Regno di Gerusalemme: differenze tra le versioni
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Nel [[1274]] [[papa Gregorio X]] valutò la fattibilità e la possibilità di vittoria di una nuova spedizione, dando origine all'interessante letteratura del ''[[De recuperatione Terrae Sanctae]]'', ricca di nozioni geografiche, logistiche, strategiche, economiche e finanziarie (tra i più famosi autori vi furono [[Jacques de Molay]], [[Pietro Dubois]], [[Benedetto Zaccaria]], [[Martin Sanudo Torsello]] e [[Raimondo Lullo]]).
Negli anni seguenti le speranze dei Crociati erano rivolte ai [[Mongoli]], i quali si ipotizzava simpatizzassero per i Cristiani. Essi invasero la Siria molte volte, ma furono ripetutamente sconfitti dai [[Mamelucchi]] che si vendicarono sull'inerme Regno di Gerusalemme, strappandogli le città rimanenti una per una, fino alla caduta di Acri nel [[1291]], ad opera del Sultano [[Al-Ashraf Khalil]].
In seguito a questo evento il Regno cessò di esistere sul continente, ma il titolo di sovrano di Gerusalemme fu rivendicato dai [[Lusignano]] [[Regno di Cipro|Re di Cipro]], che per anni avevano cercato di pianificare la riconquista della Terra Santa. Per tutti i sette secoli successivi alla caduta del Regno, alcune fra le più importanti casate europee rivendicarono il titolo di [[re di Gerusalemme]] (dagli [[Asburgo]] ai [[Borbone]]), nonostante il regno non esistesse più. Tra queste casate ci fu anche quella dei [[Casa Savoia|Duchi di Savoia]], che avevano ereditato questo titolo assieme a quello di Cipro dai [[Lusignano]].
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