Agno (Svizzera): differenze tra le versioni

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Negli anni successivi si assistette alla guerra tra Milano e Como che iniziò nel [[1118]] a seguito l'attacco e la cattura del vescovo scismatico [[Landolfo da Carcano]] nel [[castello di Magliaso]] da parte dei Comaschi fedeli al loro vescovo [[Guido Grimoldi]]<ref>[http://pietro.pensa.it/Lecco_e_il_suo_Lago_nel_quadro_della_guerra_decennale_contro_Como Lecco e il suo Lago nel quadro della guerra decennale contro Como]</ref>. Infatti il vescovo era stato nominato dall'imperatore [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico IV]] nel pieno della [[lotta per le investiture]]. Fu una guerra decennale che durò fino al [[1127]] che vide il sacco di Como, ma nonostante questo portò all'estensione dell'influenza della [[diocesi]] di [[Como]] a tutto il Sottoceneri col rafforzarsi del ruolo di questo [[centro]] [[prealpi]]no durante il [[dominio]] di [[Federico II]] di [[Svevia]]. Lo stesso monastero di [[San Pietro in Ciel d'Oro]] di [[Pavia]] si ritirò dalla zona, dove possedeva una corte a [[Magliaso]].
 
L'8 febbraio [[1192]] Alberico Albarello di Grumo, col permesso di Anselmo, [[vescovo]] di Como, cedeva a Cavanio, chierico della collegiata di San Giovanni Battista di Agno, nelle mani dei canonici le [[decima|decime]] del paese e territorio di [[Vernate]] per 10 lire d'argento; al vescovo Anselmo invece, da cui deteneva il [[feudo]] di Vernate, cedeva un altro suo feudo esteso dal castello di Grumo a [[Gravesano]] e alla strada che da Agno sale alla chiesa di San Pietro di Grumo<ref>Emilio Motta, ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa, Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991, 16-17.</ref>.
 
Nel [[1335]] al governo della città di Como subentrò quello dei [[Visconti]] e Agno seguì le sorti di tutto il luganese fino al [[1512]], quando fu conquistata dai cantoni svizzeri che concessero l'istituzione della fiera di San Provino.