Opel Speedster: differenze tra le versioni

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Durante la seconda metà degli [[anni 1990|anni novanta]], il gruppo [[General Motors]] notò che nel listino Opel mancava una sportiva ad alte prestazioni: la [[Opel Calibra|Calibra]] era stata appena tolta di produzione, mentre già da diversi anni era fuori dal listino l'estrema [[Opel_Omega#La_Omega_Lotus|Omega Lotus]]. Volendo anche scrollare dalla Casa tedesca l'immagine di un marchio dedito quasi eclusivamente a paciose vetture da famiglia, la General Motors decise di sperimentare l'impatto pubblico di un prototipo.<br>
Il progetto fu affidato ad una donna, ''Doris Benhardt'', ed alla sua equipe di tecnici e fu avviato a metà del [[1998]]. Per quanto riguardava il tipo d carrozzeria da utilizzare si fecero alcune considerazioni: le [[coupé]] di fascia medio-alta stavano conoscendo un periodo di crisi commerciale, mentre stavano prendendo piede le roadster. Per realizzare questo primo prototipo della nuova sportiva Opel, si scelse anche in questo caso di affidarsi all'esperienza della Lotus nel settore delle sportive, che tra l'altro annoverava proprio una roadster nel suo listino, ossia la [[Lotus Elise|Elise]], vettura di buon successo commerciale per le sue doti di scatto ed agilità. Divenne ben presto chiaro che, come la sportiva inglese, anche la nuova sportiva Opel avrebbe avuto il propulsore sistemato in posizione posteriore centrale.<br>
[[Immagine:Opel Speedster Blue.jpg|250px|thumb|right|Una Speedster 2.2]]
Partendo proprio dal pianale della Elise fu realizzato un primo prototipo che fu svelato al Salone di [[Ginevra (città)|Ginevra]] del [[1999]], e che prefigurava in maniera quasi definitiva il modello finale. La reazione del pubblico fu tale da convincere definitivamente i vertici delle due Case (Opel e Lotus) ad avviare la produzione della vettura in serie, previe opportune modifiche ed aggiornamenti.<br>
Nello stesso periodo, fu realizzato un prototipo modificato internamente per accogliere motori Opel, e dotato di interni rivisti. Tutti questi aggiornamenti che avrebbero portato al modello definitivo furono realizzate sempre in collaborazione con la Lotus.<br>
Dalla presentazione del primo prototipo, all'inizio del 1999, alla commercializzazione vera e propria passarono altri due anni, durante i quali furono realizzati in totale sette prototipi, collaudati anche su pista.<br>
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* [[Potenza (fisica)|potenza]] massima: 147 cv
* Peso: 890 [[chilogrammo|kg]]
* [[Accelerazione]]:0–100&nbsp;0-100 km/h in 5,5s
* Velocità massima: 225&nbsp; km/h
 
==== Opel Speedster 2.0 Turbo ====
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* Cilindrata: 1.998 cc
* Potenza massima: 200 cv
* Peso: 930&nbsp; kg
* Accelerazione: 0–100&nbsp;0-100 km/h in 4,9s
* Velocità massima : 243&nbsp; km/h
 
=== Serie speciali ed altre Speedster ===
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Durante la produzione della Speedster, fu commercializzata una serie molto limitata (80 esemplari in tutto) battezzata '''Speedster Scorpions''', dedicata all'omonimo gruppo [[heavy-metal]] tedesco e basata sulla ''2.0 Turbo''.<br>
Come già accennato, la Opel Speedster è stata prodotta anche nel mercato inglese come ''Vauxhall VX220'', e fu proposta non in due ma in tre versioni: infatti, accanto alle versioni 2.2 e 2.0 Turbo, fu commercializzata (ma solo nell'ultimo periodo di produzione) una variante più potente, denominata '''Vauxhall VXR 220 Turbo''', basata sulla normale Turbo, ma con potenza innalzata da 200 a 220 CV.<br>
Al Salone di [[Parigi]] del [[2002]] è stato presentato un prototipo denominato '''EcoSpeedster 17''', equipaggiato da un 1.3 [[turbodiesel]] [[common rail]] e modificato in modo da ottimizzare i consumi fino a livelli record. Il prototipo raggiungeva una velocità massima di 250&nbsp; km/h, ma arrivava a consumare solo 2 litri e mezzo di carburante ogni 100&nbsp; km.<br>
Oltre che con i marchi Opel e Vauxhall, la Speedster è stata commercializzata anche in [[Corea del Sud]] con il marchio [[Daewoo]].