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L'introduzione di un sistema governativo di raccolta obbligatorio del riso (''ramassage du paddy''), per ostacolare il redditizio contrabbando di riso con i guerriglieri, che minava una delle entrate dello stato<ref>la vendita del riso all'estero passava per l'OROC ("Office Royale de Cooperation"), azienda statale creata dal [[Sangkum]] (vedi {{Cita|Tyner, 2008|pp.66-67|tyner2008}})</ref>, fu talmente inviso alla popolazione da obbligare il governo all'uso dei militari per imporlo. Agli inizi del 1967 la tensione aumentò notevolmente e a [[Battambang]] in febbrario ci furono delle manifestazioni di protesta, cui parteciparono anche elementi comunisti, tuttavia pare che in buona misura fossero spontanee e non particolarmente organizzate e premeditate.<ref>{{Cita|Tyner, 2008|p.67|tyner2008}}</ref> In effetti le prime manifestazioni di lotta armata dei Khmer rossi risalgono al 1968 e all'area del nord-est, dove avevano l'appoggio della popolazione indigena e dei guerriglieri vietnamiti.<ref>{{Cita|Morris, 1999|p.42|morris}}</ref>
Sihanouk in marzo si recò all'estero, in Francia, in uno dei suoi numerosi viaggi (abitudine che pochi anni dopo, ai tempi del colpo di stato del [[1970]], si dimostrò fatale). La protesta si espanse rapidamente ad altre aree, tra le quali le province di [[Provincia di Kampong Speu|Kampong Speu]] e [[Provincia di Kampot|Kampot]]. Alcuni storici, tra cui Kiernan, ritennero che questa rapida espansione anche in aree lontane tra di loro costituisca di per
La tensione crescente esplose nel primo episodio di rivolta armata, avvenuto proprio ai danni di un centro di raccolta del riso a Samlaut: il [[2 aprile]] [[1967]] i contadini lo assaltarono ed uccisero 2 soldati.<ref>{{Cita|Tyner, 2008|p.67|tyner2008}}</ref> Il governo guidato da [[Lon Nol]] rispose duramente, inviando ulteriori truppe e la polizia nazionale con l'istruzione di colpire duramente insorti e simpatizzanti. Si parlò di taglie per ogni testa umana consegnata e di camion piene di teste inviati a [[Phnom Penh]].<ref>{{Cita|Kiernan, 1982|p.173|kiernan1982}}</ref> Il [[24 aprile]] Sihanouk ordinò di arrestare i tre maggiori esponenti comunisti del Sangkum, Hou Yuon, Khieu Samphan e Hu Nim, che aveva già in precedenza accusato pubblicamente di essere responsabili delle manifestazioni di protesta. I primi due si diedero subito alla macchia, mentre il terzo tentò di mantenere il suo profilo pubblico, ma di fronte alle intimidazioni di Sihanouk si diede anch'egli alla clandestinità verso la fine dell'anno. Girò presto la voce che i tre erano stati assassinati, quando ricomparvero negli anni Settanta vennero perciò soprannominati "i tre fantasmi".<ref>{{Cita|Tyner, 2008|p.68|tyner2008}}</ref>
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