Discussione:Al Qaida: differenze tra le versioni
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| Riga 161: ==Parte tolta== Tolgo il seguente periodo che è un cavallo di battaglia dei complottisti: ''A tutt'oggi l'[[FBI]] non ha formalmente accusato Osāma bin Lāden come mandante degli attentati dell'[[11 settembre 2001]]; tale mancanza sembra però essere solo di tipo formale, poiché vi sono ottime ragioni sostanziali per imputare a Bin Laden la responsabilità degli attentati.'' <br />L'FbI non si occupa dell'11 settembre poichè esso è stato qualificato come atto di guerra e la competenza passata alla CIA. --[[Utente:Ignlig|<span style="color:navy">Ignlig (ignis)</span>]] <small>[[Discussioni utente:Ignlig|<span style="color:red">Fammi un fischio</span>]]</small> 16:55, 29 nov 2008 (CET) == Critica == Aggiungo qui di seguito un paragrafo "critica", qualora qualcuno voglia di nuovo censurare sulla pagina principale. Ed è strano perché su wikipedia in inglese molto spesso appare un paragrafo ''criticism'' a fianco delle "versioni ufficiali". Sottolineo che la definizione di terrorismo è POLITICA e non tecnica. Tutti i voti in sede di organizzazioni sovranazionali (ONU, NATO o altri) sono esclusivamente politici e ogni atto di guerra è di per sé politico. Se l'evidenza di qualcosa non c'è, non la possiamo creare solo perché ci crediamo noi. La guerra in Iraq è stata fatta ufficialmente con lo scopo di cercare "armi di distruzioni di massa" che non sono mai state trovate. La guerra in Afghanistan voleva distruggere basi superattrezzate di al-Qaeda che non sono mai state trovate. Sul crollo dell'edificio n.7 del WTC, sul lato delle due torri colpite dagli aerei, non è mai stata data una spiegazione ufficiale e la maggioranza della gente nemmeno sa che è crollato. Si ascolti il documentario, si ascoltino le affermazioni di Dick Cheney, Vicepresidente in carica degli USA, si ascoltino le argomentazioni prima di classificare il tutto come semplice "teoria del complotto". Nessuno complotta nulla. E' una ricerca giornalistica passata alla BBC che trae delle conclusioni in contrasto con l'informazione mainstream, la stessa che occulta il crollo dell'edificio n.7. ---- Dal 30 dicembre 2008 è disponibile su youtube un documentario dal titolo [http://www.youtube.com/watch?v=ek7ZHenQnu4 Al Qaeda Doesn't Exist] (Al Qaeda non esite) firmato da The Corbett Report e già trasmesso dalla BBC.  Lo scopo dichiarato del documentario è quello di mettere insieme quei pezzi sparsi di informazione che, attraverso le loro domande, "distruggono il mito di al-Qaeda". Il documentario esprime due dubbi fondamentali:  1 - La responsabilità di Bin Laden circa gli attentati alle torri gemelle non è mai stata accertata. "Questione di poche ore dopo che il primo aereo colpì il World Trade Center l'11 settembre, e già ci fu detto chi fosse il responsabile". Il documentario mostra infatti che nelle ore subito successive al crollo delle torri, i commentatori politici di tutti i principali canali televisivi, FoxNews, NBC, CBS, CNN, BBC, si affrettarono ad attribuire ogni responsabilità a Bin Laden (personaggio allora semisconosciuto al grande pubblico) sulla base di pure supposizioni, senza la pur minima indagine o prova o rivendicazione.  Le argomentazioni del documentario sono estremamente precise e giungono fino a mostrare le dichiarazioni del Vicepresidente degli USA, Dick Cheney, al Tony Snow Show del 29 marzo 2006: "We've never made the case or argued the case that somehow Osama Bin Lade was directly involved in 9-11... that evidence has never been forthcoming".  2 - L'attribuzione di responsabilità ad al-Qaeda per tutti i maggiori episodi di terrorismo negli ultimi anni "è una creazione mediatica", una inaccettabile semplificazione in un mondo di relazioni complesse "guidato e popolato da agenti doppiogiochisti e personaggi fittizi". La visione di Bin Laden risultante dalla somma di varie analisi giornalistiche rilasciate nei giorni successivi all'attentato, e mostrate dal documentario, è quella di un uomo di lettere, di eloquenza, una figura molto importante per la politica islamica. Egli "controlla e finanzia al-Qaeda, una rete che funge da ombrello per i militanti islamici". Supporta terroristi in vari Stati del mondo (50 o 60 secondo l'ex Segretario di Stato Rumsfeld) e il suo scopo è quello di unire l'estremismo islamico e distruggere gli Stati Uniti d'America. Rumsfeld afferma in diretta al programma Meet the Press che nelle montagne afghane vi sono dozzine di fortezze sotterranee provviste di ogni comfort e piene di guerriglieri armati fino ai denti.  Ma il fatto importante è che nulla di tutto ciò è stato mai provato e nemmeno una fortezza è mai stata trovata! Il documentario sostiene che la prima visione del personaggio, creata ad arte da editori compiacenti e trasmessa nelle prime ore dopo l'attentato, è rimasta sostanzialmente invariata negli anni benché non supportata da prove. "La verità è che la storia di a-Qaeda è molto più complessa di ciò che ci hanno fatto credere". sostiene il documentario. Bin Laden è stato probabilmente un collaboratore dei servizi segreti occidentali e molte fonti autorevoli sostengono che sia morto di malattia poco dopo gli attentati (il frettoloso seppellimento in mare dopo l'uccisione lascia questi dubbi intatti). Secondo le dichiarazioni di Jason Burke, autore di un libro su al-Qaeda, la legge degli Stati Uniti, così come è strutturata, non riesce a perseguire singoli individui con efficacia a meno che questi non appartengano ad una organizzazione criminale. "Per essere perseguito devi appartenere ad una organizzazione criminale!"<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=mztfFdpd1Rk&feature=related BBC: al Qaeda Does Not Exist]</ref> Per ottenere ciò che è necessario alla prosecuzione delle indagini, grazie a testimonianze esagerate o falsificate, viene quindi costruito il mito di quest'uomo a capo di una vasta organizzazione piramidale capace di portare attacchi terroristici in mezzo mondo. Il documentario sostiene invece che Bin Laden è diventato semplicemente il "faro illuminante" di gruppi di militanti islamici disillusi e allo stesso tempo affascinati da una nuova strategia. Essi trovano in Bin Laden un finanziatore ma organizzano da sé stessi ogni attacco, senza ricevere nessun ordine. "E non vi è nemmeno una prova del fatto che Bin Laden abbia mai usato il termine al-Qaeda fino all'11 settembre, quando seppe che questo era il nome usato dagli americani". "Non c'è nessuna organizzazione chiamata al-Qaeda", afferma jason Burke. "Non c'è nessuna rete internazionale  guidata da un capo che dà ordini... con tentacoli che si allungano in America, in Africa in Europa". "La verità è che al-Qaeda, così come ci hanno portato a credere, semplicemente NON ESISTE!"<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=mztfFdpd1Rk&feature=related Youtube: al Qaeda Does Not Exist] - Part 1</ref> == Londra 2005 == | |||