Lingua coreana: differenze tra le versioni

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La lingua coreana utilizza a partire dal [[XV secolo]] una propria [[scrittura]], l'[[Hangŭl]] (letteralmente "scrittura del popolo Han"). Buona parte della lingua coreana utilizza prestiti di origine cinese, e infatti il metodo di [[scrittura cinese]] è utilizzato anche in Corea, anche se sta cadendo vertiginosamente in disuso. In Corea del Nord si utilizza esclusivamente l'[[Hangŭl]].
La creazione dell'alfabeto coreano risale al 1443, quando il re Sejong (r.1418-1450) della dinastia Yi/Chosŏn (1392-1910), insieme ad un gruppo di letterati confuciani del Chiphyonjon (lett. "Istituto per la raccolta della virtù", organo poi smantellato dal successivo re Sejo) ideò un sistema di scrittura che aderisse al meglio alla lingua della penisola. Venne così ideato lo ''Hunmin chong'um''(cin.訓民正音,lett. "giusti suoni per educare il popolo", avrebbe preso il nome di ''Han'gul'' solamente di recente), il quale avrebbe subito un periodo di "rodaggio" della durata di tre anni, nei quali ne sarebbe stata saggiata la funzionalità, nonché studiata la recezione da parte del popolo. Non è un caso, né tantomeno un'esaltazione intrisa di nazionalismo, il considerare l'alfabeto coreano come una delle invenzioni più geniali della storia delle lingue nel mondo. L'han'gul è stato infatti preceduto da studi approfonditi, non solo sul coreano antico bensì anche su lingue limitrofe al territorio coreano o comunque aventi con esso contatti più o meno stretti, come il mongolo, il cinese e si pensa anche il sanscrito. AAl riguardo le teorie sono molteplici e focalizzate, per la maggior parte, sul perché della forma delle singole lettere dell'alfabeto.
Le fonti e più nello specifico, i commentari seguiti alla creazione, riportano come ognuno dei componenti di questa singolare scrittura, rappresentano in modo più o meno analogico gli organi coinvolti nel processo di fonazione, es. la ㄹ([l;ɾ]) descriverebbe la forma assunta dalla lingua nella pronunzia di un fono liquido/semi-vibrante; la ㅁ [m], altro non è che una bocca stilizzata ([m] è appunto un fono bilabiale), etc. etc. Le consonante geminate poi, rappresentando un suono tensificato, sarebbero rappresentato da una stessa consonante duplicata ovvero scritta due volte, es. ㅉ [ʤ'] (vs. ㅈ [ʤ]) o ㄲ[k'](vs.ㄱ[k]), etc.. Quelle aspirate, infine, sono generalmente rappresentate con l'aggiunta di un tratto alle consonanti "piane", quasi a simboleggiare l'aggiunta di materiale fonico (ㅈ->ㅊ;ㄷ->ㅌ;ㄱ->ㅋ).
Non stupisce però la somiglianza tra alcune lettere dell' ''han'gul'' e componenti di altri sistemi di scrittura. Non è un segreto infatti che il re Sejong, abbia personalmente o delegandolo il compito a terzi, fatto la spola tra la penisola coreano e l'impero mongolo, per studiarne la lingua e di conseguenza, il sistema di scrittura. Allo stesso modo, somiglianze evidente sono riscontrabili tra queste lettere e gli ideogrammi cinesi utilizzati nei sistemi di trascrizione, antecedenti alla creazione dell' ''han'gul'' come tra ㄹ e 乙 (non a caso, quest'ultimo aveva la funzione di segnalare il compl. oggetto 을/를 nello Hyang'chal). Altri studiosi avanzano l'ipotesi di un'"influenza" da parte della scrittura sanscrita ma, in ogni caso, rimarrebbe in secondo piano rispetto a quelle sopra citate.