Defensor pacis: differenze tra le versioni

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Il ''[['''Defensor pacis]]'',''' (difensore della pace), scritto nel [[1324]] è l'opera più conosciuta del filosofo [[Marsilio da Padova]] in cui, fra l'altro, tratta dell'origine della legge.
Il suo fondamento era il concetto di [[pace]], intesa come base indispensabile dello [[Stato]] e come condizione essenziale dell'attività umana. Si tratta di un'opera [[laicismo|laica]], chiara, priva di retorica, moderna e per alcuni versi ancora attuale.
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Viene esaminata, anzitutto, la natura del consorzio umano e le regole che lo disciplinano, successivamente illustra la natura della [[Chiesa]] nella sua organizzazione e nei suoi fini.
Marsilio conosce [[Aristotele]] ma non ne è condizionato. Da Aristotele deriva il concetto del consorzio civile quale organismo naturale basato sulla [[famiglia (società)|famiglia]], e dello Stato precisa che fanno parte {{quote|una pluralità di città o province unite sotto uno stesso governo; secondo questo principio il regno si distingue dalla ''civitas'' nella gestione governativa solo per la maggiore complessità| Marsilio da Padova, ''op.cit.'' |
''pluraritatem civitatum seu provinciarum sub uno regimine contentarum; secundum quam acceptionem non differt regnum a civitate in politiae specie, sed magis secundum quantitatem.''|lingua=La}}
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===Politica e Religione. Stato ed Impero===
Dio è estraneo nei princìpi politici di Marsilio, mentre era presente nelle istituzioni medioevali quale causa prima e fine ultimo. Nel Defensor Pacis Dio è considerato fra i fattori secondari e generali, essendo l'uomo la causa prima del consorzio sociale e la base essenziale e sostanziale dello Stato.
[[Immagine:1326_goldene1326 goldene-bulle-kaiser-ludwigs-IV-des-nayern_2nayern 2-280x280.jpg|300|right|thumb|Sigillo di Ludovico il Bavaro]]
È proprio per questi principi così innovatori e moderni, tenuto conto dell'epoca in cui sono stati manifestati, che Marsilio da Padova ha avuto tanta risonanza e tanta influenza ha esercitato sul pensiero contemporaneo.
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Le proposte di legge dovranno essere approvate dall'''Universitas Civium'' o dalla sua ''Valentior Pars'' e solo dopo di ciò avranno l'efficacia di norme giuridiche. L'autorità di fare le leggi spetta solo al corpo dei cittadini che farà sì che esse vengano osservate assolutamente. A questo proposito va chiarito il concetto di ''Valentior Pars'' nel senso che essa è costituita dalla maggior parte dei cittadini.
È una maggioranza stabilmente costituita che si avvicina all'unanimità, la ''Valentior Pars'' è, infatti, l'intero corpo dei cittadini sani, distinti, è vero, secondo la diversità di stato e di condizione, ma tutti egualmente partecipi dello stesso carattere di autori della legge. <ref>Vasoli C. - ''Il Difensore della Pace.''.</ref>
 
== Note ==
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==Bibliografia==
*Marsilio da Padova, ''Il difensore della pace'', testo latino a fronte, Milano, BUR, 2001. ISBN 8817125059.
 
 
[[Categoria:Opere letterarie italiane in latino|Defensor, Pacis]]