Assedio di Metz: differenze tra le versioni
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== Le "trattative segrete" del Bazaine ==
[[File:Marschall Bazaine.jpg|thumb|Il [[Maresciallo di Francia]] [[François Achille Bazaine]] ]]
Dalla caduta di Sedan, Bazaine si trovò a capo dell'unica forza armata francese effettivamente organizzata, e immaginò per sé stesso un ruolo diverso, politico piuttosto che militare, certamente da avversario anziché da sostenitore della neonata Repubblica Francese, nata dalle ceneri del secondo impero cessato con l'abdicazione di Napoleone III il [[2 settembre|2]]-[[3 settembre]]. In questo quadro, è certo che egli abbia proposto ai prussiani di impiegare l'armata assediata in Metz per "salvare la Francia da sé stessa" oppure per poter giungere a "restaurare l'ordine" distrutto dalla detronizzazione dei [[Famiglia Bonaparte|Bonaparte]].<ref>Denis William Brogan, La nazione francese da Napoleone a Pétain, Milano, Il Saggiatore, 1963, p. 187</ref>
I prussiani, tuttavia, sapevano della debolezza della posizione politica del maresciallo, temevano la mobilitazione in corso nel resto del Paese, che minacciava di costituire una nuova armata forse capace di riequilibrare, almeno un poco, le sorti del conflitto e miravano, ormai, ad un obiettivo ambizioso: non più solo il consenso francese alla riunificazione tedesca, ma anche un consistente arrotondamento territoriale.
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