Statoreattore: differenze tra le versioni
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Lo statoreattore è poco prestante a velocità subsoniche, infatti per poter entrare in funzione deve essere spinto ad alte velocità. Per renderli utilizzabili su un ampio spettro di velocità come avviene per i motori [[turboventola]], cioè per permettere loro di poter passare da velocità subsonica a supersonica e di venire utilizzati a quote basse così come a quelle alte, si rendono necessari molti interventi progettuali che comporterebbero la perdita dei vantaggi tipici di questa formula di motori. In pratica gli statoreattori funzionano solamente in un intervallo attorno alla velocità e alla quota per le quali sono stati progettati. In tale intervallo gli statoreattori superano sempre in prestazioni gli equivalenti motori turbogetto tradizionali. Nei confronti dei [[motore a razzo|motori a razzo]] sono più efficienti per quello che riguarda il consumo di [[combustibile]].
Il limite superiore di applicazione di questo tipo di propulsore è fissato all'incirca a Mach 6, più che dalla resistenza dei materiali alle elevate temperature (che si autolimitano in parte, grazie agli effetti di ionizzazione dell'aria che assorbono calore), dall'elevata temperatura
Il limite inferiore invece dipende in larga parte dalla progettazione aerodinamica della presa d'aria, la quale deve fornire l'adeguato rapporto di compressione.
La riprogettazione del motore con forme diverse, ed a bocca dinamica diversamente conformata, immaginando però un utilizzo '''completamente''' ed '''esclusivamente''' in campo ipersonico, ha ovviato agli effetti di riscaldamento. Tale motore pur analogo allo statoreattore convenzionale è detto [[Scramjet]], che che si potrebbe definire Statoreattore per campo supersonico.
Sia lo statoreattore che lo statoreattore ipersonico hanno precisi e vincolanti campi distinti di applicazione.
== Applicazioni ==
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