Niceforo I il Logoteta: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Niceforo I di Bisanzio
|PostCognomeVirgola = in [[Lingua greca|greco]]: Νικηφόρος Α΄, ''Nikēphoros I''
|Sesso = M
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|Didascalia = [[Solido (moneta)|Solido]] rappresentante Niceforo I e il figlio [[Stauracio]].
}}
 
==Ascesa al potere==
Salì al potere con una congiura con cui detronizzò l'Imperatrice Irene (802).
 
Mentre Irene si trovava per una villeggiatura nel palazzo di Eleuterio, i congiurati approfittarono della sua assenza per presentarsi al Sacro Palazzo con ordini contrafatti dell'Imperatrice di nominare Imperatore Niceforo affinché le fosse di aiuto nel combattere Ezio.<ref name=Dieh87>{{cita|Diehl|p. 87.}}</ref> I soldati a guardia del palazzo non dubitarono dell'autenticità dell'ordine e consegnarono il palazzo ai congiurati, che sparsero la voce della proclamazione a Imperatore di Niceforo I, mentre Irene veniva arrestata e segregata nel Sacro Palazzo.<ref name=Dieh87/>
 
== Regno ==
[[File:51-manasses-chronicle.jpg|thumb|[[Krum]] festeggia la sua vittoria su Niceforo I.]]
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#gli uomini diventati ricchi all'improvviso venivano esaminati dagli ufficiali e oppressi
#...
#tasse sull'eredità e l'imposizione agli schiavi di una tassa di due nomismata
#...
#l'imposizione da parte dei soldati dei temi marittimi di comprare della terra "per tassarli"
#...
#costrinse gli armatori di Costantinopoli a contrarre prestiti con lo stato di 12 libbre d'oro con un tasso di interesse di 4 keratia per nomisma (16,66 %)
#...
Analisi critiche moderne dei dieci misfatti hanno portato storici moderni come Ostrogorsky a una rivalutazione di Niceforo.<ref>{{cita|Ostrogorsky|pp. 169-172.}}</ref> I provvedimenti di Niceforo contro i monasteri posero certamente l'Imperatore in cattiva luce presso il ceto monastico, di cui Teofane era rappresentante, e dunque nel parlare di Niceforo il cronista non sarebbe oggettivo. L'aumento delle tasse fu certamente gravoso per il popolo ma nei fatti l'Imperatore non introdusse nessuna tassa rispetto ai predecessori di Irene e si limitò semplicemente ad annullare la riduzione delle tasse di Irene, che avevano reso la basilissa popolare ma avevano danneggiato il sistema fiscale bizantino.<ref>{{cita|Ostrogorsky|pp. 165 e 170.}}</ref> Anche le deportazioni di abitanti in zone da popolare di coloni romei non avevano nulla di nuovo (era già stata attuata in passato da Giustiniano II ad esempio) e gli altri provvedimenti riguardanti l'esercito sono visti dagli storici moderni come miglioramenti (v. secondo misfatto dove con l'introduzione della nuova tassa l'Imperatore permise ai poveri di comprare l'equipaggiamento e dunque entrare nell'esercito con conseguente aumento del numero di soldati) e non come "misfatti".<ref>{{cita|Ostrogorsky|pp. 171-172.}}</ref> L'opera di Niceforo dunque rese il fisco bizantino di nuovo efficiente dopo i provvedimenti di Irene che ne avevano danneggiato l'efficienza.
 
Sotto il punto di vista [[religione|religioso]] egli seguì le orme dell'imperatrice Irene, restando fedele al culto delle immagini e contrario all'[[iconoclastia]]. Tuttavia la sua politica suscitò sia il risentimento dei monaci (danneggiati dalla sua politica fiscale) sia degli Zeloti, che non avevano approvato la nomina da parte dell'Imperatore del letterato laico Niceforo a patriarca volendo come patriarca il loro capo Teodoro Stilita. La decisione imperiale di riconoscere legittimo il matrimonio tra Costantino VI e Teodota non fece altro che peggiorare i già aspri rapporti tra Imperatore e Zeloti, e questi ultimi finirono per essere perseguitati.
 
===Politica estera===
{{vedi anche|Pax Nicephori|Invasione franca della Venezia}}
Durante il suo regno riconquistò militarmente i territori [[balcani]]ci occupati dagli [[Slavi]] e condusse una lunga lotta diplomatica con [[Carlo Magno]] per la definizione dei confini tra l'[[Impero Romano d'Oriente]] e quello d'[[Impero Romano d'Occidente|Occidente]] che si concluse con trattati nel [[803]] e [[810]] e l'assegnazione a [[Costantinopoli]] della [[Dalmazia]], dell'[[Istria]] e del [[Ducato di Venezia|ducato Veneziano]] oltre che del sud dell'[[Italia]] mentre al [[Sacro Romano Impero]] rimasero invece [[Roma]], [[Ravenna]] e la [[Pentapoli bizantina|Pentapoli]].
 
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* Anonimo, Historia imperatorum.
* {{cita libro| Georg |Ostrogorsky | Storia dell'Impero bizantino| 1968| Einaudi| Milano| | id= ISBN 88-06-17362-6 | cid=Ostrogorsky}}
* {{cita libro| Gerhard |Herm | I bizantini| 1985| Garzanti| Milano }}
* {{cita libro| John Julius | Norwich | Bisanzio | 2000|Mondadori| Milano| id= ISBN 88-04-48185-4