Cellio: differenze tra le versioni
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Nell’anno [[187 a.C.]], divenuta [[Novara]] [[città romana]], furono disseminati in tutto il territorio dei coloni (soldati veterani in buona parte), cui furono distribuite terre in abbondanza. Un ''Cilius'' o ''Coelius'' avrà avuto in sorte questi terreni, sui quali edificò la sua rustica abitazione; attorno ne sorsero altre, formando un casale, che prese il nome dal primo abitante. Cellio è già nominato in una carta dell’[[11 ottobre]] [[1601]]. Chi giunge a Cellio da ogni parte della valle, nota immediatamente l’antica chiesa parrocchiale ed il maestoso campanile, il più alto della [[Valsesia]].
La chiesa dedicata a San Lorenzo venne ingrandita nel [[1669]] su disegno di [[Pellegrino Tibaldi]]. L’ingresso che reca la data del [[1585]] era la porta principale della chiesa antica. La bussola (1863) disegnata da [[Lorenzo Francione]], venne scolpita da Longhetti di [[Varallo]]. Nell’ultima cappella a destra si venerano le reliquie di
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