Lingua proto-greca: differenze tra le versioni

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Il '''Protogreco''' è considerato la [[protolingua]] comune ai differenti tipi di [[lingua greca]] ed è perciò assunta come la varietà ancestrale di greco comune a tutte a tutte le lingue greche, compreso [[miceneo]], [[greco antico]], [[Koinè]], [[Greco bizantino]] e [[greco moderno]].
 
Il protogreco sarebbe stato parlato nell'area balcanica attorno al III millennio a.C. L'unità linguistica del protogreco viene fatta coincidere con l'inizio delle migrazioni dei popoli [[greci]]. L'allontanamento da una zona comune, il cambiamento di alcuni costumi e le modifiche alle strutture sociali, avrebbero con il tempo creato differenze all'interno del protogreco portando con il tempo all'affermarsi di diversi dialetti greci. Le diverse ondate di invasioni di popoli greci avrebbero così portato nella penisola ellenica prima la varietà micenea, fra il 21°XXI ed il 17°XVII secolo a.C., e poi, a seguito delle migrazioni successive dei [[Dori]], avvenute quasi un millennio dopo, sarebbe stato introdotto una forma di greco dalle caratteristiche più arcaiche. La discesa dei Dori, ricordata come [[invasione dorica]], segna la diffusione, come detto, di un greco dalle forme arcaiche, e indica l'inizio del [[Medioevo ellenico]].
 
L'evoluzione del protogreco si può considerare essere avvenuta da un substrato linguistico precedente, rintracciabile nella primitiva [[lega linguistica]] [[lingue paleo-balcaniche|paleo balcanica]] che rende difficile delinerare con esattezza i confini tra le singole lingue.