Test HIV: differenze tra le versioni
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negativo ha valore definitivo.
(Aggiungiamo che, se si sono avuti già in precedenza dei comportamenti a rischio, viene consigliato anche un test subito dopo il comportamento a rischio in questione, cioè senza aspettare un mese, 3 mesi, ecc.
Comunque, un risultato positivo del test ELISA necessita di un test di conferma, noto come test [[Western Blot]], per una diagnosi con assoluta certezza.
Il test ELISA, eseguito privatamente, ha un costo modesto che si aggira sui 15-20 euro, ma, come prevede la [http://www.infettivibrescia.it/schede_HIV/attualità/diritti/DirittiSieropositivi.html legge 135/'90], presso alcune strutture pubbliche può essere effettuato gratuitamente, anonimamente e senza impegnativa del medico.
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In realtà, si deve precisare che, a patto di ricorrere ad altri test, non occorre necessariamente aspettare 3-6 mesi.
A parte quanto detto in precedenza sul fatto che un test ELISA già dopo 4-6
settimane puo' dare delle indicazioni,
===Test dell'antigene p24===
Il test dell'[[antigene p24]], ricerca nel sangue tale antigene, il quale è una proteina presente nel core del virus, cioè nella sua parte interna; la presenza di questa proteina nel sangue è indice di una elevata replicazione virale ed è rilevabile nel periodo immediatamente successivo al contagio (e nelle fasi avanzate della malattia); questo test può essere effettuato 2-6 settimane dopo il possibile contagio, poichè successivamente potrebbe anche negativizzarsi, e mediamente diventa positivo dopo soli 16 giorni dal contagio
===Test PCR===
Ci sono dei test in grado di evidenziare direttamente la presenza di materiale genetico del virus nel sangue, mediante tecniche in grado di moltiplicare (amplificare) anche quantità estremamente piccole di tale materiale per poi identificarlo e quantificarlo. Una di queste tecniche, usata molto spesso, è nota come [[PCR]] (Polymerase Chain Reaction, ossia Reazione a Catena della Polimerasi)). Esistono due tipi di test PCR: la PCR quantitativa, per valutare la viremia o carica virale, cioè per valutare quante copie del virus ci sono nell'unità di volume di sangue, e la PCR qualitativa che, invece, si limita soltanto a rilevare la presenza del materiale genetico del virus. Anche se quest'ultimo test, rispetto al primo, non opera una quantificazione, in caso di possibile esposizione all'HIV, per stabilire se sia avvenuto il contagio, si preferisce utilizzare la PCR qualitativa, poichè quella quantitativa, a volte, dà luogo a false positività, per cui è meglio utilizzarla solo in caso di contagio già precedentemente accertato. Secondo i [http://www.cdc.gov CDC di Atlanta], con la PCR qualitativa, la durata media del periodo finestra si riduce a 11 giorni.
===Test combinati===
Per la diagnosi precoce vengono spesso utilizzati test combinati
ELISA-p24 o ELISA-PCR o, meglio ancora, ELISA-p24-PCR.
Un test ELISA-p24-PCR ha un costo di
===Altre informazioni===
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In realtà, anche il test per la ricerca dell'antigene p24, tipicamente, è un test ELISA, quindi un test combinato di questo tipo non è altro un test ELISA che cerca sia anticorpi anti-gp41 e anti-gp120, sia l'antigene p24.
2)
==Test di controllo da eseguire periodicamente nei casi di contagio già precedentemente accertato==
Una volta che sia stato accertato il contagio, la persona HIV+ deve, periodicamente, effettuare dei controlli per monitorare nel tempo
I test come la [[PCR]] quantitativa che misurano la carica virale nel sangue trovano impiego per valutare l'evoluzione della malattia e l'efficacia della terapia adottata. Periodicamente, nel tempo, la determinazione della carica virale è affiancata dalla conta dei linfociti CD4, cioè dalla determinazione del numero di linfociti CD4 presenti nell'unità di volume di sangue: se la carica virale scende e la conta dei CD4 sale, allora significa che la terapia adottata si sta rivelando efficace.
Altri importanti test, i quali non servono ad accertare l'avvenuto contagio, ma servono a stabilire quale terapia adottare successivamente, sono i test di resistenza, che valutano a quali farmaci sono divenuti resistenti i ceppi di HIV presenti nell'organismo.
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