Mineo (Italia): differenze tra le versioni
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È situato sulle pendici nord-occidentali dei [[monti Iblei]]. Dista 10 km da [[Palagonia]], 29 km da [[Caltagirone]], 54 km da [[Gela]], 56 km da [[Ragusa]] e 59 km da [[Catania]].
In territorio di Mineo, Contrada Cucinella, a ca. 9
==Storia==
L'origine di Mineo si perde nella notte dei tempi. La città ha conosciuto tutte le vicende storiche che hanno contribuito a formare l'identità siciliana nel corso dei secoli. Comunque tra gli antichi è citata da [[Diodoro Siculo]], [[Tolomeo]], [[Apollodoro]], [[Stefano]], [[Vibio]], [[Cicerone]] e [[Plinio]].
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'''Palazzo Capuana''': vi nacque lo scrittore Luigi Capuana, esponente di spicco del "verismo", assieme all'amico Giovanni Verga che più volte venne a trovarlo a Mineo. Il palazzo settecentesco, in via Romano, sede oggi dell'omonimo museo e della biblioteca comunale, è particolare per le mostre ed per i timpani a semicerchio e a triangolo che ornano i balconi, nonché per il portale d'ingresso e per la bella scala.
[[Immagine:
[[Immagine:Mineo santamargherita.jpg|thumb|200px|left|La villa di Luigi Capuana a Santa Margherita]]'''Villa Santa Margherita''': La villa di campagna di Luigi Capuana si trova in quasi completo abbandono. L'edificio è stato costruito a strapiombo su un profondo ''canyon'' che dona al sito un grande fascino. Il Capuana ambientò qui il suo celebre romanzo ''[[Scurpiddu]]''<br />
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[[Immagine:Mineo.svg|thumb|145px|Mineo]]
[[Immagine:Campagna Mineo monti Iblei Sicilia.JPG|thumb|285px|campagna circostante Mineo]]
Il territorio menenino occupa il 4º posto, dopo Caltagirone, Ramacca, Bronte, come estensione tra i 55 comuni della provincia di Catania. Si estende per 24484 ettari (oltre 30
Il suo vasto territorio comprende a sud e a est una zona montuosa di altitudine compresa fra i 500 ed i 650 m s.l.m., si tratta delle propagini nord-occidentali dei Monti Iblei. Questa zona, detta in [[Lingua siciliana|siciliano]] ''Parti di vigna'', è contraddistinta da un'alternanza di avvallamenti (Fiume Caldo), colline (Poggio della Spiga, Poggio Palermo ecc.) e altopiani (Piano di Camuti). Questo territorio è ricca di uliveti secolari, mandorleti e macchia mediterranea (sono presenti querce, roverelle e lecci).
A nord-ovest il centro abitato si affaccia sulla valle dei Margi. la valle dei Margi (o del fiume Caltagirone, ''chiana di Minìu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è una appendice sud-occidentale della piana di Catania, intensamente coltivata ad agrumeti ed ortaggi. Oltre la vallata si incontra una vasta zona collinare(le propagini sud-orientali dei monti Erei) al centro del quale sorge la frazione di [[Borgo Pietro Lupo]]. Questo territorio è coltivato prevalentemente a cereali (frumento). In questa parte del territorio menenino scorre il fiume Pietrarossa.
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* San Pietro:
** Litria (Odigitria)
* Santa Maria:
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===Agricoltura===
Il paesaggio naturale presenta due zone nettamente distinte: la pianura sottostante all'abitato, con i suoi verdeggianti e rigogliosi agrumeti, occupa la Valle dei Margi, estrema propaggine della Piana di Catania; la zona collinare è destinata a uliveti, mandorleti, noceti e ad altre colture ad alto fusto, mentre una piccola parte del territorio è occupata da boschi.
La pianura, un tempo coltivata a cereali, è oggi quasi esclusivamente coltivata ad agrumi ed è inclusa nella zona di produzione del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia, con cultivar Tarocco, Sanguinello e Moro. Per la cronaca fu il menenino avv. Giacomo Tamburino a realizzare nel 1890 in contrada Canneto il primo impianto di agrumi a polpa rossa, irrigato con acque sotterranee sollevate da sistema a trazione animale (nòria: in dialetto "zènia") e raccolte in vasca ("gèbbia", dall'[[Lingua araba|ar.]] ''jebḥ'', "cisterna"). Sempre per la cronaca è stato l'ing. Marco Tamburino, nipote del suddetto Giacomo, a fondare (1982) nell'attigua zona industriale di Caltagirone, l'Ortogel, il più importante stabilimento siciliano (30.000
Le zone collinari, vocate all’olivicoltura, con le proprie caratteristiche pedoclimatiche, con le affinate tecniche di coltivazione e di molitura, costituiscono la combinazione pregiata del nostro olio Extra Vergine d’oliva, che per la bassissima acidità, il gusto fruttato e delicato, l’intenso profumo e il colore verde brillante si fregia del marchio europeo D.O.P. “Monti Iblei”, sottozona [[Calatino]].»<ref>http://turismo.provincia.ct.it</ref>
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* G. Tamburino, ''Dall'Andalusia alla Sicilia'', Maimome Ed., Catania, 2005
* G. Tamburino, ''Tributi siciliani alla corte di Enrico VIII'', La Rivista, HO.U.SE. Ed., Catania, 2007
* Elisa Bonacini, Il territorio calatino nella Sicilia imperiale e tardoromana, British Archeological Reports, International Series BAR S1694, Oxford 2007; ISBN 978-14-0730-136-5
* Elisa Bonacini, Una proposta di identificazione lungo la via a Catina-Agrigentum, in AITNA, Quaderni di Topografia Antica, 4, Catania 2010, pp.
==Voci correlate==
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