Socrate: differenze tra le versioni

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la rimozione è già stata giustificata, le note sembrano dire l'opposto, per di più in un contesto che riguarda la concezione dell'anima non di Socrate ma di Platone
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La scoperta dell'anima umana: le discussioni sulla parternità dell'Alcibiade Maggiore qui non hanno rilevanza
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PerAl quantodi riguarda ildel dialogofatto che la paternità dell' Alcibiade Maggiore peròpossa inessere baseattribuita ado un'analisi filologica ne è stata contestata da alcuni interpreti,meno a cominciare da [[Friedrich Schleiermacher]]Platone, la paternità di Platone: indato particolareche vengono notate somiglianze con l'opera di Senofonte e Aristotele, esso rimane comunque una valida testimonianza su Socrate.<ref>Francesco Sarri, ''Socrate e la genesi storica dell'idea occidentale di anima'', Volume 1, ed. Abete, 1975, ppag.159 e seguenti.</ref> In proposito è stato rilevato:
 
Si sostiene d'altra parte che al di là del fatto che la paternità dell' Alcibiade Maggiore possa essere attribuita o meno a Platone, essorimane comunque una valida testimonianza su Socrate. In proposito è stato rilevato:
{{quote|È da notare che troviamo questa concezione dell'anima, come sede dell'intelligenza normale e del carattere, diffusa nella letteratura della generazione immediatamente posteriore alla morte di Socrate; essa è comune a [[Isocrate]], [[Platone]], [[Senofonte]]; non può quindi essere la scoperta di nessuno di loro. Ma è del tutto o quasi assente dalla letteratura delle epoche precedenti. Deve perciò avere avuto origine con qualche contemporaneo di Socrate, ma non conosciamo nessun pensatore contemporaneo al quale essa possa essere attribuita all'infuori di Socrate, il quale nelle pagine sia di Platone che di Senofonte la professa costantemente.|Taylor, ''Socrate'', cit. in F. Sarri, ''Socrate e la nascita del concetto occidentale di anima'', Vita e Pensiero, 1997}}