Fausto Cecconi: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
▲[[Immagine:Colonna Umberto Maddalena 2.jpg | thumb | Colonna commemorativa del disastro ]]
Secondogenito di Bernardo Cecconi e Caterina D'Orazi. Dopo aver completato l' elementari a Monterotondo, nel [[1911]] si trasferisce ad [[Amelia]] per gli studi.
Nel [[1922]] si iscrive ai [[Fasci di Combattimento]] di Monterotondo. Consegue il diploma all' Istituto Tecnico Industriale di [[Fermo]] nel [[1923]]. Nello stesso anno entra all' Accademia Aeronautica di [[Livorno]]. Nel [[1926]] al termine dei tre anni di corso e' nominato sottotenete.
Nel [[1927]] diventa pilota d' aereo per i [[biplano]] [[Ansaldo S.V.A.]] e nello stesso anno consegue anche il brevetto militare per gli aerei [[Ansaldo A.300|A.330/4]].
Insieme a 12 aerei comandati da [[Italo Balbo]] partecipa alla crocera Roma-Berlino-Londra.
Il [[2 giugno]] [[1930]] conquistò insieme al Colonnello [[Umberto Maddalena]] , con un [[Savoia-Marchetti S.64]], il primato mondiale di durata e di distanza in circuito chiuso segnando 67 ore e 13 minuti di volo senza sosta, con 8.188 km e 800 metri di percorrenza.
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== La tragica morte ==
Il 19 marzo [[1931]] a bordo del Savoia-Marchetti S.64 parte da [[Cinisello Balsamo]] verso l' [[aeroporto di
Nell' incidente perdono la vita oltre a Fausto Cecconi, il Tenente Colonnello Umberto Maddalena e il motorista Giuseppe Da Monte. I corpi furono recuperati dopo qualche giorno, la salma del Tenente Colonnello non verrà mai trovata.
Nel [[1938]] gli viene assegnata la Medaglia d' oro al valore aeronautico alla memoria.
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