SMS Goeben: differenze tra le versioni
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| proprietario=
| radiata=[[14 dicembre]] [[1954]]
| destino_finale=Trasferita all'Impero Ottomano il [[16 agosto]] [[1914]], con il nome '''TCG
| dislocamento=standard: 22.979 t<br />a pieno carico: 25.400t.<ref name="Staff 12">Staff, p. 12</ref>
| stazza_lorda=
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'''[[Seiner Majestät Schiff|SMS]] Goeben''' (la ''Nave di Sua Maestà Goeben'') fu la seconda corazzata della classe [[Classe Moltke|''Moltke'']] dell [[Kaiserliche Marine|marina imperiale tedesca]], impostata nel [[1911]], deve il suo nome al generale [[August Karl von Goeben]]. Insieme alla sua gemella [[SMS Moltke]], la ''Goeben'' aveva una configurazione simile alla classe precedente [[SMS Von der Tann]], ma più grande e con una corazzatura più spessa e con l'aggiunta due cannoni in una nuova torre. In confronto con le pari classe della Royal Navy ([[HMS Indefatigable (1909)|Classe Indefatigable]]), erano più grandi e meglio corazzate.<ref>La classe ''Indefatigable'' dislocava 22,616 t a pieno carico, rispetto alle 25,400 t delle navi della classe ''Moltke''. La classe ''Indefatigable'' aveva una corazza di murata compresa tra 100–150 mm, mentre la ''Moltke'' presentava una corazza di 280–76 mm. Vedi: Gardiner and Gray, pp. 26, 152</ref>
Quattro mesi dopo la sua entrata in servizio del 2 luglio [[1912]], la ''Goeben'', con l'incrociatore leggero [[SMS Breslau]], costituì la Divisione del Mediterraneo della Marina Tedesca che operò durante le [[Guerre balcaniche]]. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, il 28 luglio 1914, la ''Goeben'' e la ''Breslau'' sfuggirono alle forze navali britanniche e raggiunsero [[Constantinopoli]]. Le due navi furono cedute all' Impero Ottomano il 16 agosto 1914 e la ''Goeben'' divenne l'ammiragglia della [[Osmanlı Donanması|flotta ottomana]] con il nome di '''''
La nave fu demolita nel [[1973]], dopo che il governo tedesco rifiutò l'invito a ricomprare la nave dalla Turchia. È stata l'ultima nave sopravvissuta della Marina Imperiale Tedesca e la corazzata tipo ''[[dreadnought]]'' con il più lungo servizio attivo del mondo.<ref name=Hough91>Hough, p. 91</ref>
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Troubridge rinunciò all'inseguimento il 7 agosto, convinto che ogni attacco contro la ''Goeben'' —armata con cannoni da 280 mm— portato con i suoi antiquati incrociatori corazzati sarebbe stato suicida.<ref>Bennet, pp. 33–34</ref> La rotta di Souchon verso Costantinopoli diventava, ora evidente.<ref name=Halpern56>Halpern, p. 56</ref>
La ''Goeben'' si rifornì di carbone a largo dell'isola d Donoussa vicino a [[Naxos]].<ref name=Halpern56/> Nel pomeriggio del 10 agosto le due navi entrarono nello stretto dei [[Dardanelli]]. Vennero ricevute da una scorta d'onore, che le guidò all'interno del [[Mar di Marmara]].<ref>Bennett, pp. 35–36</ref> Per ovviare ai limiti dello status di nazione neutrale dell'Impero Ottomano, la Germania trasferì le due navi alla Marina Ottomana il 16 agosto. Il 23 settembre, Souchon accettò il comando della Marina Ottomana. La ''Goeben'' fu ribattezzata ''
=== Attività nel Mar Nero ===
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Nei lavori di aggiornamento fu riparato il danno fatto dalle mine,<ref name=Conways/> fu aumentato il dislocamento fino a 23.100 t e lo scafo fu leggermente modificato. La lunghezza fu ridotta di mezzo metro ma la larghezza fu aumentata di 10 cm. La ''Yavuz'' fu equipaggiata con nuove caldaie e un nuovo sistema di controllo del tiro di origine francese. Due dei cannoni da 150 mm furono tolti dalla casamatta.<ref name=Conways391/> La ''Yavuz'' fu rimessa in servizio nel 1930, riprendendo il ruolo di nave ammiraglia dell flotta turca,<ref name=b8>Brice, p. 278</ref> e, nelle prove di velocità, mostrò prestazioni superiori a quelle previste di progetto; anche le prove di tiro furono soddisfacenti. I quattro cacciatorpediniere che dovevano costituire la sua scorta furono completati fra il 1931 ed il 1932; le loro prestazioni non raggiunsero mai quelle previste.<ref>Güvenç and Barlas, pp. 19–20</ref> Per rispondere all'entrata in servizio della ''Yavuz'', l'Unione Sovietica trasferì, verso la fine del 1929, la corazzata ''Parizhskaya Kommuna'' e l'incrociatore leggero ''Profintern'' dal Mar Baltico per mantenere la parità tra la Flotta del Mar Nero e quella turca.<ref name="Rohwer_30" /> Il governo greco rispose ordinando due cacciatorpediniere.<ref>Barlas and Güvenç, p. 155</ref>
Nel 1933, portò il Primo Ministro [[İsmet İnönü]] da [[Varna]] ad [[Istanbul]] e lo [[Scià dell' Iran]] da [[Trebisonda]] a [[Samsun]] l'anno seguente.<ref name=b8/> La ''
La ''Yavuz'' rimase in servizio per tutta la durata del conflitto. Nel novembre 1939, insieme alla ''Parizhskaya Kommuna'', erano le uniche navi da battaglia presenti nel Mar Nero. Secondo fonti dell'epoca la ''Yavuz'' era superiore alla nave sovietica poichè quest'ultima era in cattive condizioni generali.<ref>{{cite news|url=http://books.google.com.au/books?id=9kEEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&dq=Yavuz+life+magazine&lr=&cd=3#v=onepage&q=Yavuz%20&f=false|title=Turkey Bestrides the Dardanelles|work=Life|last=Eliot|first=George Fielding|date=6 November 1939|publisher=Time Inc|issn=00243019|accessdate=17 February 2010}}</ref> Nel [[1941]], le batterie antiaeree furono potenziate a quattro cannoni da 88 mm, dieci da 40 mm, e quattro da 20 mm. Quest'ultima dotazione fu aumentata successivamente a 22 cannoni da 40 mm e 24 da 20 mm.<ref name=Conways391/>
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