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=== Debiti ===
Questi sviluppi - specialmente la costosa guerra contro l'Etiopia - lasciò l'Egitto in una pesante situazione debitoria nei confronti delle Potenze europee, ed esse approfittarono di tale situazione per strappare concessioni a Ismāʿīl. Una fra esse, grandemente impopolare fra gli egiziani, fu il nuovo sistema delle [[Corti Miste]], con le quali gli europei erano sottoposti
Nel dicembre 1875, [[Stephen Cave]] fu inviato dal governo britannico per indagare sulle finanze dell'Egitto e nell'aprile 1876 fu pubblicata la sua Relazione in cui si avvertiva che, per ovviare agli sperperi e alle stravaganze egiziane, era necessario per le Potenze straniere intervenire per rimettere in ordine i conti finanziari. Il risultato fu l'istituzione della [[Casse del Debito]]. In ottobre, [[George Joachim Goschen, 1° Visconte Goschen|George Goschen]] e Joubert effettuarono un'ulteriore indagine, che si concluse con l'affermazione di un controllo anglo-francese sulle finanze egiziane e sulla sua azione di governo. Un'altra commissione d'inchiesta, condotta da [[Evelyn Baring, 1º Conte di Cromer|Major Baring]] (in seguito 1º Conte di Cromer) e da altre personalità nel 1878, culminò nella cessione del patrimonio di Ismāʿīl alla nazione egiziana e nella sua accettazione di un regime di sovranità costituzionale, con Nubar come [[Primo Ministro|premier]], [[Charles Rivers Wilson]] come ministro delle Finanze e de Blignières come ministro dei Lavori Pubblici.
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