Enzo Venturelli: differenze tra le versioni

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Si è laureato presso la Facoltà di Architettura del [[Politecnico di Torino]] nel 1939.
 
Tra le sue opere ricordiamo il teatro ''Principe'' (1945, demolito nel 1994), la sala da ballo ''Eden'' (1947-1948), la casa-atélier dello scultore [[Umberto Mastroianni]] (1953-1954)<ref>''Casa-Studio Mastroianni'', scheda on-line su[http://www.archiportale.com/progetti/venturelli-enzo/torino/casa-studio-mastroianni_14192.html www.archiportale.com] (accesso: 10-12-2010)</ref> e soprattutto l'acquario-rettilario del giardino zoologico di Torino (1957-1960), che materializzanomaterializza i suoi personalissimi concetti spaziali delle dinamiche volumetriche, del gioco plastico e dell'asimmetria dinamica fondati "su una visione artistico-idealista dell'architettura". Dopo la chiusura dello Zoo di Torino l'edificio ha dato il nome al ''Cantiere Rettilario'', un progetto teatrale della ''Fondazione Teatro Piemonte Europa'' la cui sede dovrebbe occupare stabilmente l'ex-rettilario una volta terminati i lavori di adeguamento strutturale.<ref>''Torino: il cartellone 2008-2009 di "Cantiere Rettilario"''; edizione 21 Ottobre 2008 del giornale on-line ''Torino Oggi'' [http://www.torinoggi.it/eventi-e-cultura/874-torino-il-cartellone-2008-2009-di-qcantiere-rettilarioq.html www.torinoggi.it] (accesso: 9-12-2010)</ref>
 
Venturelli portò avanti una visione strettamente individuale dell'architettura, che definì negli [[anni 1950|anni Cinquanta]] del [[XX secolo|Novecento]] come ''architettura dell'era nucleare'' o anche ''architettura atomica''. Sintetizzò poi tali ricerche nel ''Manifesto dell'architettura nucleare'' e nell'opera ''Urbanistica spaziale'', dove emerge una visione utopica della [[urbanistica|pianificazione urbana]]. I due testi furono elementi importanti del dibattito che all'epoca si sviluppava in Europa sui temi dell'urbanistica e dell'architettura. <ref>Profilo biografico a cura di Eraldo Como sul sito web dell'Ordine degli Architetti [http://www.to.archiworld.it/OTO/Engine/RAServePG.php/P/30381OTO1300/M/27491OTO1306 www.to.archiworld.it] (accesso: 9-12-2010)</ref>