Monterotondo: differenze tra le versioni
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{{Vedi anche|Duomo di Monterotondo}}
[[File:Basilica di Santa Maria Maddalena di Monterotondo.JPG|thumb|right|La basilica di Santa Maria Maddalena]]
Nel [[1621]] il Consiglio dei Quaranta approvò la decisione di costruire una nuova chiesa parrocchiale in luogo di quella piccola
Nel [[1641]] [[papa Urbano VIII]] visitò il Duomo al quale fece dono di preziosi paramenti sacri e di un "campanone" di undici quintali.
Nel [[1699]] divennero signori di Monterotondo i [[Grillo (cognome)|Grillo]] di [[Genova]] che adornarono la chiesa con nuovi stucchi e affreschi lasciando il compito di portare a termine le decorazioni ai [[Boncompagni]]. Il Duomo, per l'attivo interessamento del cardinal [[Luigi Lambruschini]], vescovo di [[sede suburbicaria di Sabina-Poggio-Mirteto|Sabina]], accolse nel [[1845]] il nuovo [[papa Gregorio XVI]], che elevò la chiesa a basilica minore.
Il Duomo è concepito secondo la concezione planimetrica del [[Jacopo Barozzi da Vignola|Vignola]]. Non ci sono, pertanto, navate laterali, ma un unica navata rettangolare, un ampio transetto e l'abside. Per sostenere l'ampiezza della copertura si provvide a munire i due lati più lunghi di ben articolate cappelle, ognuna con un proprio altare. Sopra i cornicioni che sovrastano le cappelle, si aprono gli strombi di sei grandi finestre.
Il grande affresco della volta è un magnifico inno alla Madonna alla quale il Tempio è dedicato. È un opera di buona fattura con un buon equilibrio di fattura, nonostante l'abbondanza barocca della concezione pittorica
La bella tela che occupa la cappella detta "delle Anime del Purgatorio", viene attribuita allo Zampa, della scuola del [[Domenichino]]. Diverse reliquie di Martiri e Santi sono conservati nella Basilica. All'interno del sarcofago, datato al II secolo d.C., che funge da altare maggiore sono conservati i corpi dei martiri Sisto e Bonifacio.
Nella cappella "delle reliquie", dentro l'urna sotto l'altare, ci sono le reliquie dei martiri Balbina, Teodora, Emilia e Placido.
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