Capodistria: differenze tra le versioni
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Capodistria crebbe e assunse una posizione sempre di maggior rilievo nell'[[Istria veneziana]]. Data la sua posizione venne rinominata ''Caput Histriae'' (dal quale deriva il nome autoctono italiano).
L'amministrazione austriaca, che seguì alla caduta di Venezia ed al periodo napoleonico, non la riconfermò come capoluogo istriano, che divenne dapprima [[Pisino]] e poi, in sede definitiva, [[Parenzo]]. Durante gli anni della riscoperta del sentimento nazionale Capodistria fu il punto di riferimento del movimento unitario dell'[[Istria]]. Qui infatti vi era concentrato il principale nucleo del [[Comitato istriano]] dove si riunivano i patrioti più ardenti e che, dopo il [[1857]], operava come sede della [[Società Nazionale Italiana|Società Nazionale]]. Capodistria può vantarsi di aver dato alla sua Madrepatria patrioti del calibro di [[Carlo Combi]] e [
Con la fine della [[seconda guerra mondiale]] e il trattato di pace del [[1947]] Capodistria fu compresa nella zona B del "[[Territorio libero di Trieste]]" (TLT), amministrata dalle forze jugoslave. La popolazione italiana, eccetto una piccola minoranza, prese la via dell'[[esodo istriano|esodo]], soprattutto dopo il [[Memorandum di Londra]] del [[1954]] quando fu chiaro che la città non sarebbe più ritornata alla sovranità italiana.
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