Socrate: differenze tra le versioni
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=== La scoperta dell'anima umana ===
La questione controversa di Socrate come il primo filosofo occidentale come scopritore di un'anima immortale dell'uomo è strettamente legata alla discussa cronologia delle opere platoniche. La dottrina dell'anima va riportata esclusivamente al pensiero platonico per gli storici della filosofia che accettano «la cosiddetta interpretazione "evolutiva" della filosofia platonica, cioè l’idea che nel suo lungo itinerario filosofico Platone avesse sviluppato e mutato, anche profondamente, il suo pensiero, passando gradatamente da una fase giovanile di preponderante impegno apologetico nei confronti di Socrate, di difesa <ref>«...il riconoscimento, nell’attività di Platone, di una fase letteraria giovanile, alla quale venivano fatti risalire quei dialoghi (Ippia minore, Liside, Carmide, Lachete, Protagora, Eutifrone, Apologia e Critone) nei quali manca ogni riferimento alla dottrina delle idee, qualsiasi indagine di filosofia della natura e di antropologia, non compare la dottrina dell’immortalità dell’anima e ci si limita a indagini morali, considerate tradizionalmente più proprie del Socrate storico» (
Secondo l'interpretazione data da [[John Burnet]] (1863-1928), [[Alfred Edward Taylor]] ([[1869]]-[[1945]] filosofo idealista inglese), [[Werner Jaeger]] (filologo tedesco), anche se non condivisa da tutti,<ref>Recensendo la monografia d Taylor a proposito di Socrate come scopritore dell’idea occidentale di anima, lo storico della filosofia Guido Calogero scrive: «L’audacia di questa ricostruzione, che non si basa su alcuna testimonianza positiva, ma solo sulla mancanza di strumenti di transizione tra gli antichi concetti naturalistici dell’anima e la concezione etica che ne presuppone il platonismo è anche più forte di quella che conduce ad ascrivere a Socrate la teoria platonica delle idee.» (cfr.G. Calogero in ''Giornale critico della filosofia italiana'' 2, 1934, pp.223-227</ref> Socrate fu di fatto il primo filosofo occidentale a porre in risalto il carattere personale dell'anima umana (''psyché'') sostenendo che questa costituisca la vera essenza dell'uomo.<ref>«Socrate, per quanto si sappia, creò la concezione dell'anima che da allora ha sempre dominato il pensiero europeo» (A. E. Taylor, ''Socrate'', Firenze 1952, pag. 98).</ref>
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