
==Storia e contenuto==
Il ''Liber Viridis'' fu preceduto cronologicamente dalle seguenti collazioni:
E' logico ritenere che le prime statuizioni normative ragusee risalissero alla fondazione della città, nel VII secolo d.C.. Di tali leggi non è pervenuta traccia, ma di certo la loro base dovette essere [[diritto romano|romana]], a causa della storia di Ragusa - fondata da profughi latini di [[Cavtat|Epidauro]], distrutta dagli [[slavi]] - e della protezione accordatale all'epoca dall'[[Impero bizantino]]. Nel 1205 Ragusa cadde sotto il dominio della [[Repubblica di Venezia]], che la mantenne nei suoi possedimenti fino al 1358, salvo alcune brevi parentesi.
* ''[[Liber statutorum civitatis Ragusii]]''. E' lo Statuto raguseo promulgato nel 1272, al tempo della dominazione [[Repubblica di Venezia|veneziana]], composto da alcune norme scritte e consuetudinarie precedenti, nonché da innovazioni legislative. Molte norme sono di derivazione o di ispirazione veneziana.
 
* ''Liber omnium reformationum'' (1300 ca. - 1358 ca.)
Sono noti alcuni precedenti tentativi di codificazione generale: a noi è giunto un certo numero di ordinanze legislative quali quella del 3 febbraio 1190 - che istituiva il cosiddetto ''Privilegio di San Biagio'' - e quella del 13 aprile 1235 che regolamentava le doti. Il tentativo più ambizioso però risaliva ai tempi del conte veneziano Giovanni Tiepolo (1237-1238), che cercò di metter ordine nel diritto penale di Ragusa<ref>Per una rapida introduzione al diritto raguseo, si veda Robin Harris, ''Storia e vita di Ragusa - Dubrovnik, la piccola Repubblica adriatica'', Santi Quaranta, Treviso 2008, pp. 125 ss.</ref>.
Venne poi seguito dall'ultimo libro statutario della Repubblica:
 
Sotto la spinta decisiva dei governanti veneziani, e segnatamente del Conte<ref>Il ''Conte'' era la massima magistratura della città, che governava in nome e per conto della ''Serenissima''.</ref> Marco Giustiniani, i ragusei prepararono infine un'ampia collazione di leggi - detta ''Liber statutorum'' - che dal momento della sua promulgazione il 9 maggio 1272 assunse il valore di massima fonte di diritto per la città e i suoi possedimenti. A questi farà seguito un'altra collazione di norme, quel ''Liber statutorum doane'' (Libro degli statuti della dogana), che a partire dal 29 settembre 1277 regolerà la delicata e fondamentale materia doganale e mercantile della Repubblica.
 
Negli anni successivi, la Repubblica di Ragusa promulgherà una serie di norme aggiuntive rispetto al ''Liber statutorum'', che verranno inserite nelle seguenti collazioni:
* ''Liber omnium reformationum'' (1300 ca. -1358 ca.)
* ''Liber viridis'' (1358-1460)
* ''[[Liber Croceus|Liber croceus]]'' (1460-1803)
 
Esso contiene - in serie cronologica - i principali atti del Maggior Consiglio (''Consilium majus''), il massimo organo costituzionale legislativo della Repubblica. Per un breve periodo iniziale, tali atti vennero inseriti alternativamente nel ''Liber omnium reformationum'' e nel ''Liber viridis'', creando di fatto due serie parallele. Il primo atto contenuto nel ''Liber viridis'' è datato 28 febbraio 1358, mentre l'ultimo è datato 27 novembre 1460.
==Contenuto e importanza==
Il ''Liber statutorum'' è composto di otto libri: oggi si ritene che gli ultimi due siano stati aggiunti posteriormente.
 
Tutti gli atti sono in [[lingua italiana|italiano]] e in [[lingua latina|latino]]. A partire da una deliberazione del Senato raguseo (''Consiglio dei Pregati'') del febbraio e novembre 1472, si stabilì anche ufficialmente il divieto dell'utilizzo della lingua slava di Ragusa nelle arringhe all'interno dei consessi pubblici, introducendo l'obbligo di utilizzo del [[lingua dalmatica|dalmatico]] e del volgare italiano: da quel momento in poi il numero degli atti in lingua italiana divenne prevalente anche nelle collazioni statutarie.
Ogni libro contiene sia richiami alla consuetudine precedente che richiami alle leggi scritte precedenti che - infine - innovazioni normative istituite con i nuovi Statuti. I primi libri trattano delle massime cariche pubbliche della città, successivamente si passa al diritto civile, al diritto penale ed infine - negli ultimi due libri - alla navigazione e al commercio marittimo.
 
Vengono espresso con chiarezza il principio di corrispondenza tra giustizia e legge giusta, insieme alla necessità di subordinazione del potere alla legge: cosa assolutamente non usuale per le dottrine del XIII secolo. Allo stesso tempo, viene introdotto anche il principio dell'[[analogia]], per giudicare su materie di simile contenuto.
 
L’elaborazione quasi codicistica delle norme è in contrasto con la tradizione veneta, ma l'influenza del diritto veneziano è evidente in alcuni libri, ricalcati su precedenti collazioni normative veneziane: è il caso per esempio del Libro VI (diritto penale), chiaramente derivante dal ''Liber Promissionis Maleficiis'' (Venezia, 1232)<ref>Così conclude [http://www.nobiliragusei.it/docs/sesto_libro.pdf Cristiano Caracci, ''Altri brevi cenni sull'ordinamento giuridico raguseo e traduzione del sesto libro del Liber statutorum'']</ref>.
 
L'importanza del ''Liber statutorum'' per la storia della Repubblica di Ragusa è straordinaria: al di là dell'influenza che esso ebbe per la creazione degli statuti delle città sottomesse, la sua pubblicazione determinò il passaggio dal diritto ocnsuetudinario alla legge scritta: non a caso nello stesso anno della pubblicazione del ''Liber statutorum doane'' (1277) è registrato il primo notaio della storia ragusea: un sacerdote di nome Mastro Tomazinus, che probabilmente fu anche segretario del Maggior Consiglio<ref>Robin Harris, ''op. cit.'', p. 127.</ref>.
 
==Edizioni==
L'unica edizione completa ed annotata del ''Liber Viridis'' è quella curata dagli studiosi [[Serbia|serbi]] Branislav M. Nedeljković e Radovan Samardžić nel 1984, per quanto presenti qualche errore.
Non esiste più il manoscritto originale del ''Liber statutorum'': a noi sono pervenute solo delle copie manoscritte. Una di esse - datata 1731 - è conservata presso l'archivio del [[Senato italiano|Senato della Repubblica Italiana]], che a sua volta l'aveva ricevuta dalla biblioteca Malvezzi de' Medici di Bologna.
 
Attualmente l'''editio princeps'' del ''Liber statutorum'' è quella curata da Baltazar Bogišić e Konstantin Jireček ed apparsa nel 1904. L'edizione critica - basata sullo stesso testo - è stata pubblicata a Ragusa nel 2002.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* [[Francesco Maria Appendini]], ''Notizie istorico-critiche sulle antichità storia e letteratura de' Ragusei'', Dalle stampe di Antonio Martecchini, Ragusa 1803
* Baltazar Bogišić e Konstantin Jireček (cur.), ''Liber statutorum Civitatis Ragusii'', in ''Monumenta historico-iuridica Slavorum meridionalum'', IX, Zagabria 1904
* Cristiano Caracci, ''Note di legislazione ragusea in periodo ungherese'', in ''Quaderni Vergeriani'', anno II, n. 2, Duino-Budapest, 2006, pp. 27 ss.
* Diego Dotto, ''Tradizioni scrittorie venezianeggianti a Ragusa nel XIV secolo: edizione e commento di testi volgari dell’Archivio di Stato di Dubrovnik'', Tesi di dottorato presso il Dipartimento di Romanistica dell'[[Università degli studi di Padova]], Padova 2008
* Robin Harris, ''Storia e vita di Ragusa - Dubrovnik, la piccola Repubblica adriatica'', Santi Quaranta, Treviso 2008
* Konstantin Jireček, ''L’eredità di Roma nelle città della Dalmazia durante il medioevo'', 3 voll., AMSD, Roma 1984-1986
* Branislav M. Nedeljković, Radovan Samardžić (cur.), ''Liber Viridis'', Srpska akademija nauka i umetnosti, Beograd 1984
* Nikša Stipcevic, ''Liber Viridis e Liber Croceus della repubblica di Ragusa'', in ''Quaderni Giuliani di Storia'', XX/I, 1999
 
==Voci correlate==
* [[Dalmazia]]
=* [[Liber statutorum Civitatiscivitatis Ragusii=]]
* [[Liber Croceus]]
* [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]]
* [[Repubblica di Ragusa]]
{{Portale|storiaCroazia|Venezia Giulia e Dalmazia}}
* [[Liber Croceus]]
 
* ''[[la:Liber viridis'' (1358-1460)]]
==Collegamenti esterni==
* [http://www.nobiliragusei.it/libro1.html Traduzione dei libri I, V, VI e VII del ''Liber statutorum'', a cura di Cristiano Caracci]
 
[[Categoria:Repubblica di Ragusa]]
{{Portale|storia|Venezia Giulia e Dalmazia}}