Primo Cristo della Minerva: differenze tra le versioni

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Nel tempo si fecero vari tentativi di ritrovare l'opera, tutti senza successo. Parronchi (1973) sostenne ad esempio che l'opera potrebbe in realtà essere il ''San Sebastiano'' rielaborato da [[Nicholas Cordier]] nella cappella Aldobrandini in Santa Maria Sopra Minerva, fornendo un disegno ricostruttivo in cui il Cristo ha la mano destra alzata.
 
Solo nel [[2001]] è stato riscoperto nel [[Monastero di San Vincenzo (Bassano Romano)|Monastero di San Vincenzo]] a [[Bassano Romano]] un ''Cristo portacroce'' ritenuto opera seicentesca derivata da Michelangelo. Dopo una pulitura però che ha riscoperto la famosa venatura nera sul volto si è giunti alla conclusione che si trattasse della perduta scultura michelangiolesca. L'opera di Bassano venne acquistata sul mercato d'arte dal banchiere [[Vincenzo Giustiniani]] nel [[1607]].
 
Sebbene si possa apprezzare l'impostazione anatomica e la morbida torsione che crea una figura estremamente originale, più difficile è valutare il modellato e i dettagli, poiché è probabile che la statua fosse stata lasciata a uno stadio non-finito da Michelangelo e completata solo in seguito, da un altro artista, magari molti anni dopo.