Discussioni template:Terapie alternative: differenze tra le versioni
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::Un po' off-topic e cercando di osservare dall'esterno dov'è che la discussione è andata in conflitto, mi sembra d'aver capito che alcuni parlano del complesso di tutte le voci mentre altri parlano della singola voce. Dato che tutti parlano al singolare a volte faccio fatica anch'io a seguire la discussione, soprattutto quando viene posta la domanda sul complesso e (pare) si risponda sulla singola voce o viceversa quando viene posta la domanda sulla singola voce e (pare) si risponda sul complesso.
::L'espressione con cui inizia il disclaimer "le pratiche qui descritte" si riferisce al contenuto della voce, quindi io mi metto dalla parte di coloro che si esprimono al singolare riferendosi alla voce singola e, come loro, considero la verbalizzazione di questo disclaimer eccessiva in una voce che riguarda pratiche innocue. Se il disclaimer cominciasse invece con l'espressione "le pratiche di medicina alternativa" allora si potrebbe a ragione parlare di complesso di voci e la verbalizzazione del disclaimer diventerebbe più corretta e forse più chiara a chiunque la legga e su qualunque voce questo disclaimer fosse posto. L'espressione di merito del disclaimer sarebbe dunque sul complesso delle voci di medicina alternativa e non sulla singola voce in particolare; "le pratiche di medicina alternativa" potrebbero essere inefficaci o dannose per la salute, e le pratiche descritte in questa voce? Mi metto a leggere la voce per scoprirlo.--[[Utente:Achillu|Achillu]] ([[Discussioni utente:Achillu|msg]]) 09:57, 7 dic 2010 (CET)
::: Sulla modifica di Yuma, anche se personalmente preferisco nettamente template più informativi anche da un punto di vista grafico, credo che si possa concordare. L'importante è la chiarezza informativo-cautelativa ed enciclopedica del template.
::: Sul discorso "medicine tradizionali", "complementari" e "alternative" il tema è sicuramente più delicato.
::: Se è vero che in alcuni ambienti WHO si è sviluppato interesse epistemico, e che vi sono ricerche in corso in alcuni ambiti associati alle medicine alternative, è anche vero che è solitamente proprio da tali ricerche e verifiche che emergono le principali disconferme di efficacia e rilievi di pericolosità. Quindi, il fatto che si ''studino'' dei presunti processi non deve rischiare di passare come se fosse di per sè - implicitamente - una conferma di ''efficacia'' degli stessi (anzi; nella maggior parte dei casi è infatti il contrario), o anche solo di accettazione di tali pratiche nel mainstream della ricerca biomedica (ricordo, in ambito scientifico, il solo esempio dei raggi N...).
::: In questo caso, la posizione del mainstream scientifico esprime infatti solitamente fortissima perplessità, sia diretta che indiretta, rispetto all'accorpamento delle "medicine alternative" nel mainstream della terapia. Del resto, se una pratica terapeutica funziona ed è sicura, per definizione non viene più considerata "alternativa", ma entra a far parte direttamente del mainstream clinico-terapeutico (anche il ricercatore si fa un pomeriggio al mare e al sole per rilassarsi, ma questo ovviamente è tutt'altro discorso rispetto alla "cromoterapia del giallo", o alla "memoria delle sostanze disciolte e concusse nell'acqua salata", così come un buon massaggio alla cervicale gli fa bene senza dover scomodare le presunte linee energetiche invisibili e intangibili...).
::: Più in generale, le recenti attenzioni sulle policies relative all'ipotesi di accorpamento "complementari"/"alternative" sono spesso state derivate proprio dall'azione di lobbying di certi sostenitori delle pratiche alternative, al fine di provare a "sfumare" formalmente una distinzione sostanziale che è in realtà nettissima, tra la medicina verificata sulle evidenze (EBM) e varie pratiche di varia natura con un ambivalente razionale terapeutico e dimostrata inefficacia clinica; così facendo, per provare a far rientrare in qualche modo dalla finestra ciò che la ricerca scientifica ha già fatto chiaramente uscire dalla porta.
::: Dunque, terreno delicatissimo, soggetto a controversie ed ambivalenze, e che temo possa quindi aprire indirettamente spazio a posizioni espositive - seppur in buona fede - sottilmente a rischio POV, o RO, o di supporto enciclopedico a posizioni che sono in realtà scientificamente molto minoritarie. Dunque, temo che questa strada possa - allo stato - presentare più problemi di quanti ne vorrebbe risolvere (seppur il tema è sicuramente di interesse da sviluppare in Ns0, come dice Ign, all'interno di una voce equilibrata sul dibattito sulle CAM e le sue controversie "politico-scientifiche"). [[Utente:Veneziano|'''Veneziano''']]- <small>''[[Discussioni utente:Veneziano|dai, parliamone!]]''</small> 14:07, 7 dic 2010 (CET)
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