Mineo (Italia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 37:
 
È situato sulle pendici nord-occidentali dei [[monti Iblei]]. Dista 10 km da [[Palagonia]], 29 km da [[Caltagirone]], 54 km da [[Gela]], 56 km da [[Ragusa]] e 59 km da [[Catania]].
In territorio di Mineo, Contrada Cucinella, a ca. 9  km dal centro abitato, si trova il [[Residence degli Aranci]], dal 2001 al 2011 alloggio delle famiglie dei militari statunitensi di stanza nella base di [[Sigonella]], e, oggi, sede di un [[CARA]] (Centro di accoglienza per richiedenti asilo).
==Storia==
L'origine di Mineo si perde nella notte dei tempi. La città ha conosciuto tutte le vicende storiche che hanno contribuito a formare l'identità siciliana nel corso dei secoli. Comunque tra gli antichi è citata da [[Diodoro Siculo]], [[Tolomeo]], [[Apollodoro]], [[Stefano]], [[Vibio]], [[Cicerone]] e [[Plinio]].
Riga 137:
'''Palazzo Capuana''': vi nacque lo scrittore Luigi Capuana, esponente di spicco del "verismo", assieme all'amico Giovanni Verga che più volte venne a trovarlo a Mineo. Il palazzo settecentesco, in via Romano, sede oggi dell'omonimo museo e della biblioteca comunale, è particolare per le mostre ed per i timpani a semicerchio e a triangolo che ornano i balconi, nonché per il portale d'ingresso e per la bella scala.
 
[[Immagine:Palazzo_TamburinoPalazzo Tamburino.jpg|thumb|200px|Palazzo Tamburino, piazza Buglio]] [[Immagine:Incipit registro notarile.jpg|thumb|200px|Incipit del registro del notaio Spalletta]]'''Palazzo Tamburino''': Apparteneva alla famiglia del notaio Vespasiano Spalletta (N.B.: Le Poste Italiane il 16.6.1994 hanno emesso un francobollo illustrativo dell'Archivio di Stato di Catania, riproducente l'"Incipit" del registro del suddetto notaio Spalletta, relativo all'anno "indizionale" 1623). Dal notaio Spalletta passò ai Tamburino, avendo la figlia Agrippina sposato Matteo Tamburini (da cui presero origine i Tamburino a Mineo), transfuga da Caltanissetta per sfuggire alla repressione consecutiva alla congiura antispagnola del 1650<ref>Giacomo Tamburino,«Dall'Andalusia alla Sicilia», Maimone Ed., Catania, 2005</ref>. Il palazzo, ricostruito dopo il terremoto del 1693, si trova in piazza Buglio (allora piazza del Mercato). Dalle sobrie linee settecentesche presenta ornamenti in rilievo di ispirazione classica. All'interno, l'androne è abbellito da una scala e da colonne doriche.
 
[[Immagine:Mineo santamargherita.jpg|thumb|200px|left|La villa di Luigi Capuana a Santa Margherita]]'''Villa Santa Margherita''': La villa di campagna di Luigi Capuana si trova in quasi completo abbandono. L'edificio è stato costruito a strapiombo su un profondo ''canyon'' che dona al sito un grande fascino. Il Capuana ambientò qui il suo celebre romanzo ''[[Scurpiddu]]''<br />
Riga 192:
[[Immagine:Mineo.svg|thumb|145px|Mineo]]
[[Immagine:Campagna Mineo monti Iblei Sicilia.JPG|thumb|285px|campagna circostante Mineo]]
Il territorio menenino occupa il 4º posto, dopo Caltagirone, Ramacca, Bronte, come estensione tra i 55 comuni della provincia di Catania. Si estende per 24484 ettari (oltre 30 mila&nbsp;000 salme, l'antica unità di misura siciliana).
Il suo vasto territorio comprende a sud e a est una zona montuosa di altitudine compresa fra i 500 ed i 650 m s.l.m., si tratta delle propagini nord-occidentali dei Monti Iblei. Questa zona, detta in [[Lingua siciliana|siciliano]] ''Parti di vigna'', è contraddistinta da un'alternanza di avvallamenti (Fiume Caldo), colline (Poggio della Spiga, Poggio Palermo ecc.) e altopiani (Piano di Camuti). Questo territorio è ricca di uliveti secolari, mandorleti e macchia mediterranea (sono presenti querce, roverelle e lecci).
A nord-ovest il centro abitato si affaccia sulla valle dei Margi. la valle dei Margi (o del fiume Caltagirone, ''chiana di Minìu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è una appendice sud-occidentale della piana di Catania, intensamente coltivata ad agrumeti ed ortaggi. Oltre la vallata si incontra una vasta zona collinare(le propagini sud-orientali dei monti Erei) al centro del quale sorge la frazione di [[Borgo Pietro Lupo]]. Questo territorio è coltivato prevalentemente a cereali (frumento). In questa parte del territorio menenino scorre il fiume Pietrarossa.
Riga 221:
 
* San Pietro:
** Litria (Odigitria)
 
* Santa Maria:
Riga 260:
===Agricoltura===
Il paesaggio naturale presenta due zone nettamente distinte: la pianura sottostante all'abitato, con i suoi verdeggianti e rigogliosi agrumeti, occupa la Valle dei Margi, estrema propaggine della Piana di Catania; la zona collinare è destinata a uliveti, mandorleti, noceti e ad altre colture ad alto fusto, mentre una piccola parte del territorio è occupata da boschi.
La pianura, un tempo coltivata a cereali, è oggi quasi esclusivamente coltivata ad agrumi ed è inclusa nella zona di produzione del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia, con cultivar Tarocco, Sanguinello e Moro. Per la cronaca fu il menenino avv. Giacomo Tamburino a realizzare nel 1890 in contrada Canneto il primo impianto di agrumi a polpa rossa, irrigato con acque sotterranee sollevate da sistema a trazione animale (nòria: in dialetto "zènia") e raccolte in vasca ("gèbbia", dall'[[Lingua araba|ar.]] ''jebḥ'', "cisterna"). Sempre per la cronaca è stato l'ing. Marco Tamburino, nipote del suddetto Giacomo, a fondare (1982) nell'attigua zona industriale di Caltagirone, l'Ortogel, il più importante stabilimento siciliano (30.000 mq coperti) per la surgelazione di succo di arancia.
Le zone collinari, vocate all’olivicoltura, con le proprie caratteristiche pedoclimatiche, con le affinate tecniche di coltivazione e di molitura, costituiscono la combinazione pregiata del nostro olio Extra Vergine d’oliva, che per la bassissima acidità, il gusto fruttato e delicato, l’intenso profumo e il colore verde brillante si fregia del marchio europeo D.O.P. “Monti Iblei”, sottozona [[Calatino]].»<ref>http://turismo.provincia.ct.it</ref>
 
Riga 404:
* G. Tamburino, ''Dall'Andalusia alla Sicilia'', Maimome Ed., Catania, 2005
* G. Tamburino, ''Tributi siciliani alla corte di Enrico VIII'', La Rivista, HO.U.SE. Ed., Catania, 2007
* Elisa Bonacini, Il territorio calatino nella Sicilia imperiale e tardoromana, British Archeological Reports, International Series BAR S1694, Oxford 2007; ISBN 978-14-0730-136-5
* Elisa Bonacini, Una proposta di identificazione lungo la via a Catina-Agrigentum, in AITNA, Quaderni di Topografia Antica, 4, Catania 2010, pp. 79-92&nbsp;79–92; ISBN 88-88683-58-5
 
==Voci correlate==