=== Galileo Ferraris ===
{{vedi anche|Galileo Ferraris (sommergibile 1935)}}
Impostato nei cantieri Tosi di Taranto il 15 ottobre 1931, fu varato l’11 agosto 1934 ed entrò in servizio il 31 gennaio 1935<ref>http://www.grupsom.com/Sommergibili/Ferraris.html</ref>. Partecipò clandestinamente alla guerra di Spagna, durante la quale fu uno dei sommergibili italiani più attivi: il 2 febbraio 1937 affondò il piroscafo spagnolo repubblicano ''Navarra'' (1688 tsl)<ref>http://www.smgferraris.com/uomini.html</ref>; il 14 agosto dello stesso anno intercettò in [[Egeo]] e danneggiò a cannonate la motonave ''Ciudad de Cadiz'' (4602 tsl) partita da [[Odessa]] e diretta a Barcellona con un carico di armi, finendola poi con un [[siluro]]; quattro giorni dopo cercò infruttuosamente di silurare il piroscafo ''Aldecoa'' mentre poche ore più tardi ebbe successo silurando e affondando il piroscafo ''Armuru'' (2762 tsl) con a bordo rifornimenti (fatto però lesivo delle norme internazionali, dato che il ''Ferraris'' si trovava nelle acque territoriali della [[Grecia]])<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 196</ref>. Fra l’ottobre 1937 ed il febbraio 1938 prestò servizio nella [[Legione spagnola]], con la sigla ''L. 2'' ed il nome ''General Sanjurio II'', senza risultati<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 200</ref>. Allo scoppio della seconda guerra mondiale era in [[Mar Rosso]], a [[Massaua]] ([[Eritrea]]), assegnato alla LXXXI Squadriglia Sommergibili. Partì per la prima missione, al comando del c.c. Livio Piomarta, il 10 giugno 1940 e nella notte fra il 12 ed il 13 individuò un [[cacciatorpediniere]]; mentre s’immergeva per attaccare, però, l’acqua entrata da una [[valvola]] per l’aerazione chiusa in ritardo danneggiò le [[batteria|batterie]] obbligando a rientrare alla base<ref>http://www.grupsom.com/Sommergibili/Ferraris.html</ref>. Il 14 agosto fu fatto uscire in mare per attaccare la [[nave da battaglia|corazzata]] britannica [[HMS Royal Sovereign (05)|''Royal Sovereign'']], che sarebbe dovuta passare verso [[Aden]] fra il 15 ed il 17 agosto; il 15 agosto il ''Ferraris'' lanciò due siluri contro un cacciatorpediniere, mancandolo e subendo poi tre ore di bombardamento con [[bomba di profondità|cariche di profondità]]<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 408</ref><ref>http://www.grupsom.com/Sommergibili/Ferraris.html</ref>. Il sommergibile svolse poi altre sette infruttuose missioni offensive fra il 25 agosto 1940 ed il 26 gennaio 1941<ref>http://www.smgferraris.com/storia.html</ref>. A inizio 1941 l’inevitabilità della caduta dell’[[Africa Orientale Italiana]] era ormai evidente e si progettò dunque di trasferire i sommergibili nella base atlantica di [[Betasom]], sita a [[Bordeaux]]; il 3 marzo 1941 il ''Ferraris'' partì da Massaua e attraversò in immersione il Mar Rosso e lo stretto di Perim; passò poi per il [[Canale di Mozambico]] e dopo aver doppiato il [[Capo di Buona Speranza]] ed essere passato in [[Atlantico]] si rifornì di [[carburante]] e provviste dalla nave tedesca ''Northmark''; transitò poi ad ovest delle [[Azzorre]] e delle [[Isole di Capo Verde]]<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 412-413</ref>, raggiungendo Bordeaux il 9 maggio 1941<ref>http://www.smgferraris.com/storia.html</ref>. Fino al 1º ottobre 1941 il ''Ferraris'' rimase in cantiere per essere risistemato; il 14 ottobre partì per la sua prima missione in Atlantico e il 25, mentre si avvicinava ad un convoglio, fu attaccato da un [[idrovolante]] [[PBY Catalina]] che lo colpì impedendogli di immergersi; quindi sopraggiunse il cacciatorpediniere HMS ''Lamerton''<ref>http://www.smgferraris.com/storia.html</ref><ref>http://www.grupsom.com/Sommergibili/Ferraris.html</ref>. Dopo un breve scontro d’artiglieria, il ''Ferraris'' si autoaffondò; morirono due ufficiali, due sottocapi e due marinai mentre il resto dell’equipaggio fu fatto prigioniero<ref>http://www.smgferraris.com/storia.html</ref><ref>http://www.grupsom.com/Sommergibili/Ferraris.html</ref>.
Prese parte alla guerra di Spagna, durante la quale affondò i piroscafi Navarra (1688 tsl) e Armuru (2762 tsl) e la motonave Ciudad de Cadiz (4602 tsl).
All'inzio della seconda guerra mondiale era a Massaua; svolse otto missioni in Mar Rosso, senza mai ottenere risultati.
Il 3 marzo 1941 lasciò Massaua prima della caduta della base ed il 9 maggio giunse a Bordeaux, sede della base italiana di Betasom.
Dopo un periodo di manutenzione ripartì per la sua prima missione atlantica, ma nel corso di questa, il 25 ottobre 1941, fu danneggiato da aerei e poi, attaccato dal cacciatorpediniere HMS Lamerton, si autoaffondò. Morirono 6 uomini.
=== Galileo Galilei ===
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