Regno di Commagene: differenze tra le versioni
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Il figlio di Mitridate e Laodice, [[Antioco I di Commagene|Antioco I]], regnò dal [[98 a.C.|98]] al [[38 a.C.]], e fu un alleato del [[generale romano]] [[Gneo Pompeo Magno]] contro i [[Parti]] ([[64 a.C.]]). Grazie alle sue doti diplomatiche, Antioco riuscì a preservare l'indipendenza commagena contro l'espansionismo romano; dopo aver scansato gli attacchi di [[Marco Antonio]], gli si schierò a fianco nella [[Guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio|guerra civile contro Ottaviano]]. Dopo la sconfitta di Antonio, il Regno di Commagene divenne uno Stato vassallo dell'[[Impero romano]].
Nel [[17]], l'imperatore romano [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] depose [[Antioco III di Commagene|Antioco III Epifane]] e annesse la [[Commagene]] alla [[provincia romana]] della [[Siria (provincia romana)|Siria]]; intorno al [[43 a.C.]], [[Caligola]] collocò [[Antioco IV di Commagene|Antioco IV Epifane]], figlio di Antioco III, sul trono. L'ultimo sovrano della Commagene indipendente regnò fino al [[72]], lo depose [[Vespasiano]], annettendo definitivamente la provincia all'impero.
I discendenti di Antioco vissero prosperosamente in [[Grecia]] e [[Italia]], come testimoniato dal monumento a [[Filopappo]], nipote di Antioco, eretto ad [[Atene]] tra il [[114]] e il [[116]].
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