Cirvoi: differenze tra le versioni
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→Monumenti e luoghi d'interesse: Riferimenti Istituto Bellunese Ricerche Sociali e Culturali |
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==Monumenti e luoghi d'interesse==
La chiesa del paese, il cui campanile è stato ristrutturato nel 2006, è intitolata a San Tiziano ed è stata costruita su un preesitente impianto la più antica testimonianza del quale risale al 1394.<ref>De Bortolo Gigetto, Moro Andrea, Vizzutti Flavio (1984). Belluno. Storia, Architettura, Arte. Belluno, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, p.375</ref><ref>Tavi, Luigina (2004). "Cirvói". Quatro Ciàcoe. Mensile de cultura e tradission vènete. XIX, 4, p. 49.</ref> All'interno si trovano alcune opere pittoriche e scultoree, fra le quali vi sono lavori di Antonio de Nes, Giovanni Fossa e Giuseppe Orisi<ref>De Bortolo Gigetto, Moro Andrea, Vizzutti Flavio (1984). Belluno. Storia, Architettura, Arte. Belluno, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, p.376</ref>.<ref>Tavi, Luigina (2004). "Cirvói". Quatro Ciàcoe. Mensile de cultura e tradission vènete. XIX, 4, p. 49.</ref>
Nella piazza di Cirvoi sono visibili dei [[murales]] dedicati alla [[Resistenza italiana]], realizzati negli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo]], in onore dei molti abitanti del paese che vi hanno partecipato come [[partigiani]].<ref>Tavi, Luigina (2004). "Cirvói". Quatro Ciàcoe. Mensile de cultura e tradission vènete. XIX, 4, p. 49.</ref> Interessanti o quantomeno curiose sono anche le statue collocate sulle colonne dell'ingresso del cortile cosiddetto "dei Sponga", di fronte ai murales, piuttosto antiche ma di incerta origine. Curiosa, sebbene certamente non antica, è anche, salendo dalla piazza verso il [[Nevegal]], la fontana detta "dell'alpino". Nella direzione opposta, scendendo dalla piazza, si incontrano un'altra particolare scultura sulla colonna al lato dell'ingresso di un cortile, e un lavatoio utilizzato fino a pochi decenni fa dagli abitanti del paese, restaurato nel 2006.
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