Partita del secolo: differenze tra le versioni

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Italia-Germania può sicuramente essere considerata una delle partite più emozionanti mai giocate. Amata dalla gente, che rimase incollata ai televisori fino a tarda notte per seguirla, fece storcere il naso ai puristi del calcio, che assistettero all'assoluto annullamento della tattica in favore dell'agonismo più puro.
 
Scrisse, poco obiettivamente, il popolare ma baracconesco [[Gianni Brera]], su ''Il Giorno'' del [[18 giugno]] 1970:
 
<ul>''«I tedeschi sono battuti. [[Franz Beckenbauer|Beckenbauer]] con braccio al collo fa tenerezza ai sentimenti (a mi, nanca un po’). Ben sette gol sono stati segnati. Tre soli su azione degna di questo nome: [[Karl Heinz Schnellinger|Schnellinger]], [[Luigi Riva|Riva]], [[Gianni Rivera|Rivera]]. Tutti gli altri, rimediati. Due autogol italiani (pensa te!). Un autogol tedesco ([[Tarcisio Burgnich|Burgnich]]). Una saetta di [[Roberto Boninsegna|Bonimba]] ispirata da un rimpallo fortunato.''<br />