Agronomo: differenze tra le versioni
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Il termine fu coniato nel [[Settecento]] per indicare un esperto di scienze agrarie. Per esempio il Vocabolario agronomico italiano di Giambattista Gagliardo (Silvestri, Milano, 3ª ed., 1822) lo definiva: “Parola universalmente introdotta nella lingua italiana, tolta dal greco che vuol dire versato dotto in agricoltura. In generale però contrassegna colui che dà le regole ed ammaestramenti dell'agricoltura ed anche colui che le ha bene apprese. Dicesi pure agronomo ogni scrittore di economia rurale e di economia politica”.
Oggi però viene usato in genere in modo più restrittivo. Citiamo dal "''Dizionario Sapere''" (De Agostini, 2000): ''Agronomo: sm. [sec. XVIII
== Origini storiche ==
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La prima tappa fondamentale del percorso verso la specializzazione dell'agronomo moderno, risale all'età napoleonica, quando la definizione tecnica del termine “agronomia” subentrò alla ”arte georgica”, grecismo coniato a Firenze alla fine del Settecento; ma saranno i primi anni dell'Ottocento ad intravedere il delinearsi, seppure in modo soffuso, della figura dell'agronomo disgiunta da quella dell'agricoltore, intesa come attività lavorativa di uomini che, avendo seguito uno specifico percorso formativo, erano in grado di teorizzare fenomeni naturali cogliendone l'intrinseca sostanza.
Per tutto il secolo XIX
Si deve attendere il 1929, anno in cui il R.D. n
La codificazione dello Status professionale era dunque il punto di partenza per la progressiva identificazione della figura dell'agronomo, in stretto rapporto con la delimitazione della sua base scientifica, che per lungo tempo aveva atteso la definizione della propria identità, tra convergenze ed intersezioni con altre specializzazioni.
Ma il processo di “professionalizzazione” degli agronomi fu ostacolato, a più riprese, oltre che da una struttura di mercato sfavorevole, anche dagli insuccessi incassati nel processo di rivendicazione della competenza esclusiva. L'individuazione delle attribuzioni della professione di dottore agronomo ha costituito, e costituisce tuttora, un terreno di continuo conflitto con altre occupazioni confinanti (periti agrari, ingegneri, architetti, geometri e veterinari).
Per tutto il periodo fascista, agronomi e periti agrari erano iscritti, seppure in sezioni diverse, in un unico albo.
Le vicende belliche della seconda guerra mondiale e la conseguente ricostruzione, poco spazio hanno riservato alle rivendicazioni di tipo professionale; solo nel [[1976]] con la legge n
Ancor di più la legge n. 152 del 10 febbraio 1992 provvedeva a chiarire definitivamente le competenza professionali dell'agronomo, stabilendo, all'art. 2 che “sono di competenza dei dottori agronomi e dei dottori forestali le attività volte a valorizzare e gestire processi produttivi agricoli, zootecnici e forestali, a tutelare l'ambiente e, in generale, le attività riguardanti il mondo rurale” ed entrando nel merito più specifico elencando una serie di attribuzioni e competenze che in parte sono comuni anche ad ingegneri e architetti.
==Dottore agronomo in Italia==
=== Accesso alla professione ===
Il nuovo ordinamento degli studi introdotto con il D.P.R. n
* Diploma di laurea (che si persegue dopo un primo triennio);
* Laurea magistrale (che si persegue dopo il secondo biennio).
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