Metallocarbonile: differenze tra le versioni

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Utile alla determinazione della struttura dei metallocarbonili è anche la spettroscopia NMR <sup>13</sup>C, in quanto dal relativo spettro è possibile differenziare i ligandi CO non equivalenti. Il nucleo <sup>13</sup>C del CO terminale risulta più schermato.
 
==Sintesi==
I principali metodi di sintesi dei metallocarbonili binari consistono nella combinazione diretta tra monossido di carbonio e metallo e nella carbonilazione riduttiva.
===Combinazione diretta===
Il tetracarbonilnichel, NI(CO)<sub>4</sub>, è il metallocarbonile più facilmente sintetizzabile per reazione diretta tra il metallo finemente suddiviso e il monossido di carbonio. Altri carbonili si formano più lentamente e richiedono condizioni elevate di [[temperatura]] e [[pressione]]:<ref>{{cita|Shriver|p. 510}}</ref>
 
:Fe + 5 CO → Fe(CO)<sub>5</sub> (a T=200 °C e P=200 atm)
: 2 Co + 8 CO → Co<sub>2</sub>(CO)<sub>8</sub> (a T= 150 °C e P=35 atm)
===Carbonilazione riduttiva===
Per la sintesi dei carbonili della maggior parte dei metalli di transizione risulta più agevole ricorrere alla carbonilazione riduttiva. Si tratta di una reazione in cui il [[sale]] o un'altro composto contenente il metallo viene fatto reagire con il CO in presenza di un [[riducente|agente riducente]], rappresentato solitamente da [[sodio]] metallico, [[alluminio]], [[Tetraidroalluminato di litio|LiAlH<sub>4</sub>]], composti alluminioalchilici, o anche dallo stesso CO. In questo tipo di reazioni il metallo viene [[riduzione (chimica)|ridotto]] allo [[stato di ossidazione]] 0. Esempi di carbonilazioni riduttive sono:
 
:CrCl<sub>3</sub> + Al + 6 CO → AlCl<sub>3</sub> + Cr(CO)<sub>6</sub>
:Re<sub>2</sub>O<sub>7</sub> + 17 CO → Re<sub>2</sub>(CO)<sub>10</sub> + 7 CO<sub>2</sub>
 
==Note==