Time-sharing: differenze tra le versioni

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Da sole, queste soluzioni non erano sufficienti per costruire un sistema di time-sharing perfettamente funzionante. Per fare in modo che il servizio a più utenti fosse uniforme, era necessario un sistema che gestisse anche i processi che non fanno pause per l'attesa di input, quali i programmi che impiegavano molte risorse, ad esempio per calcoli di grande precisione. Si rendeva necessario un sistema di [[interrupt]] hardware, capace di mettere in pausa un processo in esecuzione, per dare tempo di processore ad un altro processo in attesa.
MAMMA MIA KE PALLE STUDIARE -.-' -.-'
 
Questo concetto fu descritto pubblicamente la prima volta all'inizio del [[1957]] da [[Bob Bemer]] in un articolo nella rivista ''Automatic Control Magazine''. Il primo progetto ad implementare un sistema di time-sharing fu iniziato da [[John McCarthy (computer scientist)|John McCarthy]] alla fine del 1957. Sebbene egli abbandonò per lavorare al [[Project MAC]] e ad altri progetti, uno dei risultati del suo lavoro, noto come ''Computer Time Sharing System'' o [[CTSS]], fu dimostrato nel [[novembre]] [[1961]] e costituisce, molto probabilmente, il primo sistema di time-sharing, che è rimasto in uso fino al [[1973]]. Il primo tentativo di introduzione commerciale del sistema in time-sharing, che poi si è diffuso ampiamente alla fine degli [[anni 1960]] e nei primi [[anni 1970]] è stato il ''Dartmouth Time Sharing System'' o [[DTSS]] che è stato implementato per la prima volta al Dartmouth College nel [[1964]] ed in seguito ha costituito la base del servizio di [[computer bureau]] di [[General Electric]].