Marco Ferrando: differenze tra le versioni

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Nel [[1991]] DP si sciolse nel [[Partito della Rifondazione Comunista]] (PRC), in cui fin dal [[1992]] Ferrando e [[Franco Grisolia|Grisolia]] hanno fatto parte, con la loro componente derivata dalla sinistra della LCR, dell'area di minoranza del PRC, contraria al gruppo dirigente prima di [[Sergio Garavini]] e poi di [[Fausto Bertinotti]].
 
===La corrente di "Progetto"===
Nel [[1999]] si costituì un'area programmatica denominata "Associazione Marxista Rivoluzionaria Progetto Comunista": Ferrando e [[Franco Grisolia|Grisolia]] ne erano a capo, ma ne facevano parte anche diverse altre componenti, tra cui un'area napoletana di sinistra (di [[Luigi Izzo]], Anna Ceprano, Pasquale D'Angelo) e il gruppo FalceMartello (di Claudio Bellotti e Alessandro Giardiello). Così il gruppo di Ferrando si denominò Proposta per la Rifondazione Comunista, continuando ad avere maggior peso in Progetto Comunista. Dal [[2001]] non hanno più fatto parte dell'area sia il gruppo di Izzo (che continuò tuttavia a chiamarsi Area Programmatica Progetto Comunista) sia il piccolo gruppo di FalceMartello.
 
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"Progetto comunista" nel PRC aveva come propri capisaldi programmatici la critica verso la gestione del partito da parte della maggioranza di Bertinotti (accusata anche di aver escluso le minoranze da ruoli dirigenti), verso il progetto della [[Sinistra Europea]] e verso la [[non violenza]] (assunta dalla maggioranza stessa come "metodo di lotta"); la costituzione di un [[polo autonomo di classe]]; e la rottura con il "centro liberale" di [[Romano Prodi]] (costituito dalla maggioranza dei [[Democratici di Sinistra]] e da [[La Margherita]]). I riferimenti ideologici di Marco Ferrando e Franco Grisolia sono [[Lenin]], [[Lev Trotsky|Trotsky]], [[Rosa Luxemburg]], [[Antonio Gramsci]].
 
===Il "caso Ferrando"===
Il [[21 gennaio]] del [[2006]] Marco Ferrando fu candidato dal gruppo dirigente di maggioranza, in occasione delle imminenti [[elezioni politiche del 2006|elezioni politiche]], nelle liste del PRC al [[Senato della Repubblica|Senato]] (nel collegio dell'[[Abruzzo]]). In conseguenza di questa decisione, si verificò una scissione da parte di un gruppo di militanti di Progetto Comunista, guidati dal cremonese Francesco Ricci, che a breve sarebbero usciti da Rifondazione Comunista per lanciare il movimento costituente per un nuovo partito comunista, [[Progetto Comunista - Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori]].
 
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Dopo l'eliminazione dalle liste di Ferrando, Bertinotti fu lodato da Prodi e da Mastella, che lo propose come Presidente della [[Camera dei Deputati|Camera]] (carica che in effetti avrebbe ricoperto dall'[[aprile]] 2006). D'Alema ironizzò sul dirigente trotskista («mi chiedo chi lo abbia mandato per far vincere le elezioni a Berlusconi»{{citazione necessaria}}) e quotidiani come ''[[Il Riformista]]'' e ''Il Corriere'' solidarizzarono e si congratularono col segretario di Rifondazione. Ferrando e la corrente di "Progetto" accusarono Bertinotti di aver di fatto subordinato l'autonomia del partito a pressioni provenienti da ambo i poli per divenire partito di governo (inseparabile dal futuro [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] e orientato verso posizioni [[socialdemocrazia|socialdemocratiche]]) e di non aver sottoposto a verifica interna il Programma di governo dell'Unione.
 
===L'uscita dal PRC===
Il [[7 maggio]] 2006, "Progetto" presentò al Comitato politico nazionale del PRC sia un Ordine del giorno legato alla missione militare italiana in [[Afghanistan]] (in cui si impegnava il partito a votare contro un suo rifinanziamento) sia la candidatura (presentata provocatoriamente, data la scontata non elezione) di Ferrando alla segreteria, alternativa a quella di [[Franco Giordano]].
 
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Il [[19 maggio]] 2006, poche ore prima dello scontato voto di fiducia dei senatori del PRC al [[Governo Prodi II|secondo governo Prodi]], 6 membri del Comitato Politico Nazionale del PRC (Verrugio rimarrà nel PRC) appartenenti alla corrente abbandonano il partito, con l'intento di fondare una nuova forza politica "di sinistra e di opposizione" legata ai valori per i quali Rifondazione sarebbe nata nel [[1991|'91]].
 
===Fondazione del Partito Comunista dei Lavoratori===
Il [[18 giugno]], ad appena un mese dall'uscita ufficiale dal PRC, al teatro Barberini di Roma, si tiene il Meeting di fondazione che dà l'avvio ufficiale alla fase costituente del movimento che si trasformerà poi in Partito, al Congresso di Rimini nei primi di gennaio del 2008. Il nome definitivo è [[Partito Comunista dei Lavoratori]].