Materialismo: differenze tra le versioni

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{{f|filosofia|settembre 2008}}
 
Il '''materialismo''' è la concezione [[filosofia|filosofica]] per la quale l'unica [[realtà]] che può veramente essere detta ''[[esistenza|esistere]]'' è la [[materia (filosofia)|materia]] e tutto deriva dalla sua continua trasformazione. Ciò vale a dire che, fondamentalmente e sostanzialmente, tutte le cose hanno una natura ''materiale''; ovvero che il [[fondamento]] e la [[sostanza (filosofia)|sostanza]] della realtà sono materiali.
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Dal punto di vista [[ontologia|ontologico]] il materialismo si inquadra storicamente perlopiù all'interno del [[monismo]] e del [[determinismo]], ma di per sé non li implica.
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Il pensiero cartesiano in questo rilancio del materialismo settecentesco ha quindi un ruolo importante, ma a causa di un sostanziale equivoco, o meglio, di un’operazione surrettizia. Tarpare un sistema dualistico di uno dei suoi termini e utilizzare l’altro per una teoria che vi si oppone è uno dei paradossi della storia della filosofa. Non è però illegittimo annoverare anche [[Cartesio]] tra i teorizzatori di una sostanza puramente materiale (''[[res extensa]]''), per quanto involontariamente.
 
Il pensiero cartesiano può essere considerato, ma solo in un certo senso, una materialismo “a metà”, in quanto si proponeva di spiegare la natura solamente in termini di [[oggetto (filosofia)|oggettività]] e [[causaCausa (filosofia)|nessi causali]], come si evince dal suo trattato in quattro libri del 1644 (''[[Principia philosophiae]]''), l'opera nella quale Descartes espone in modo definitivo e chiaro la sua teoria ontologica. La posizione di Cartesio resta però fondamentalmente ed essenzialmente metafisica, quindi teologica, e rimane comunque sempre ondeggiante tra il [[meccanicismo|meccanica]] e un [[idealismo]] molto vicino a quello platonico nel dividere l'''essere'' in spirito (‘’res cogitans’’) e materia (‘’res extensa’’).
 
Il pensiero di [[Thomas Hobbes]] (1588-1679) può venire considerato un importante esempio di "materialismo cristiano". Egli non ha mai infatti posta in discussione la fede cristiana e la sua grande competenza biblica è presente in molti suoi scritti. Però il suo razionalismo è come se non tenesse conto di dio e mettesse del tutto da parte la rivelazione. Per Hobbes l'universo è sottinteso matematico, e l'uomo deve usare della sua intelligenza per "calcolare" sia gli elementi di esso e sia quelli del proprio esistere. Ma il pensiero hobbesiano trascura completamente l'ontologia per esprimersi nell'etica. Il suo punto di vista gnoseologico è che solo ciò che viene creato dall'uomo è conoscibile, e che si dà quindi vera scienza solo di ciò che fa l'uomo, mentre il resto è credenza. La corporeità, quindi la materialità, è l'unico oggetto della conoscenza, su cui la ragione è chiamata ad operare. La politica è la più alta forma di attività umana ed è la "filosofia civile" che deve studiare le società umane per definire e organizzare la miglior forma di governo. Tale forma è l'assolutismo monarchico, il Leviatano, il Dio-Uomo,lo stato; l'entità sovraindividuale a cui il cittadino deve reverenza e obbedienza assolute.
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==== Diderot ====
[[Denis Diderot]] (1713-1784) è certamente materialista, ma in lui il materialismo è più difficile da cogliere in maniera chiara. Egli, a differenza del suo amico D'Holbach, non ne è un teorico e comunque diluisce il suo materialismo entro un iniziale panteismo che sempre più va verso l'ateismo dopo il 1740. Diderot è un filosofo assai complesso, un poligrafo, che si occupa di tutto ma che in filosofia è piuttosto indefinito e per questa ragione ritenuto, a torto, ambiguo. È però importante il fatto che egli in "L'interpretazione della natura" abbozzi un [[evoluzionismo (scienze etno-antropologiche)|evoluzionismo]] che diviene una base di partenza per i veri teorici di esso, [[Lamarck]] prima e [[Charles Darwin]] poi.
 
=== Il secolo XIX ===
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== Materialismo contemporaneo ==
 
Il pensiero materialistico ha nel XXI secolo l'opportunità sia di ri-fondarsi su quel back-ground scientifico vasto e profondo che ha ormai permeato la cultura avanzata, e sia di assumere specifiche teorie scientifiche nei loro aspetti qualificanti, abbandonando i presupposti ideologici che l'hanno caratterizzato in passato. Esso può diventare un [[fisicalismo]] "evoluto" per quanto riguarda la concezione di ciò che è la materia inorganica. Ma può anche configurarsi come un [[evoluzionismo]] "avanzato" per quanto riguarda il mondo vivente, costituendosi come una nuova nuova maniera concreta di fare filosofia, sganciato da quei presupposti hegeliani che l'avevano fondato e alimentata nell'Ottocento.
 
Il materialismo moderno sembra però non potersi che alleare, quasi per definizione, ai principi metodologici del [[riduzionismo (filosofia)|riduzionismo]] scientifico, secondo i quali gli oggetti o i fenomeni macroscopici e percepibili, individuati solo a un livello di descrizione, se sono genuini, debbono trovare fondamento, ed essere spiegabili, solo al livello più profondo del un sistema fisico o biologico considerato. Questo livello è quello delle particelle elementari in fisica, come il "livello limite" della materia a cui guardare come fondamento dell'essere, in biologia la cellula e i suoi sub-componenti come essenza fondamentale del fenomeno vita.
 
Vi è però anche un materialismo non riduzionista e più complessoche costituisce la nuova frontiera del pensiero filosofico contemporaneo. Esso tende invece ad una visione più ampia, includendo nel giudizio sulla realtà materiale tutta la sfera di oggetti e fatti della percezione umana ed anche i suoi sentimenti (etici, estetici, conoscitivi, eccetera). Questo "materialismo complesso", ritenendo i fenomeni reali non tutti spiegabili nei termini canonicamente usati per i costituenti materiali di base, ricerca nuovi orizzonti ontologici. Esso viene talvolta anche chiamato [[postmaterialismo]] (spesso scritto post-materialismo) in senso ontologico-esistenzialistico, perché il livello ontologico è la base che fa da sfondo a quello esistenziale. È questa una nuova ''[[Weltanschauung]]'' di carattere ateo, che si qualifica quindi come un [[esistenzialismo ateo]] o un [[ateismo esistenzialistico]] che conduce a un nuovo orizzonte dell'esistere umano e che pone un nuovo concetto filosofico che si può chiamare della "esistenzialità" umana.
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*[[Noncredenza]]
* [[Postmaterialismo]]
* [[Riduzionismo (filosofia)|Riduzionismo]]
* [[Scienze cognitive]]
* [[Sensismo]]