Isalda8
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Fotogrammetria aerea - Aeroplano speciale per grande programma fotogrammetrico-cartografico |
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--[[Utente:Isalda8|Isalda8]] ([[Discussioni utente:Isalda8|msg]]) 23:35, 9 mag 2011 (CEST)<!-- inizio template di benvenuto -->
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Per finire, vi dò ragione, ho capito e non pretendo di avere l'ultima parola ma....circa quei brevetti e quel cosiddetto "Supporto Eliportato Ruotabile" su elicottero, del quale ho coordinato solo le prime sperimentazioni, mi risulta che esso poi è diventato operativo. Quindi, oltre ad essere usato per la normale routine delle verifiche sulle Piattaforme off-shore in acque italiane e straniere, esso è stato finora utilizzato anche per rilevamenti archeologici (vari siti presso Ravenna, Valle dei Templi ad Agrigento...); per controllo di edifici monumentali, religiosi e civili, isolati in Emilia-Romagna; per rilievi ecologici diurni-notturni in Lombardia.
Sarebbe stato utilizzato certamente anche per il rilevamento ingegneristico della Torre di Pisa nel 1991, - mi dicono - se la Soprintendenza ed il Comitato Internazionale degli Scienziati non ne avessero vietato l'uso a causa del timore di danni dovuti a vibrazioni indotte dal sorvolo. Se questo non è "utilizzo standard di fatto", non so come commentare. Voi che ne pensate? Ma proprio perché la Fotogrammetria Industriale è ormai divenuta del tutto operativa, dopo l'entusiasmo delle messe a punto procedurali degli anni '70-'90 e la divulgazione delle novità, nessuno ha più l'interesse a fare sperimentazioni ed a scriverne. La si utilizza e basta.
Avrei una segnalazione da fare, ad integrazione di quanto annotato da WIKIPEDIA, a proposito della voce:
aeroplano - (indice)>4.2 Militari dal 1945 > Ricognizione RB 36 per fotogrammetria
Questa occasione mi pare opportuna per citare la aerocopertura da alta quota di interi continenti, effettuata sistematicamente dagli Stati Uniti d’America a partire dal 1950, nel quadro della ricerca geografica e dell’assistenza ai Paesi sottosviluppati, allo scopo di facilitarne il progresso attraverso la mappatura accurata del rispettivo territorio (ma non sono da escludersi altri fini connessi con la guerra fredda)
Tale enorme lavoro è stato compiuto nel corso di molti anni da un tipo di aeroplano colossale, più unico che raro, e qui merita di farne una descrizione sia pur sommaria (cfr. WIKIPEDIA, Aeroplano, 4.2), date le sue caratteristiche tecniche e potenzialità veramente eccezionali, che ne hanno fatto “l’aereo fotogrammetrico per antonomasia”.
Questo aeroplano originalmente era stato concepito e costruito dalla Società CONVAIR (già Consolidated) poi confluita nella GENERAL DYNAMICS. E’ noto come lo
RB 36 D - RB 36 F “Magnesium Cloud”
ed è considerato il migliore e più grande aereo per ricognizione e fotogrammetria (anche se non è conosciuto né dal grande pubblico, né dalla maggior parte dei praticanti europei della fotogrammetria, in quanto ha operato soprattutto in Asia, Africa ed America Meridionale. Chi scrive ebbe l'occasione, o meglio la fortuna, di ammirarlo restandone esterrefatto, vedendolo durante una sua missione in Medio Oriente).
Era derivato dal B 36, noto come l' "ERRORE DA UN MILIARDO DI DOLLARI". Il B 36 era nato vecchio per il bombardamento, subito dopo la seconda guerra mondiale (in quel tempo stavano ormai sviluppandosi gli aviogetti, con particolare riguardo al ben più veloce e potente bombardiere B 52) Si pensò quindi di riconvertirlo per l’aerofotogrammetria e, messo alla prova, si è rivelato insuperabile per il rilevamento.
L’ RB 36 dispone di sei motori a pistoni con eliche propulsive (cioà spingenti) di diametro 5,80m, a passo invertibile per frenatura in atterraggio, più quattro motori turbogetto in gondole accoppiate subalari esterne. La potenza totale, è di 21000 CV (3500 x 6) + 20800 CV (2720 Kg x 4 di spinta statica). Questa configurazione risulta essere eccezionalmente aderente a ciò che da sempre è considerato l'optimum per fotogrammetria: decollo breve, trasferimento in zona e quota operativa rapido, possibilità di mantenere velocità modesta durante le riprese fotografiche conservando ottima stabilità grazie all'ala alta e di vasta superficie.
Molti altri dati sono riportati alla voce WIKI sopra citata.
La fusoliera è “a sigaro” con muso ampiamente vetrato per l’osservatore/fotogrammetrista, è lunga 49m ed ha il tetto trasparente a grande cupola per posto di pilotaggio con vista panoramica e comodità di vista della volta celeste a vantaggio del navigatore. Vi sono compartimenti pressurizzati a prua e a poppa, collegati fra loro da un tunnel pure pressurizzato lungo 26m, entro cui corre un carrello a 4 ruote per gli spostamenti dei membri dell'equipaggio. Nella sezione di coda, vi sono tre file di cuccette per consentire il riposo al personale fuori servizio. La quota di tangenza reale non è stata mai comunicata.
La quota di crociera usuale dichiarata è di 13700m.
La velocità max, è di 706 km/h.
La autonomia senza rifornimento in volo è enorme, superiore a 13000 km, ma non precisata. Con rifornimento in volo, da aerei-cisterna, essa diviene indefinita.
Dal punto di vista fotogrammetrico, importante è sapere che:
L’equipaggio standard è di 22 persone, costituito da
1 comandante pilota; 3 piloti; 4 navigatori;
2 operatori elettronici; 2 motoristi; 2 marconisti
4 osservatori; 4 fotografi
La Strumentazione standard relativa alle riprese fotogrammetriche consiste in:
14 aerocamere, parte fotografiche, parte fotogrammetriache di grande formato e di vario tipo, focale ed emulsione
Traguardi di puntamento per l'osservatore, cinederivometri e tutto quanto di meglio esiste per questo scopo.
Il Mod. RB 36 D (R sta per “Reconnaissance”) fece il 1° volo il giorno 11/07/1949
22 esemplari furono ottenuti da trasformazione del B 36 A
7 esemplari furono ottenuti da trasformazione del B 36 B
17 esemplari furono appositamente fabbricati secondo la nuova versione
Il Mod. RB 36 F: (R sta per “Reconnaissance”)
fece il 1° volo il giorno 18/11/1950
58 esemplari furono fabbricati appositamente secondo una versione ancora più aggiornata
In totale quindi sono stati fabbricati ben 104 aerei, tutti dedicati alla sistematica ripresa aerofotogrammetrica di vastissime aree del mondo, al di fuori degli Stati Uniti d'America, negli anni '50-'60 e successivi, nel quadro della ricognizione strategica ma finalizzata alla cartografia mondiale a scala 1/50.000 specialmente delle aree extraeuropee sottosviluppate, anche per il progetto cartografico “Organizzazione Stati Americani”.
Conferme di quanto segnalato, reperibili anche su JANE'S AIRCRAFTS HANDBOOK, annate dal 1950 al 1970, nonché su ENCYCLOPAEDIA OF AVIATION.
Circa il progressivo avanzamento delle aerocoperture, ved. la rivista specializzata statunitense PHOTOGRAMMETRIC ENGINEERING, annate citate.
Ho ritenuto utile fare la segnalazione, però mi sono astenuto da fare modifiche od aggiunte a quanto già scritto nella pagina "Fotogrammetria aerea", nel timore di creare confusione. Lascio a Voi ogni decisione in merito.
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