Imaging con tensore di diffusione: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 35:
La visualizzazione (imaging) di questa proprietà della materia bianca è una estensione della [[Risonanza magnetica|RM]] a diffusione. Se vengono applicate una serie di gradienti di diffusione (ad.es. variazioni del [[campo magnetico]] nel magnete della RMI) in maniera che possano fornire almento 3 vettori direzionali (l'utilizzo di 6 diversi gradienti è il minimo indispensabile e gradienti addizionali migliorano l'accuratezza per l'informazione "diagonale"), e dunque è possibile calcolare, per ogni [[voxel]], un [[tensore]] (ad.es. definire una [[Matrice (matematica)|matrice]] simmetrica positiva) che descrive la forma tridimensionale della diffusione delle molecole d'acqua. La direzione delle fibre viene indicata dall'[[autovettore]] principale del tensore. Questo vettore può ricevere una codifica a falsi colori, fornendo così una cartografia della posizione e direzione dei tratti (rosso per sinistra-destra, blu per superiore-inferiore, e verde per anteriore-posteriore). La brillantezza viene pesata dall'anisotropia frazionale che è una misura scalare del grado di anisotropia in un dato voxel. La "diffusività media" (in inglese "Mean diffusivity" o MD) oppure traccia è una [[misura scalare]] della diffusione totale all'interno di un voxel. Queste misure vengono spesso usate nella clinica per localizzare lesioni della sostanza bianca che non si evidenziano in altre forme di Imaging a Risonanza Magnetica clinica.
 
I dati provenienti dall'imaging del tensore di diffusione possono essere usati per eseguire la [[trattografia]] all'interno della [[sostanza bianca]]. Algoritmi per il rilevamento delle fibre possono essere usati per ricostruire il tracciato di una fibra lungo la sua intera lunghezza (ad.es. il [[tratto corticospinale]], che invia gli impulsi dei neuroni motori dalla [[corteccia motoria]] fino ai [[Alfa motoneurone|motoneuroni]] delle corna anteriori del [[midollo spinale]]). La [[trattografia]] è un metodo utile per misurare i deficit nella materia bianca, come quelli dovuti alle malattie demielinizzanti ([[adrenoleucodistrofia]], [[Sclerosi laterale amiotrofica|SLA]], [[Sclerosi Multiplamultipla|SM]]) oppure alldall'invecchiamento. Le sue stime dell'orientamento delle fibre e della forza sono incredibilmente accurate, ed hanno ampie implicazioni potenziali nel campo della neuroscienza e neurobiologia cognitiva.
 
Alcune tra le applicazioni cliniche della DTI sono nella localizzazione tratto-specifica delle lesioni della [[sostanza bianca]] come vari tipi di trauma e nello stabilire la severità del [[:en:Traumatic brain injury#Focal vs. diffused|danno traumatico cerebrale diffuso]]. La localizzazione del [[tumore]] in rapporto ai tratti di materia bianca (infiltrazione, deflessione), è stata una delle più importanti applicazioni iniziali. Nella pianificazione di [[Neurochirurgia|interventi chirurgici]] per alcuni tipi di [[tumore al cervello]], la neurochirurgia viene aiutata dalla conoscenza della prossimità e posizione relativa del [[tratto corticospinale]] rispetto al tumore.