Hrungnir: differenze tra le versioni
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Hrungnir, invitato al banchetto degli dei da [[Odino]], iniziò a vantarsi e a dire smargiassate arrivando addirittura, preso dall'ebbrezza, a minacciare gli dei. Gli [[Æsir|Asi]] per la verità ne erano abbastanza divertiti, tutti tranne [[Thor]] che aveva in odio tutti i giganti.
I due si sfidarono in duello, presso il confine tra [[Ásgarðr|Asgard]] e [[Jötunheimr]]. L'arma del [[gigante]] era un'enorme cote, che egli scagliò contro [[Thor|il tonante]] non appena lo vide giungere. Il dio in tutta risposta lanciò il suo formidabile martello [[Mjöllnir]], con il quale colpì la cote, la quale si frantumò dando origine a tutte le rocce che servono per affilare, e proseguendo la sua corsa frantumò anche il cranio del gigante. Il corpo esanime del gigante però cadde sopra lo stesso Thor, che rischiava di rimanere soffocato.
Per fortuna sopraggiunse il figlio di Thor, [[Magni (mitologia)|Magni]], che nonostante la tenera età (era nato da appena tre giorni) riuscì a liberare il padre afferrando il tallone del gigante e semplicemente scrollandolo via.
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