Plesiochronous Digital Hierarchy: differenze tra le versioni

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LaIn [[telecomunicazioni]] la '''Plesiochronous Digital Hierarchy''' o '''PDH''' è una tecnologia e un [[protocollo di rete|protocollo di rete]] di [[livello fisico]] usata nelle [[rete di telecomunicazioni|reti di telecomunicazione]] per [[Trasmissione dati|trasmettere]] grosse quantità di dati su un [[rete di trasporto|sistema di trasporto]] digitale come le [[fibre ottiche]] o i sistemi [[Radio (elettronica)|radio]] a [[microonde]]. Il termine ''[[plesiocrono|plesiocrona]]'' deriva dal greco ''plēsios'', che significa vicino, e ''chronos'', che significa tempo, e si riferisce al fatto che gli elementi delle reti PDH pur lavorando alla stessa frequenza di cifra nominale in realtà non sono perfettamente sincroni tra loro causa di variazioni delle frequenze dei segnali di [[clock]] di sincronizzazione (''cronosegnali'') dovuti ad esempio a variazioni di temperatura operanti sulla dinamica degli oscillatori. Questa terminologia è stata introdotta in seguito alla concezione e allo sviluppo delle tecnologie di trasmissione sincrone ([[Synchronous Digital Hierarchy|SDH]] e [[SONET]]).
 
La tecnologia PDH consente la trasmissione di dati i cui tassi (rate), pur avendo nominalmente lo stesso valore, sono suscettibili di subire lievi oscillazioni intorno a quel valore nominale. Per analogia, è come se due orologi procedessero nominalmente alla stessa velocità, ma, mancando qualsiasi collegamento tra i due, non è possibile garantire che la loro sincronia non subisca oscillazioni.
 
==Implementazione==
Il sistema PDH è caratterizzato da una [[multiplazione]] a [[Time Division Multiplexing|divisione di tempo]] a interpolazione di [[bit (informatica)|bit]] (''bit interleaving''): il flusso multiplato viene cioè costruito prendendo un bit alla volta da ciascun segnale tributario in sequenzaingresso, sistemando poi i bit in sequenza nel time slot relativo della trama del flusso risultante. Tale operazione è realizzata da un apparato chiamato multiplatore o [[multiplexer]].
 
In un sistema plesiocrono, dato che ciascuno dei tributari da multiplare funziona a un proprio tasso effettivo, simile ma scorrelato da quello degli altri tributari, è necessario un meccanismo di compensazione. In fase di trasmissione, quindi, il multiplatore inserisce degli slot aggiuntivi per compensare l'anticipo o il ritardo di un bit rispetto alla frequenza nominale di multiplazione, in modo da rendere possibile la decodifica in fase di ricezione. Tali slot vengono chiamati bit di giustificazione (''justification'') o di riempimento (''stuffing'').
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Un altro svantaggio dei sistemi PDH, soprattutto se confrontati con i sistemi SDH/SONET, consiste nella scarsità di informazioni di servizio aggiuntive (''[[overhead]]'') disponibili per il monitoraggio in banda e per l'auto-protezione da guasti in tempo reale.
 
Infine, un altro svantaggio è che il sistema PDH non è univoco ovunque, ma prevede tre standard differenti (europeo, americano e giapponese), che, pur condividendo lo stesso meccanismo di base, differiscono per alcuni dettagli di funzionamento e per le gerarchie di multiplazione (vedi tabella) che di fatto ne impediscono la [[interoperabilità]].
 
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